Il libro Le monete a legenda Tiati-Tiiatium si avvale del frutto di oltre quaranta anni di ricerca sulla monetazione prodotta dalla zecca di Teate Apulum, con una attenzione sempre viva e mirata al suo divenire e agli studi che le sono stati dedicati, ponendo in primo piano le problematiche dei mutamenti dei suoi sistemi monetali, economici e sociali.
Esso individua e annovera 52 tipologie di monete per una catalogazione complessiva di 1121 monete. Ciascuna di esse riporta in generale la foto del diritto e del rovescio, i dati caratteristici di peso, diametro e orientamento dei coni e, infine, il “pedigree” di ogni esemplare.
La sua seconda parte è completamente dedicata alla catalogazione delle monete; quest’ultima è preceduta da un importante quadro sinottico che classifica le 52 tipologie di monete individuate.
Il libro rappresenta una vera “Summa nummorum Teatinorum”. Costituisce un’affidabile pietra miliare della zecca di Teate Apulum e un sicuro punto di riferimento per future iniziative culturali che potranno ricalcare la struttura di quest’opera per studiare a fondo la produzione monetale delle centinaia di zecche italiche che attendono studi così approfonditi.
Attilio Stazio, infatti, nel suo articolo del 1972 pubblicato nel periodico «Archivio Storico Pugliese» intitolato Per una storia della monetazione dell’antica Puglia, lamentava l’estrema carenza di documentazione specifica attinente ai singoli centri di emissione monetale dell’antica Puglia e caldeggiava la necessità di una puntuale verifica su elementi di sicuro riferimento.
Gli autori hanno risposto a questo illuminato appello. Nel tempo sono stati acquisiti i dati di ogni esemplare disponibile nei medaglieri dei musei italiani ed esteri, nei cataloghi d’asta pubblica, recentemente apparsi anche in forma elettronica, nei listini di vendita pubblica, nelle proposte di vendita apparse in internet, non tralasciando comunque ogni altro possibile filone informativo, una buona parte del quale è rappresentato anche dal collezionismo privato. I privati, in verità, hanno risposto con una fattiva collaborazione fornendo ogni dato richiesto, non tralasciando ovviamente la fonte ufficiale di acquisizione.
Non mancano, all’interno dei vari capitoli, alcune riflessioni sulla dubbia autenticità di certe monete. Abbiamo comunque voluto evidenziare la necessità di ulteriori approfondimenti da dedicare ad alcuni esemplari che attendono una analisi più accurata.
Il libro non mancherà di riservare delle sorprese che speriamo siano destinate a modificare qualsiasi catalogazione di monete battute dalla zecca di Teate, escludendo dalla sua produzione esemplari che, a nostro parere, non sono mai esistiti anche se sull’argomento i più eminenti studiosi hanno parlato a lungo, con ferma convinzione e dovizia di particolari.
Rimane un flebile dubbio sulla zecca che coniò la moneta a legenda “osca Tiiatium”, di cui conosciamo il sicuro riferimento museale di soltanto nove esemplari. Solo altri reperti monetali provenienti da scavi stratigrafici oppure il ritrovamento di tesoretti potranno confermare definitivamente l’attuale attribuzione della moneta a Teate Apulum invece che a Teate Marrucinorum.
Infine va considerato che l’aver recuperato dal circuito nazionale e internazionale più di trecento monete della zecca di Teate (anche sobbarcandosi l’esborso economico), l’averle classificate e pubblicate in questo libro, costituisce indubbiamente un’opera altamente meritevole.
In realtà questa qualificata attività riporta alla luce ufficialmente un patrimonio culturale numismatico destinato non solo a rimanere nell’anonimato più assoluto ma forse orientato ad essere disperso inesorabilmente. Delle 1121 monete catalogate, ben 364 sono state recuperate da vari collezionisti, acquisendole direttamente da vendite dirette tramite e-bay e, ovviamente, da ditte specializzate. Sarebbe opportuno che quest’ultime monete possano formare una o più collezioni qualificate che farebbero bella mostra di sé in un museo italiano.
Franco Rapposelli – Vincenzo Rapposelli
LE MONETE A LEGENDA TIATI-TIIATIVM
Tipografia Quatrini
Viterbo 2018
formato A4
elegante copertina amaranto rinforzata
pp. 235
70 euro
Disponibile presso gli autori:
vincenzo.rapposelli@libero.it
franco.rapposelli@tin.it