Quaderni di Panorama Numismatico – di Francesco di Rauso e Gionata Barbieri – da Panorama Numismatico nr.248/Febbraio 2010
Elia Pulcheria, Santa ed imperatrice dell’Impero Romano d’Oriente, è la protagonista di una medaglia coniata nella zecca di Napoli nel 1862, nella quale sono nascosti dei particolari a dir poco equivoci per il momento storico in cui venne realizzata.
Nel corso di questo articolo discuteremo, grazie ad alcuni documenti consultati presso i principali archivi napoletani ed altro materiale costituente pronunciamento ufficiale della Chiesa, per quali motivi Ella venne venerata a Napoli in quel periodo e, soprattutto, perché un incisore napoletano di nome Luigi Arnaud abbia inciso questo conio.
Iniziamo con la descrizione sintetica della medaglia, poi passeremo ad una panoramica storico-numismatica che intende rammentare ai lettori chi era Elia Pulcheria.
Opus: Luigi Arnaud
Medaglia 1862. Argento. 50 x 40 mm (escluso anello di sospensione). Per Santa Pulcheria.
Nota: esistono esemplari in argento dorato; esistono tipi ridotti che misurano 22×18 mm.
Al dr./ S. PULCHERIA PREGATE / PER NOI (tipico vocativo rivolto a Santo/a raffigurato/a).
Santa Pulcheria aureolata e con vesti imperiali, inginocchiata, avente mano sinistra protesa in segno di devozione e mano destra “servente il giglio”, verso statuina della Vergine Maria con in braccio il Bambin Gesù. La scultura della Vergine Maria che sorregge il Bambino è posta su di un altarino a quattro piedi intarsiati e decorati con temi floreali e piccole croci, tra due porta-ceri fiammeggianti per lato. Al di sotto dell’altarino croce greca patente “appena” fiorita decorata, con al centro costruzioni geometriche ellittiche gigliformi, separate da riga orizzontale. Ai piedi di Santa Pulcheria ed in prossimità dell’altarino scettro imperiale e corona reale aperta fiorita. In esergo: L. ARNAUD INV. ED ESEGUI’ / NEL 1862 PER VOTO.
Al rov./ entro rami di gigli (diciannove gigli) e di quercia annodati, con un nastro in basso: ELIA PULCHERIA A. (Augusta) / IMPER. DE’ ROMANI / SPOSA SERVO’ IL GIGLIO / PROVVIDENTISSIMA / PACIERA PIA ORTODOSSA / ELENA NOVELLA / RIUNI’ IL / SINODO D’ EFESO / SOSTENNE LA DIVINA / MATERNITA’ DI MARIA / MANCO’ L’ANNO / 453
La descrizione della medaglia può essere meglio intesa se si cerca di parafrasare quanto espresso nella legenda e, come detto, se si fa riferimento ad una serie di episodi storici contemporanei all’esistenza terrena della Santa titolare dell’oggetto.
Anzitutto è utile ribadire che la medaglietta è di tipo votivo, una devozione personale di Luigi Arnaud o di un committente nei confronti di Santa Pulcheria (399-453), imperatrice romana d’Oriente, figlia di Arcadio (377-408) ed Elia Eudocia (?-404) e sorella maggiore di Teodosio II (401-450). Ella fu innalzata agli altari di culto cristiano, sia occidentale che orientale, con il titolo di Custode della Fede, per le sue spiccate virtù di castità e purezza, devozione, carità, che la resero prestissimo modello esemplare di fede per tutti i Cristiani.
Vista la complessità e la lunghezza dell’articolo, per una consultazione più semplice forniamo qui l’articolo completo – che fa parte dei Quaderni di Panorama Numismatico – in formato pdf: