di Francesco di Rauso
La medaglia qui illustrata è tra le prime emesse nel Regno delle Due Sicilie durante il periodo borbonico (1734-1861). Venne fusa per immortalare Giuseppe Carillo de Albornoz y Montiel duca di Montemar che ebbe un ruolo fondamentale nell’intera storia del Regno.
Verso il terzo decennio del Settecento Filippo V di Spagna era alleato con la Francia, tramite la quadruplice alleanza. Il suo obiettivo era quello di rientrare di nuovo in possesso del Sud Italia che dal 1707 costituiva un vicereame austriaco. Per riconquistare il Regno fu incaricato il generale Giuseppe Carillo de Albornoz y Montiel conte di Montemar e capitano generale degli eserciti di Sua Maestà, e della spedizione d’Italia, sotto gli ordini di S.M e suo vicerè, e capitano generale del Regno di Sicilia (1671-1747) per conto del giovane figlio Carlo. L’esercito spagnolo sbarcò prima a Genova e successivamente si unì in Toscana con le truppe del giovane Carlo.
Questo poderoso esercito composto da 40.000 uomini attraversò lo Stato Pontificio e poi il Regno di Napoli, senza trovare opposizione entrò il 7 maggio 1734 a Napoli, data in cui il giovane Carlo salì sul trono del Regno delle Due Sicilie.
Nel frattempo, gli austriaci, dopo aver abbandonato la città di Napoli, si diressero verso Bari dove si congiunsero poi con il resto dell’esercito guidato dal conte Taun che dalla Sicilia era sbarcato a Taranto. Nel consiglio di guerra tenutosi nel Castello di Bari questi ultimi pensarono in un primo momento di preparare la propria difesa davanti alle mura della stessa città ma il principe Belmonte fece notare che, in caso di sconfitta, non ci sarebbe stato spazio per la ritirata. Si decise allora di preparare la difesa presso Bitonto che disponeva della difesa naturale della lama presente sul lato sud ed est della città. Bitonto decise allora di aiutare gli austriaci concedendo la basilica di San Francesco della scarpa come ospedale. La difesa degli Austriaci dunque, si attestò fuori dalle mura di Bitonto a nove miglia dalla città, verso Terlizzi. I primi scontri si ebbero nella notte del 24 maggio ma subito interrotte da un violento temporale. All’alba del 25 maggio gli eserciti erano schierati e pronti per la battaglia: 14.000 spagnoli contro 10.000 austriaci. Il primo assalto spagnolo, comandato dal duca di Montemar, si infranse contro la difesa austriaca e nella prima fase della battaglia le cose si misero male per gli spagnoli, ma furono subito aiutati dai reparti di cavalleria provenienti da Andria.
Segue: articolo completo in formato pdf da Panorama Numismatico nr.229/maggio 2008. Articolo richiesto da un ns. lettore.