di Giancarlo Amodio

La medaglia del Premio “Biblionumis” per la ricerca numismatica realizzata dalla medaglista Loredana Pancotto.
Il Premio “Biblionumis” per la ricerca numismatica, fondato e organizzato da Luca Lombardi, si colloca oggi tra le più autorevoli attestazioni di merito nel panorama degli studi sulle monete. Istituito nel 2017 e formalmente inaugurato nel 2018, nasce con l’obiettivo di distinguere quanti abbiano offerto un contributo sostanziale al progresso della disciplina attraverso un’attività scientifica improntata a rigore e continuità.
A suggello simbolico del conferimento viene assegnata un’artistica medaglia appositamente realizzata da Loredana Pancotto (Scuola dell’Arte della Medaglia, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato). Le personalità insignite nel corso delle sette edizioni precedenti rappresentano, a buon diritto, un pantheon della numismatica contemporanea: non solo per la solidità metodologica dei loro lavori, ma soprattutto per aver inaugurato nuove traiettorie interpretative e arricchito la comprensione culturale delle emissioni studiate. Tale vocazione all’eccellenza non si è limitata alla dimensione nazionale. Negli anni il Premio ha conosciuto una crescente espansione internazionale, testimoniata dal progressivo afflusso di candidature da ogni parte del mondo. Questa apertura ha rafforzato il carattere del concorso, contribuendo a trasformarlo in un punto di riferimento nella comunità scientifica globale.

La Professoressa Dilyana Boteva-Boyanova a cui è stata assegnata l’VIII Edizione del Premio “Biblionumis” per la ricerca numismatica.
Un’ulteriore, eloquente conferma di tale vocazione si è manifestata nella recente assegnazione dell’VIII Edizione del Premio alla Professoressa Dilyana Boteva-Boyanova, il cui percorso scientifico si inscrive con naturale coerenza nella traiettoria di eccellenza delineata dai vincitori delle passate edizioni.
La Professoressa Dilyana Boteva-Boyanova, studiosa di Storia Antica e di Studi Traci presso l’Università di Sofia “San Kliment Ohridski”, ha ottenuto riconoscimenti internazionali per l’elevata qualità dei suoi contributi nei campi della storia antica e della numismatica. Dopo essersi laureata nel 1985 presso la stessa Università in Storia Antica e Medievale, si è formata in numismatica antica frequentando i seminari del Professor Peter-Robert Franke all’Università del Saarland (1991). Questa esperienza le ha permesso di intraprendere un percorso di ricerca che è culminato nel 1994 con il conseguimento di un dottorato, con una tesi innovativa sul ruolo della Mesia Inferiore e della Tracia nel sistema imperiale romano tra la fine del II e l’inizio del III secolo d.C. Tale lavoro ha rappresentato una svolta negli studi storici della regione balcanica in età imperiale.
Nel corso della sua carriera accademica ha ricoperto tutti i livelli di insegnamento e di ricerca, e nel 2007 le è stato conferito il titolo di Doctor Scientiarum, riconoscimento che ha consacrato un’attività scientifica già ampiamente apprezzata nel panorama accademico europeo. I suoi principali ambiti di indagine spaziano dalla storia politica e culturale dell’antica Tracia alla numismatica provinciale romana, con particolare attenzione al periodo compreso tra il II e il III secolo d.C., fino all’epigrafia greca e latina. L’ampiezza dei temi affrontati si accompagna a un rigoroso approccio metodologico, fondato sull’interdisciplinarità e sull’analisi comparata, che contraddistingue l’intera sua produzione scientifica. La sua statura intellettuale è stata ulteriormente rafforzata da collaborazioni internazionali con importanti istituzioni accademiche di Atene, Berlino, Saarbrücken e Vienna.
Sin dall’inizio della sua attività scientifica, la Professoressa ha attribuito alla numismatica un ruolo privilegiato quale fonte per indagare le dinamiche politiche, economiche e culturali dell’antichità, delineando nuove prospettive di ricerca. Le sue riflessioni si sono approfondite attraverso una serie di contributi pubblicati tanto sulle principali riviste bulgare quanto in contesti accademici internazionali. Con solida competenza, ha affrontato le problematiche cronologiche delle emissioni provinciali, avvalendosi di analisi quantitative di alta precisione; ha esplorato il linguaggio iconografico dell’immaginario monetale, come quello relativo alle fortificazioni urbane, in rapporto ai processi di costruzione dell’identità civica nelle poleis della Tracia; infine, ha proposto nuove interpretazioni di eventi storici di rilievo – dalle incursioni gotiche alle presenze imperiali nei territori balcanici – alla luce dell’evidenza numismatica.
Accanto a questa vasta produzione scientifica, la Professoressa ha dimostrato un costante e lungimirante impegno nella formazione e nella promozione della cultura numismatica, contribuendo in modo decisivo al rinnovamento delle pratiche didattiche all’interno del contesto accademico bulgaro. Consapevole dell’eccezionale ricchezza del patrimonio numismatico della Bulgaria, testimoniato da numerosi tesoretti e reperti di grande rilievo, e dell’urgente necessità di specialisti adeguatamente formati, ha sostenuto – insieme a un’équipe di colleghi – importanti innovazioni curricolari presso l’Università di Sofia “San Kliment Ohridski”. In particolare, nell’ambito di tali rinnovamenti, è stato introdotto un modulo di Numismatica Antica e Medievale all’interno del corso di laurea magistrale in Antichità e Medioevo. L’avvio di questo insegnamento, previsto per l’anno accademico 2024-2025, ha segnato la nascita del primo percorso universitario in Bulgaria specificamente dedicato alla formazione di giovani numismatici. All’interno di questo programma, la Professoressa fa parte del corpo docente incaricato dei corsi specialistici, che spaziano dalla monetazione tribale e regia dei Traci agli aspetti delle emissioni romane antiche e all’attività delle zecche provinciali in Tracia e nella Mesia Inferiore, offrendo agli studenti strumenti critici costantemente aggiornati per lo studio delle fonti numismatiche.
Particolarmente significativa è anche la fondazione della Sofia Numismatic School, un seminario a cadenza regolare dedicato allo studio delle monetazioni antiche. Il progetto formativo, sviluppato in collaborazione con altri studiosi bulgari e autorevoli esperti internazionali, si configura come un’esperienza immersiva che unisce l’insegnamento teorico ad attività pratiche sul campo. La prima edizione si è svolta a Sofia nel settembre 2023, mentre una seconda sessione è in programma per settembre 2025. Inedita nel panorama accademico nazionale, questa scuola rappresenta una svolta nell’educazione numismatica, promuovendo la crescita di una nuova generazione di specialisti.
L’attività della Professoressa si distingue anche per l’eccezionale capacità di costruire reti scientifiche e di collegare in modo efficace la comunità numismatica bulgara con il mondo accademico internazionale. Esemplare, in tal senso, è il suo coinvolgimento nella fondazione dell’Ancient Coins Counterfeits Scientific Network (ACCSN), istituito nel 2021 grazie al sostegno del prestigioso Alexander von Humboldt Alumni Award, ricevuto per un progetto di networking accademico. L’obiettivo dell’ACCSN è contrastare la contraffazione delle monete antiche attraverso la condivisione di dati, competenze e metodologie analitiche in un ambiente digitale, proponendosi come modello pionieristico di cooperazione internazionale nella tutela del patrimonio numismatico. In questo contesto, il gruppo guidato dalla Professoressa ha promosso iniziative di grande rilevanza, come il seminario tenutosi in Bulgaria nel 2022, dedicato alle tecniche di falsificazione e ai metodi per la loro identificazione. Durante l’evento, specialisti di vari paesi hanno discusso l’impiego di tecniche scientifiche – tra cui l’analisi XRF – in un contesto che ha coniugato la formazione pratica allo scambio interdisciplinare. Anche in questo ambito, il contributo della Professoressa si distingue per la combinazione di rigore scientifico, impegno didattico e visione strategica.
Parallelamente alla sua attività didattica e di ricerca, la Professoressa ha sostenuto con dedizione iniziative volte a far dialogare la tradizione storiografica bulgara con le correnti più avanzate della ricerca internazionale. Di particolare rilievo, a questo proposito, è il suo ruolo nella fondazione delle Bulgarian Numismatic Readings, una nuova piattaforma di scambio scientifico inaugurata a Sofia nel 2020, con l’obiettivo di offrire un forum stabile e strutturato per il dialogo tra numismatici, storici, archeologi e specialisti provenienti da diverse parti del mondo.
In linea con una visione che privilegia l’interazione tra sapere tradizionale e innovazione, la Professoressa ha preso parte a numerosi progetti di ricerca volti a integrare l’indagine numismatica con le tecnologie digitali. Tra questi spicca From Deultum to DigiDeultum (2023-2026), un progetto dedicato alla digitalizzazione e alla valorizzazione della colonia romana di Deultum, situata in Tracia, nei pressi della costa del Mar Nero. Sul piano editoriale, la studiosa mette la propria competenza al servizio della comunità scientifica partecipando attivamente ai comitati di redazione di riviste specialistiche bulgare, quali Bulgarian Numismatic Journal e Numismatics, Sigillography and Epigraphy. Ha inoltre curato e co-curato importanti volumi collettanei che attestano la sua capacità di promuovere il dialogo interdisciplinare e di inserire la riflessione numismatica nazionale nel più ampio dibattito accademico internazionale. Tra le pubblicazioni più rilevanti si segnalano Ex nummis lux. Studies in Ancient Numismatics in Honour of Dimitar Draganov (2017), dedicato a una figura di spicco della numismatica bulgara, e Jubilaeus VIII. Back to the Sources. Archaeology and Numismatics (2021), un’ampia raccolta di contributi a carattere interdisciplinare.
Il profilo intellettuale della Professoressa Boteva-Boyanova si distingue per ampiezza, coerenza e spirito innovativo, rendendola una delle principali protagoniste del rinnovamento degli studi numismatici contemporanei. La sua capacità di coniugare rigore metodologico e apertura interdisciplinare ha aperto nuovi percorsi di ricerca, contribuendo in modo significativo alla ridefinizione delle prospettive critiche sulla moneta quale fonte storica. In un panorama accademico in continua evoluzione, il suo lavoro dimostra come la tradizione degli studi numismatici possa essere rinnovata dall’interno, senza rinunciare alla profondità e accogliendo le sfide del presente.