La famiglia e la successione.
Come già ricordato, Antonino sposò giovanissimo, a vent’anni, Annia Galeria Faustina (Faustina Maggiore) dalla quale ebbe una figlia dallo stesso nome, meglio conosciuta come Faustina Minore, che sposò poi Marco Aurelio, il futuro imperatore.
Ma Faustina Maggiore gli diede anche altri tre figli: una femmina, Aurelia Fadilla, e due maschi, Marcus Galerius Fulvus Antoninus e Marcus Galerius Aurelius Antoninus. Dei primi due si conosce solo il nome e si sa che morirono molto giovani; più noto, almeno sotto il profilo numismatico, il terzo, che peraltro morì anch’egli giovanissimo, prima del 138. A questo sfortunato ragazzo, forse il maggiore dei due maschi, Antonino dedicò infatti una bella e rarissima moneta in bronzo, coniata probabilmente in una zecca provinciale, data la legenda in lingua greca. Secondo alcuni però la moneta fu invece prodotta a Roma considerato lo stile decisamente molto accurato dei ritratti di Faustina e del giovane Marco Galerio. Personalmente ritengo probabile che i conii siano stati incisi a Roma e che la produzione fisica della moneta sia avvenuta in Oriente.

Foto 13. Sesterzio di 27,39 grammi coniato da Marco Aurelio dopo il 161 in Roma per la divinizzazione del padre adottivo. Al diritto testa nuda di Antonino e legenda DIVUS ANTONINUS. Al rovescio pira e scritta CONSECRATIO S-C. Cohen 165, R.I.C. 1266 (M. Aurelio). VARESI nella sua asta 50/2007 ha ceduto a 410 euro un esemplare in conservazione BB/q.SPL. NOMISMA nela sua asta 35/2007 ha venduto a 420 euro un esemplare in conservazione BB.
Faustina Maggiore morì nel 141, solo due anni dopo avere ottenuto il titolo di Augusta e fu divinizzata da Antonino che le dedicò anche moltissime monete.
Antonino Pio, tenendo fede al solenne impegno preso con Adriano, adottò nel 138, designandoli quindi come suoi successori, Marcus Annius Verus (Marco Aurelio) e Lucius Ceionus Commodus, figlio di Aelio (Lucio Vero). Si prospettava una vera e propria “diarchia”, risoltasi però a favore di Marco Aurelio, che rimase presto unico imperatore a causa della morte improvvisa di Lucio Vero.

Foto 14. Dupondio di circa 13 grammi coniato a Roma tra il 140 e il 144. Al diritto testa radiata dell’imperatore e legenda ANTONINUS AUG PIUS P P TR P COS III. Al rovescio, anepigrafe, la Spes avanzante a sinistra S C. Cohen 756, R.I.C. 667. Questo stesso dupondio, in una conservazione q.SPL/BB è stato venduto a 500 Fr.Sv. in asta HESS DIVO 308/2007.
Antonino Pio morì serenamente nel suo letto a 75 anni, a Lorium (antico villaggio dell’Etruria a pochi chilometri da Roma, dove l’imperatore era stato educato da giovane e dove si recava spesso). Era il 7 marzo del 161 e Antonino lasciava l’impero apparentemente all’apice della sicurezza e della prosperità.
Antonino Pio è forse l’imperatore al quale sono state dedicate, dopo la sua morte, più monete di consacrazione E questo dovrebbe dirla lunga sul buon ricordo che aveva saputo lasciare nei suoi successori e nella cittadinanza.

Foto 15. Dupondio di 11,23 grammi coniato a Roma tra il 140 e il 144. Al diritto testa radiata di Antonino e legenda ANTONINUS AUG PIUS P P TR P COS III. Al rovescio la Salus sacrificante su un altare e scritta SALUS AUG S C. Cohen 714, R.I.C. 668. In ASTA DEL TITANO 25/2006 un analogo esemplare è stato aggiudicato a 150 euro in conservazione SPL. Alcuni anni prima, in asta NOMISMA 11/1998, un simile dupondio era stato venduto a 220.000 lire in conservazione BB+.
La monetazione.
La monetazione di Antonino non fu molto variata, se la si confronta con quella di Traiano e Adriano. Coniò in tutti i metalli, privilegiando però le emissioni auree che dominavano incontrastate in tutto l’immenso l’impero. Anche la moneta romana d’argento fu sempre preferita a quella locale.
La coniazione divisionale, forse ad eccezione dei sesterzi, non fu peraltro molto abbondante. Ad esempio il semisse non fu per nulla coniato e del quadrante si ebbero emissioni limitate alla Dacia, destinate alla paga dei minatori.

