di Roberto Diegi – da Panorama Numismatico nr. 230 – Giugno 2008
Titus Aurelius Fulvus Boionius Antoninus
Il futuro imperatore Antonino Pio nacque a Lanuvium, nel Lazio, il 19 settembre 86, ma la sua famiglia era originaria della città di Nemausus nella Gallia Narbonense (l’odierna Nimes nella Francia meridionale) dalla quale si era però trasferita a Roma da parecchi anni.
Sia i nonni, paterno e materno, sia il padre, erano stati consoli e pertanto il giovane Antonino ricevette una educazione di alto livello, come si conveniva ad un rampollo della buona società.
A vent’anni sposò Annia Galeria Faustina (Faustina Maggiore) e ricoprì diversi importanti incarichi sotto Adriano, che culminarono nel consolato: era il 120.
Antonino si guadagnò una eccellente reputazione come proconsole in Asia, tra il 133 e il 136, tanto che al suo ritorno a Roma venne eletto membro del ristretto consilium principis istituito da Adriano.
Quando Lucio Aelio Cesare morì, nel 138, Adriano adottò Tito Aurelio Antonino, designandolo così come suo successore, ma con l’impegno solenne che avrebbe a sua volta adottato i giovani Marco Aurelio e Lucio Vero, ai fini di assicurare anche in futuro una tranquilla successione al trono di persone che avrebbero potuto continuare la sua opera. Queste complesse operazioni vanno lette come espressione della acquisita concezione di un principato e di un principe muniti di pieni poteri nella individuazione del successore, senza passare né per l’esercito, né per il senato.
L’adozione di Antonino da parte di Adriano avvenne il 25 febbraio del 138. Fino al 10 luglio dello stesso anno, quando Adriano morì, Antonino restò praticamente solo alla guida dell’impero.
Cronologia delle principali attribuzioni imperiali.
Anno | Trib.Potestas | Consolato | Appellativo |
120 | I | ||
138 | I | Caesar, Augustus, P M, Pius | |
139 | I-II-III | II | P P |
140 | III-IIII | III | |
141 | IIII-V | ||
142 | V-VI | ||
143 | VI-VII | IIII | |
144 | VII-VIII | ||
145 | VIII-VIIII | ||
146 | VIIII-X | ||
147 | X-XI | ||
148 | XI-XII | ||
149 | XII-XIII | ||
150 | XIII-XIIII | ||
151 | XIIII-XV | ||
152 | XV-XVI | ||
153 | |||
154 | XVII-XVIII | ||
155 | XVIII-XVIIII | ||
156 | XVIIII-XX | ||
157 | XX-XXI | ||
158 | XXI-XII | ||
159 | XXII-XIII | ||
160 | XXIII-XXIIII | ||
161 | XXIIII |
Anche per Antonino, come già per Adriano dopo il III, non si conoscono conferimenti di consolato dopo il IIII del 145.
L’inizio del regno di Antonino fu abbastanza imbarazzante, perché il senato, dati i non buoni rapporti di Adriano con la antica istituzione repubblicana, si mostrò inizialmente riluttante a concedere al defunto imperatore gli onori divini e la ratificazione dei suoi atti ufficiali, così come chiesto dal suo successore.
Poi però, forse per il timore di un intervento dell’esercito che aveva molto amato Adriano, ma soprattutto per l’atteggiamento assai deferente di Antonino nei suoi confronti, il senato accettò le richieste dell’imperatore. Adriano ricevette onori divini e fu sepolto in quel grandioso mausoleo che portava il suo nome, fatto progettare da Adriano stesso nel 135 e portato a termine da Antonino nel 139, che ancora oggi, nonostante le molte trasformazioni d’uso, si può ammirare in Roma (Castel Sant’Angelo).
L’atteggiamento conciliante di Antonino gli valse l’inconsueto appellativo di Pius, che gli fu conferito nel 138 e che divenne poi parte integrante del suo nome.
Sottolineo che dopo l’adozione, il nome del nuovo imperatore divenne Titus Aelius Hadrianus Antoninus, poi più brevemente noto, l’ho già detto sopra, come Antoninus Pius.
Pius, secondo gli antichi romani, era colui che esercitava la pietas, intesa come senso del dovere, sentimento religioso basato sul rispetto del sacro e degli dei. In altri termini la “pietas” era sentimento di devozione e di giustizia verso gli dei, gli antenati, la patria.
