E’ l’undicesimo libro che Andrea Pucci ha dedicato alla monetazione fiorentina. Partito alcuni anni fa dal periodo lorenese, l’autore ha ripercorso all’indietro la produzione della zecca di Firenze arrivando con questo volume al periodo di Cosimo I. Ormai manca soltanto il periodo di Alessandro I per completare l’intero ciclo anche se nella sua premessa l’autore stesso afferma che la sua fatica risulta ora completata: evidentemente egli ritiene che il periodo di Alessandro sia ancora intermedio tra quello repubblicano a tutti gli effetti e quello granducale a pieno titolo di Cosimo.
L’impostazione di questo volume è sempre la stessa, sicuramente molto agile e facile, dei precedenti. Le monete sono elencate in ordine cronologico tenendo conto non soltanto della data indicata sulle monete stesse ma anche di quanto risulta dai documenti di zecca. In sostanza il volume è diviso in tre parti: Cosimo signore e poi duca di Firenze (1537-primo semestre del 1557), poi duca di Firenze e Siena (1557-1569) ed infine granduca di Toscana (1569-1574).
La consultazione è agevolata dai numerosi ingrandimenti e da una buona qualità delle immagini nonostante la notevole eterogeneità riguardo alla provenienza delle illustrazioni. Per meglio suddividere cronologicamente le emissioni senza data all’inizio del primo e del secondo capitolo sono state formate delle tavole per evidenziarne l’evoluzione stilistica.
Da rimarcare anche la segnalazione delle varianti rispetto al tipo principale anche se non viene fatto un puntuale riscontro rispetto a quanto riportato già nel CNI. In una apposita tabella è riportata la rarità delle singole emissioni qui però riassunte in ordine decrescente di nominale.
Nella sua premessa l’autore ricorda con orgoglio la ricerca d’archivio che è stata alla base del suo lavoro. Anche in questa occasione sono stati portati alla luce interessanti documenti grazie ai quali sono state puntualizzate datazioni od individuate nuove emissioni. Ad esempio, nella parte introduttiva al periodo è stato pubblicato il caso dello zecchiere Lorenzo Pintelli che una lettera del duca datata 26 novembre 1549 indicava come fuggitivo avendo lasciato alle spalle un debito notabile, et ogni cosa confusa. Un capitolo interessante riguarda gli intagliatori de’ ferri, cioè gli incisori. Sulla base della documentazione d’archivio si descrivono le collaborazioni con la zecca fiorentina di Bastiano Cennini, Pietro Paolo Galeotti e Giovanpaolo e Domenico Poggini. Davvero interessante anche un documento d’epoca riguardante la tecnica di produzione delle monete.
A sinistra, La tavola del libro in cui è rappresentata l’evoluzione stilistica del ritratto di Cosimo I nei testoni. Alla produzione dei coni di questo tipo di moneta si sono succeduti diversi incisori, chiamati nei documenti intagliatori de’ ferri, ad esempio Bastiano Cennini e Pietro Paolo Galeotti.
A. Pucci
LE MONETE DELLA ZECCA DI FIRENZE. EPOCA MEDICEA. COSIMO I (1537-1574)
Edizione a cura dell’autore, 2011 s.l.
167 pp., 21 x 30 cm – S.i.p.
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