I primi progetti di una moneta cartacea nella Repubblica di San Marino risalgono alla fine dell’Ottocento e vennero proposti tra le varie soluzioni per cercare di ovviare alle difficoltà economiche del paese. La convenzione sulla libera circolazione della moneta metallica, stipulata tra San Marino e Italia nel 1862, non prevedeva, però, che venissero emessi anche biglietti cartacei e tale proposito fu ben presto bloccato. Come questo, altri progetti governativi non ebbero miglior fortuna nei decenni successivi finché, con l’esplosione del fenomeno dei miniassegni in Italia, fu grazie soprattutto all’iniziativa privata che videro la luce le prime forme di cartamoneta sammarinese.
Il volume La cartamoneta mai nata di San Marino, di Claudio Bugani, edito da Nomisma, è un percorso tra numismatica e storia che approfondisce le vicende inerenti la produzione di cartamoneta sammarinese alla luce delle parallele circostanze storiche e finanziarie.
L’autore ne ripercorre le vicissitudini dividendo le tipologie in sei sezioni: documenti finanziari, assegni a taglio fisso, miniassegni, buoni d’acquisto di aziende sammarinesi, biglietti che hanno un richiamo grafico con la Repubblica ma nessuna attinenza territoriale, biglietti della San Marino National Bank.
La vera storia della cartamoneta sammarinese inizia, come detto, in parallelo al fenomeno dei miniassegni che fece seguito alla carenza di moneta spicciola in Italia nel 1966. San Marino adottò quella stessa formula emettendo alcuni assegni a taglio fisso, oggi estremamente rari.
Il problema della carenza di moneta metallica si presentò nuovamente nel 1976-’77 quando, grazie alle iniziative dei privati, si cominciò ad emettere anche a San Marino un significativo numero di miniassegni, per lo più legati ad attività commerciali. Gli assegni non furono prodotti tutti nello stesso momento quindi molte sono le varianti riscontrabili, tutte ben documentate dall’autore.
Un altro fenomeno che interessò la Repubblica del Titano fu quella dei buoni d’acquisto, ossia buoni predisposti dalle varie aziende che, a differenza dei miniassegni, potevano essere spesi solo all’interno dell’attività commerciale che li aveva prodotti. Sempre dello stesso genere erano i buoni sconto, emessi solitamente in tagli diversi.
Di seguito, Claudio Bugani indaga un fenomeno puramente collezionistico che riguardò aziende non sammarinesi, per lo più numismatiche, che produssero miniassegni con sovrastampato un simbolo che rimanda a San Marino. In alcuni veniva segnalata la tiratura limitata per renderli interessanti dal punto di vista collezionistico. Chiude il volume il curioso caso della piccola città degli Stati Uniti che porta il nome di San Marino, nei pressi di Los Angeles, dove negli anni Trenta la banca locale fu autorizzata ad emettere dollari con il nome di “San Marino National Bank”.
Appassionato collezionista e ricercatore, grande esperto di cartamoneta, Claudio Bugani illustra gli argomenti con grande chiarezza. Il vasto corpus documentale, le splendide immagini e la ricchezza di materiali spesso inediti o poco noti, ne fanno un volume di sicuro interesse sia per i collezionisti che per i cultori di storia locale.
Testo bilingue italiano/inglese.
Claudio Bugani
La cartamoneta mai nata di San Marino
Nomisma
San Marino 2022
21 x 29,7 cm
pp. 132
50,00 euro
Info: www.nomismaweb.com