di Lorenzo Bellesia – da Panorama Numismatico nr.256 / Novembre 2010
L’AMBROSINO MILANESE FU CONIATO PER TUTTA LA SECONDA META’ DEL DUECENTO CON DIVERSI SIMBOLI. IN QUESTO ARTICOLO NE VIENE PROPOSTA UNA CRONOLOGIA E INDICATA UNA RARITA’.
Seconda parte
Il catalogo degli ambrosini
Fu il Muratori a pubblicare un ambrosino per la prima volta collocandolo circiter annum Christi MCCLX vacante Imperio. Nel disegno allegato si poteva osservare un esemplare con i trifogli agli angoli della croce. Nello stesso volume Ferdinando Schiavini pubblicò un esemplare con i crescenti ed i punti agli angoli.
Quest’ultimo autore affermava che la datazione della moneta non sic facile est definire ma propendeva per l’epoca della prima Repubblica milanese. Nel 1767 Vincenzo Bellini propose un esemplare con i crescenti ed i globetti ed uno con i trifogli ejusdem ponderis credendoli battuti vacante Imperio, cioè ab anno scilicet MCCXLV quo in Lugdunensi Concilio Fridericus II fuit exauctoratus, ad annum usque MCCLXXIII, quo Rodulphus fuit in imperatorem renuntiatus.
La prima classificazione sistematica degli ambrosini fu quella dei fratelli Gnecchi ma senza la proposta di un ordine cronologico. Il CNI descrisse 17 varianti dell’ambrosino pesante ed 8 dell’ambrosino riformato, definito soldo o ambrosino piccolo.
Come si è già detto, i simboli sono sempre al diritto, agli angoli della croce, per cui è presumibile ordinare le emissioni secondo un numero crescente di simboli, cioè:
– senza simboli
– due crescenti, nel primo e quarto quarto
– due crescenti, nel secondo e terzo quarto
– quattro crescenti
– quattro crescenti e quattro globetti
– quattro trifogli
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L’ambrosino milanese – parte 2 (2,9 MB)