Foto 16. Dupondio di 12,76 grammi coniato dopo il 147 in una zecca incerta. Al diritto busto velato di Faustina Maggiore e legenda (in caratteri greci) THEA FAUCTEINA (Diva Faustina) Al rovescio busto paludato a testa nuda di Marcus Annius Galerius Antoninus con la legenda ( sempre in caratteri greci) M GALEPIOC AYTOKPATOC ANTONINOY YIOC (Marco Galerio Imperatore Figlio di Antonino). Cohen 2 (sotto Galerio Antonino e Faustina), R.I.C. manca. Come si è già osservato più sopra si tratta di una moneta molto rara, che compare difficilmente sul mercato e della quale si sa molto poco: se è stata prodotta in una zecca provinciale, come farebbe supporre la legenda in greco o a Roma, come farebbe pensare lo stile assai raffinato del conio. Questa rarissima ed eccezionale moneta, per la conservazione (q.SPL), dato il tipo di moneta, è stato venduto a 2.800 euro in asta ARTEMIDE del settembre 2005. Lo stesso esemplare qui fotografato, però in conservazione BB, era proposto a 4.500 Fr.Sv. in asta NAC 25 /2003, ma è rimasto invenduto.
D’altra parte va osservato che ormai il potere liberatorio del semisse e del quadrante si era ridotto a ben poca cosa, a causa di una inflazione sempre più accentuata.
Il governo di Antonino Pio non ha lasciato particolari messaggi monetari, salvo per celebrare determinate iniziative alle quali l’imperatore evidentemente teneva molto. Tra queste meritano di essere ricordate le Faustiniane, fondazioni di beneficenza per le fanciulle indigenti. L’iniziativa porta il nome di Faustina, la moglie di Antonino alla quale l’imperatore fu sempre molto legato, anche dopo la morte della Augusta, avvenuta nel 141. La raffigurazione della Pietas ritorna molto spesso sulle monete di Antonino, che per il resto sono abbastanza monotone, per lo meno se confrontate alla varietà di tipi dei suoi predecessori.

Foto 17. Asse di 12,25 grammi coniato a Roma nel 148-149. Al diritto busto laureato di Antonino e legenda ANTONINUS AUG PIUS P P TR P XII. Al rovescio elefante con legenda MUNIFICENTIA AUG COS IIII S-C. Cohen 565, R.I.C. 862. INASTA ha venduto a 60 euro un esemplare in conservazione q.BB: asta 12 /2005. Anni prima NOMISMA, nella sua asta 12/1998, aveva venduto a 140.000 lire un esemplare in conservazione BB.
La zecca principale era Roma, ma anche Alessandria ebbe una grande importanza per la produzione di tetradrammi in mistura e dracme in bronzo, anche se la circolazione di questa monetazione era limitata , come noto, esclusivamente all’Egitto. Molte furono anche le zecche provinciali che coniarono però solo per le necessità locali e le cui monete furono spesso soppiantate, nelle transazioni più importanti, dagli aurei e dai denari romani.
Come già detto, anche Antonino Pio fece coniare delle splendide dracme in bronzo ad Alessandria d’Egitto, che richiamano quelle eccezionali di Adriano per il riferimento alle tematiche religiose di quella antichissima civiltà. Se ne riporta la fotografia di una sola, ma assai emblematica.

Foto 18. Asse di circa 12 grammi coniato a Roma probabilmente nel 139. Al diritto ANTONINUS AUG PIUS P P con testa laureata dell’imperatore. Al rovescio TR POT COS II S-C; PAX in exergo. La Pax stante. Cohen 578, R.I.C. 569a. SEAR stimava questo stesso asse 100 $ in conservazione BB e 400 $ in conservazione SPL.
Anche per Antonino Pio, come già avevo dovuto fare per Traiano e Adriano, i valori di realizzo di molte monete illustrate sono tratti da aste straniere; in qualche caso, in mancanza dei prezzi di vendita, mi sono dovuto limitare a fornire le stime o le basi d’asta, che comunque sono già un ottimo indice del valore del pezzo.
Vale per Antonino anche l’osservazione già fatta per i sui predecessori: avrei potuto scegliere fotografie degli esemplari più comuni, quelli che appaiono più frequentemente sul mercato dell’area italiana, e in qualche caso l’ho anche fatto, ma avrei abdicato a quello che io considero il compito principale di questo mio lavoro, vale a dire la presentazione della monetazione più significativa o più bella dei vari imperatori. I prezzi spuntati in asta sono, come sempre, al netto dei diritti.

Foto 19. Asse del peso di circa 12 grammi coniato a Roma nel 148. Al diritto ANTONINUS AUG PIUS P P TR P XI, con testa laureata dell’imperatore. Al rovescio PRIMI DECENNALES COS IIII S-C. Cohen 675, R.I.C. 853a. Viene commemorato il primo decennio di regno di Antonino Pio. Sempre il SEAR valutava questo asse 150 $ in conservazione BB e 650 $ in conservazione SPL.
Note iconografiche:
Le fotografie di seguito riportate a corredo dell’articolo sono state tratte, per scansione al PC, dai seguenti cataloghi d’asta: NAC 24/2002, NAC 25/2003, NAC 33/2006, NAC 34/2006, NAC 40/2007; Thalec 2003, 2006, 2007; Hess Divo, asta 308/2007. Si sono anche utilizzate due immagini dell’opera di D. R. Sear.

