Nelle sale dello Spazio San Pancrazio a Cagliari é aperta fino al prossimo 26 gennaio la mostra Monete come oggetti d’arte. Cultura e identità nazionale in Sardegna in epoca sabauda, organizzata dall’Associazione Numismatici Italiani Professionisti in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, la Soprintendenza B.A.P.S.A.E. per le Province di Cagliari e Oristano e la Pinacoteca Nazionale di Cagliari.
L’esposizione ha avuto, come fulcro, la parte più rilevante della collezione numismatica della contessina Margherita Nugent (1891-1954), iniziata alla fine dell’800 dal padre, il conte Laval Nugent, marito della baronessa Carolina Steininger. L’intenzione dei conti Nugent era, fin dagli inizi, quella di ripercorrere la storia di Casa Savoia raccogliendo esemplari di monete emessi dagli appartenenti al ramo principale della nobile famiglia e da quelli dei rami collaterali di Acaia, di Vaud e del Genovese, legati ai Savoia da stretti vincoli di parentela. Venne privilegiata soprattutto l’acquisizione di monete dei secoli XII-XVII, pur essendo ben rappresentato tutto il percorso storico numismatico della casata.
Il materiale presentato in mostra traccia la storia della dinastia Sabauda a partire dal Conte Umberto II, detto “il Rinforzato” (1080-1103), per giungere a Vittorio Emanuele III re d’Italia (1900-1946). Quella del re numismatico, fervido appassionato e collezionista di monete egli stesso, fu un’epoca d’oro per la numismatica italiana, attorno alla quale si raccolse un nutrito gruppo di studiosi e collezionisti di monete spesso appartenenti alla nobiltà italiana, oltre che di commercianti professionisti, già attivi dall’inizio del secolo; ciò pose le basi per lo sviluppo di un collezionismo di alto livello. Con il suo contributo, infatti, il sovrano favorì le ricerche e gli studi nel settore, con la conseguente nascita di importanti collezioni appartenenti alla nobiltà e alla borghesia italiana che, per spirito di emulazione o per propiziarsi la benevolenza del re numismatico, diedero vita a proprie raccolte.
La Collezione Nugent racconta di quel mondo che riuniva, in un’unica corrente, l’ambiente istituzionale e accademico a quello del collezionismo privato e del commercio numismatico.
Nel 1954 la contessina Nugent, conosciuta anche per i suoi studi di storia dell’arte, donò l’intera collezione al Museo Archeologico di Firenze, sua città di adozione, nella speranza, come risulta dall’atto testamentario, che continuasse a muovere interesse anche “a scopo didattico”. I cartellini originali di molte delle monete, sono testimonianza della provenienza di esse dai più importanti commercianti professionisti italiani dell’epoca come i Santamaria, fornitori della Real Casa, Sambon, Ratto, Dotti, Baranowski e gli stranieri Cahn, Bourgey, Spink e Schulman.
Oggi l’alchimia è stata ricreata grazie a questa mostra nella quale istituzioni statali e professionali sono tornate a collaborare per testimoniare il ruolo fondamentale e munifico del collezionismo privato e l’importanza della valorizzazione e divulgazione dei Beni pubblici conservati nei nostri musei.
La mostra è aperta fino al 26 gennaio 2013:
LE MONETE DI CASA SAVOIA DELLA COLLEZIONE MARGHERITA NUGENT
Dal Conte Umberto II (1080-1103) a Vittorio Emanuele III Re d’Italia (1900-1946) e Rami collaterali.
CITTADELLA DEI MUSEI – SPAZIO S. PANCRAZIO
PIAZZA ARSENALE – CAGLIARI