Si insiste molto sul fatto che Antonino, come Adriano del resto, nutrisse un grande amore per la pace: è vero ed il suo regno risultò relativamente tranquillo, almeno nel senso che non vi furono grandi conflitti. Ma disordini circoscritti scoppiarono nel nord della Britannia, in Germania, in Africa ed in Giudea.A tutti questi “incidenti di frontiera” Antonino seppe far fronte con mano ferma, attraverso operazioni di polizia gestite assai bene dai suoi generali. Il nuovo imperatore, a differenza del suo predecessore, dedicò il massimo del suo interesse non alle numerose province dell’impero, bensì all’Italia che non lasciò mai, a differenza del “viaggiatore” Adriano. Antonino aveva una splendida residenza di campagna a Lanuvium sui Colli Albani, dove era nato e dove trascorreva molto del tempo lasciatogli libero dagli impegni di governo.
Antonino fu certamente un uomo pacifico che preferiva la diplomazia alle armi. Ciononostante, come si annoterà più avanti, ebbe una attenzione particolare per l’esercito romano, nel senso di italico. Ad esempio, mentre in precedenza la cittadinanza romana si trasmetteva automaticamente da padre in figlio per tutti coloro che avevano prestato servizio nelle truppe ausiliarie (provinciali quindi), Antonino stabilì che l’ottenimento della cittadinanza romana sarebbe spettato solo a coloro che si fossero arruolati nelle legioni. Di fatto era un incoraggiamento ad abbracciare la carriera militare.
Mentre Traiano fu un grande imperatore soldato e Adriano un eccellente amministratore e difensore dell’impero, Antonino non si distinse per grandi imprese ma, nel corso del suo lungo principato, durato oltre 23 anni, mirò soprattutto a consolidare quello che avevano fatto i suoi due predecessori e l’impero conobbe un periodo di benessere e tranquillità, tanto che i romani erano convinti che i regni successivi sarebbero stati ugualmente felici, ricchi e pacifici. Purtroppo non fu così.
Antonino fu quello che oggi si direbbe un ottimo manager e, alla sua morte, l’imperatore lasciò nelle casse dello stato ben 675 milioni di denari, nonostante le ingenti spese sostenute per donativi al popolo e all’esercito, cancellazione di debiti fiscali, opere pubbliche e un forte aumento delle spese per gli stipendi e le paghe dell’esercito, richieste dall’innalzamento del numero delle legioni a 33, contro le sole 28 di Adriano, anche se probabilmente furono contemporaneamente ridotte le coorti di ausiliari non cittadini.
8 Comments
alessandro gandolfi
sono in possesso di una moneta mai vista di antonino pio davanti c”e il volto di antonino e dietro e raffigurata una donna che sulla mano destra sorregge una palla mentre ai suoi piedi vi sono due bambini e un terzo sembra sorregerlo con il braccio sinistro.ai lati ci sono due lettere s/c la moneta sembra d”oro.cerco una valutazione da chi ne capisce.
Stefano
Bella sintesi di elementi prettamente numismatici e di analisi storica e della situazione politica.
admin
Per questo tipo di informazioni è preferibile contattare direttamente Nomisma allo 0549 904012 in orari di ufficio.
italo marino sansonetti
Conoscere le monete antiche vuol dire soprattutto avviarsi ad un sicuro arricchimento delle nostre conoscenze storiche.
con stima
Sansonetti Italo M.
Indignato speciale
Sono capitato in questo sito per puro caso cercando di capirci qualcosa sulla moneta di Antonino Pio, un argomento molto importante che dovrò inserire nella mia ricerca per la scuola. L’unico problema è che in questo sito della moneta non se ne parla proprio, oltre alle immagini io non saprei cosa inserire!
In ogni caso ho apprezzato questa sintesi sul regno di Antonino.
salvatore
ciao a tutti io possiedo una moneta di antoninus pius davanti ce la sua immagine e dietro ce una donna con il volto rivolto sulla destra e appoggia la gamba destra su qualcosa mentre nella mano sinistra mantiene un alancia dritta
Fabio
sono in possesso di una moneta con Antonino Pio, ma non ne ritrovo riscontro, se riconoscete inviatemi qualche dato, grazie. Descrizione: davanti viso di Antonino Pio e la scritta ANTONIVS AVC PIVS PP e dietro, due alberi con in mezzo la scritta COSV.
giuseppe
sembra che di queste monete di antonino pio ce ne siano parecche che nn si trova riscontro
ne possiedo una io che dalla parte opposta del volto ce un soldato che si appoggia a una
lancia..saprete dirmi all incirca il valore??
in attesa di una vostra risposta in merito, ringrazio.
cordiali saluti