Una delle più belle collezioni di monete romane d’oro battute all’asta negli ultimi anni
Di stima supereranno il valore di 1 milione di dollari, si tratta di settanta monete romane estremamente rare, molte delle quali provenienti da collezioni ben conosciute ed importanti aste europee: verranno battute a New York il prossimo 8 gennaio da Baldwin’s, in associazione con Dmitry Markov Coins and Medals e M & M Numismatics.
Le monete della Collezione Aurora offrono un quadro dell’Impero Romano a partire dall’ultima repubblica fino al tardo impero, offrendo uno sguardo affascinante sugli aspetti sociali, politici e culturali dell’epoca.
Un aureo d’oro eccezionalmente raro, 200-202 d.C., ammantato di morte, inganno e propaganda imperiale, ritrae Geta e suo fratello maggiore Caracalla, i figli dell’imperatore Settimio Severo (193-211 d.C.).
Sebbene uniti con i loro busti sui due lati di questa moneta, c’era rivalità e tensione tra i due fratelli; Caracalla viene raffigurato come Sole, il Dio Sole, che indossa una corona radiale.
Dopo la morte del padre, nel 211 d.C., i fratelli combatterono per diventare unico sovrano dell’Impero Romano, ma vennero dichiarati congiuntamente imperatori dall’esercito. Un rapporto litigioso che portò Caracalla ad uccidere il fratello durante un incontro di riconciliazione organizzato dalla madre, Giulia Domna. All’indomani della morte di Geta, Caracalla si dichiarò Imperatore e tentò di sradicare ogni ricordo di Geta, facendone uccidere la moglie, i figli ed i sostenitori e rimuovendo la sua immagine da monete, dipinti e statue. Questo splendido e raro doppio ritratto di altissima qualità è stimato 50.000 dollari (lotto 33).
Coniato nel 215 d.C., questo aureo d’oro (nella foto qui sopra) è stato uno strumento di propaganda fondamentale nella ricostruzione della reputazione di Caracalla a seguito dell’assassinio. Mostrato in uniforme militare, il suo ritratto sul dritto trasmette la sua bravura come leader conquistatore, mentre il dettaglio della scena religiosa al Tempio di Vesta sul retro è stato progettato per enfatizzare la pietà. Anche se fu una delle prime strutture ad essere costruito nel Foro romano, il Tempio di Vesta, come illustrato in questa moneta, si trova ancora oggi a Roma. Stimata dallo specialista di monete antiche di Baldwin’s, Paul Hill, come “una varietà unica di un tipo molto raro”, la moneta è stimata 40.000 dollari (lotto 32).
Un aureo d’oro (foto a fianco) con un doppio ritratto del divinizzato Augusto (che regnò dal 27 aC al 14 d.C.) e di Tiberio espone una questione dinastica eccezionale. La successione è stata una questione importante da affrontare per Augusto: in seguito alla morte dei suoi eredi di fiducia, fu costretto a nominare come suo successore Tiberio, sposato con la figlia Giulia, e lo adottò come suo figlio.
Come una dichiarazione sulla legittimità sull’ascesa al trono di Tiberio, questa moneta è il simbolo al tempo stesso della nuova dinastia giulio-claudia e la prosecuzione dell’Impero Romano di Augusto. Eccezionalmente conservato e di eccellente qualità, questa moneta è un tesoro raro della prima età imperiale romana ed è stimato 30.000 dollari (lotto 4).
Risalente al tardo III secolo d.C. è particolarmente fine questo denario d’argento dell’usurpatore britannico Carausio (286-293 d.C.). Questa moneta dalla qualità superba mostra il ritratto del comandante militare sul suo dritto, e due mani giunte sul rovescio: é un interessante esempio di propaganda alludendo al rapporto armonioso tra lui e il suo esercito (stima 10.000 dollari, lotto 244).
Dalla zecca di Nicomedia un solido d’oro dell’imperatore Costantino (307-337 d.C.) mostra uno distacco dallo stile tradizionale delle monete romane. Il ritratto di Costantino riempie il dritto senza lasciare spazio per la solita legenda attorno.
Costantino fu il leader rivoluzionario che convertì l’impero romano al cristianesimo sotto il suo dominio. Le sue riforme religiose si riflettono in questa moneta dove viene raffigurato con la faccia rivolta verso l’alto, guardando verso il cielo. Questo sguardo sollevato fa anche riferimento agli ideali eroici della ritrattistica ellenistica che aveva celebrato Alessandro Magno, un’immagine iconica che deve aver fatto molta presa sul vasto pubblico contemporaneo. Un notevole pezzo di storia, è stimato 18.000 dollari (lotto 55).
La collezione sarà offerta come parte della vendita New York Sale XXXII il prossimo 8 gennaio assieme ad un’asta di monete russe e mondiali al Waldorf Astoria Hotel durante la International Numismatic Convention di New York.
Le due aste di Baldwin’s (New York Sale XXXII e New York Sale XXXIII) sono disponibili su Bid Inside e sul sito di Baldwin’s.