PASSATA DALLA DOMINAZIONE SVEDESE A QUELLA RUSSA NEL CORSO DELL’OTTOCENTO, LA FINLANDIA RICEVETTE IL DIRITTO DI BATTERE MONETA FIN DAL 1860.
di Giuseppe Carucci
Fin dalla seconda metà del XII secolo fu la Svezia a determinare i destini della Finlandia fino a inglobarla come parte del regno praticamente in qualità di colonia. Tra Russia e Svezia ci furono diverse guerre; la prima avvenne nel 1590-1595 ma fu la terza guerra russo-svedese, tra 1808 e 1809, a determinare il futuro della Finlandia. Questa guerra fu catastrofica per la Svezia e per il suo re, Gustavo IV Adolfo (fig. 1) che nel 1809 fu destituito da un complotto di ufficiali dell’esercito.
In conseguenza della sconfitta svedese, la Finlandia fu costituita in Granducato e incorporata nell’impero russo. Così il popolo finlandese per la prima volta ebbe una sua statalità e un grado, anche se limitato, di autonomia.
Tuttavia, anche dopo l’annessione all’impero russo, la popolazione continuava a preferire nell’uso quotidiano le monete svedesi rispetto al rublo russo e tutti i tentativi di imporre quest’ultimo come unico mezzo di pagamento, fallirono.
Si fece quindi evidente la necessità di inventare per la Finlandia una speciale monetazione, cosa non facile a farsi poiché voleva significare estrapolare il Granducato (fig. 2) dal sistema monetario e finanziario in vigore nel resto dell’impero zarista.
Iniziatori dell’introduzione di una unità monetaria speciale per la Finlandia sono da ritenersi Fabian Langenskiöld e Johan Vilhelm Snellman, ambedue di nazionalità svedese. A Snellman, giornalista e scrittore, filosofo e uomo di stato, è dedicato un francobollo da 25 penny emesso in Finlandia nel 1956 in occasione del 150° dalla nascita (fig. 3).
Nell’aprile del 1860, con il Manifesto del Tesoro russo, fu introdotto in Finlandia il nuovo sistema monetario basato sul marco d’argento corrispondente a un quarto di rublo e suddivisibile in 100 penny, la Banca nazionale finlandese ricevette il diritto di battere monete in oro, argento e rame.
Nel 1863 nella zecca di Stoccolma fu coniata la prima partita di prova dei valori da 20, 10, 5 e un penny in rame mentre la prima coniazione ufficiale della nuova zecca di Helsinki avvenne nel 1864 e riguardò i valori da 2 e 1 marco, da 50 e 25 penny in argento e da 10, 5 e un penny in rame. Non si procedette invece alla coniazione di serie del 20 penny in rame. I progetti delle monete e i relativi stampi furono elaborati dalla zecca di San Pietroburgo. La moneta da 2 marchi corrispondeva al mezzo rublo e quella da un marco al 25 copechi (titolo d’argento 900 e uguale peso, 10 e 5 grammi). I coni furono opera dei medaglisti Alborn, Grikhils e Jan.
Segue articolo completo in formato PDF, tratto da Panorama Numismatico n.285/giugno 2013