Foto 20. Dracma in bronzo del peso di 22,80 grammi coniata nel 147-148. Al diritto testa laureata a destra di Antonino e legenda, ovviamente in lettere greche, AVT K T AIL ADP ANTONEINOC CEB (Aug) EVCEB (Pius). Al rovescio Isis Pharia, tipica divinità orientale ed egiziana in particolare, andante a destra con legenda, sempre in caratteri greci, L DEKATOV, dove “L” sta per Anno e “Dekatov” sta ad indicare la data secondo il sistema egiziano: nel nostro caso il 10° (Dekatov) dall’inizio del regno di Antonino. Dattari 2668. Le dracme alessandrine di Antonino Pio sono mediamente vendute a circa 200 €, in conservazione BB, come quella illustrata: le poche a noi pervenute in conservazione SPL possono facilmente più che raddoppiare o anche triplicare il prezzo indicato
Bibliografia essenziale
- Michael Grant: Gli Imperatori Romani. Newton & Company Editori.Roma 1984. Ristampa 2004.
- Angiolo Forzoni: La Moneta nella Storia. Vol. II. Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Roma 1995.
- Fiorenzo Catalli: La monetazione imperiale romana. Speciale di Cronaca Numismatica n° 19/2002.
- Fiorenzo Catalli: Numismatica greca e romana. Libreria dello Stato. Roma 2003.
- Adriano Savio: Monete romane. Ed. Juvence. Roma 2001.
- G.G. Belloni: La Moneta Romana. Carocci Editore. Roma 1993.
- Clive Foss: Roman Historical Coins. Editrice Seaby. Londra 1990.
- Henry Cohen: Description historique des monnaies frappèes sous l’Empire Romain. Vol.II. 1882.
- Mattingly-Sydenham: Roman Imperial Coinage (R I.C.). Vol. III. Spink & Son. Londra 1930.
- David R. Sear : Roman Coins and their values. Vol.II. Ed. Spink. Londra 2002.
- David R. Sear: Greeek Imperial Coins. Ed. Seaby , Londra 2001.
- Elio Biaggi : Le preziose patine dei sesterzi di Roma imperiale. Priuli & Verlucca Editori. Ivrea 1992.
- Roberto Pace: Le monete dell’antico Egitto. Seconda parte. Speciale di Cronaca Numismatica n° 22/2002.
- Roberto Diegi: La dracma alessandrina. Una moneta affascinante. Panorama Numismatico n° 207 del Maggio 2006.
- Roberto Diegi : Abbreviazioni nelle legende delle monete imperiali romane. Considerazioni su alcune di esse”. Monete Antiche n° 23 /2005. Libreria Classica Editrice Diana. Cassino.
- Giovanni Dattari: Numi Augg. Alexandrini. Il Cairo 1901.
- Adriano Savio: Tetradrammi alessandrini. Editrice CUEM Milano 200
- Adriano Savio: Numi Augg Alexandrini. Editore Bernardi. Trieste 2007
- Cataloghi delle principali case d’asta .
8 Comments
alessandro gandolfi
sono in possesso di una moneta mai vista di antonino pio davanti c”e il volto di antonino e dietro e raffigurata una donna che sulla mano destra sorregge una palla mentre ai suoi piedi vi sono due bambini e un terzo sembra sorregerlo con il braccio sinistro.ai lati ci sono due lettere s/c la moneta sembra d”oro.cerco una valutazione da chi ne capisce.
Stefano
Bella sintesi di elementi prettamente numismatici e di analisi storica e della situazione politica.
admin
Per questo tipo di informazioni è preferibile contattare direttamente Nomisma allo 0549 904012 in orari di ufficio.
italo marino sansonetti
Conoscere le monete antiche vuol dire soprattutto avviarsi ad un sicuro arricchimento delle nostre conoscenze storiche.
con stima
Sansonetti Italo M.
Indignato speciale
Sono capitato in questo sito per puro caso cercando di capirci qualcosa sulla moneta di Antonino Pio, un argomento molto importante che dovrò inserire nella mia ricerca per la scuola. L’unico problema è che in questo sito della moneta non se ne parla proprio, oltre alle immagini io non saprei cosa inserire!
In ogni caso ho apprezzato questa sintesi sul regno di Antonino.
salvatore
ciao a tutti io possiedo una moneta di antoninus pius davanti ce la sua immagine e dietro ce una donna con il volto rivolto sulla destra e appoggia la gamba destra su qualcosa mentre nella mano sinistra mantiene un alancia dritta
Fabio
sono in possesso di una moneta con Antonino Pio, ma non ne ritrovo riscontro, se riconoscete inviatemi qualche dato, grazie. Descrizione: davanti viso di Antonino Pio e la scritta ANTONIVS AVC PIVS PP e dietro, due alberi con in mezzo la scritta COSV.
giuseppe
sembra che di queste monete di antonino pio ce ne siano parecche che nn si trova riscontro
ne possiedo una io che dalla parte opposta del volto ce un soldato che si appoggia a una
lancia..saprete dirmi all incirca il valore??
in attesa di una vostra risposta in merito, ringrazio.
cordiali saluti