Dopo tanto oblio negli ultimi tempi sono stati pubblicati nuovi ed interessanti studi sulla città e la zecca dell’Aquila, città che in età tardo medievale e nei primi decenni del Rinascimento svolse un ruolo molto importante sotto il profilo sia finanziario che militare nel Regno di Napoli. Questo ruolo fu sottolineato dalla presenza di una zecca che batté monete di tipo napoletano destinate a circolare in particolare nell’Italia centrale.
Agli studi si aggiunge ora questo interessantissimo volume frutto di ricerche nell’archivio locale dove è stato rintracciato un registro contabile in uso al credenziere aquilano, il Bastardello X, in cui vi erano annotate la jntrata et uscita de la zecca nell’anno 1495, anno in cui la città come gran parte del Regno di Napoli era caduto nelle mani del re di Francia Carlo VIII di Valois.
Dopo una introduzione storica su quegli anni di fine Quattrocento, il libro affronta il tema delle tecniche di lavorazione della zecca (ad esempio, produzione dei coni e dei tondelli) basandosi in particolare sui documenti d’archivio aquilani. Sono ricordati anche i maestri attivi in zecca.
Un successivo capitolo illustra il sistema monetario in uso nel Regno di Napoli ed in particolare all’Aquila. Di seguito si entra nel vivo della trattazione con la trascrizione degli importanti documenti rintracciati ed il catalogo delle monete battute in quegli anni. Tra queste vale sicuramente la pena di segnalare l’eccezionale ed unico scudo d’oro a nome di Carlo VIII conservato alla Bibliothèque Nationale di Parigi e contraddistinto dalla lettera K nel braccio superiore della croce gigliata del rovescio ed il famosco mezzo carlino in argento con la leggenda CITE DE LEIGLE, tutte illustrate a colori.
L’intero libro mastro della zecca è quindi trascritto mettendo in luce i conti, le strutture nonché il personale attivo in quel periodo. E’ scontato dire che si tratta di materiale di grande interesse non solo per la storia della zecca dell’Aquila ma anche per quella delle zecche italiane in generale.
Un glossario chiude questo libro che si vuole raccomandare a tutti coloro che studiano l’organizzazione delle zecche italiane medievali e rinascimentali oltre, ovviamente, a tutti i collezionisti di monete dell’Italia centrale.
A. Giuliani
L’AQUILA TRA DUE MONARCHIE
Casa Editrice Rocco Carabba, Lanciano 2011
204 pp., 16 x 23 cm
20,00 Euro
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