Un passo interessante, tratto da un testo del Settecento di Ottavio Liguoro, Ristretto istorico dell’origine degli abitanti della campagna di Roma, tratta dei modi di falsificare monete e di distinguere monete false da quelle vere. In particolare, l’autore consiglia di saggiarle con la lingua per capire se la patina è genuina.
Liguoro ne scrive trattando della storia di Roma e dei suoi imperatori che lasciorono molte memorie, e precisa una gran quantità di medaglie d’oro, argento, ed in varj metalli. Egli prosegue: Affinché dunque non siate con facilità ingannati, darovi un general saggio di conoscer le vere dalle false medaglie. Per primo le toccarai col bolino, e ritrovandole assai dure, o che facilmente si frangono saran buone. La patina, che è, o verde, e lustre, qual si fa colla lunghezza del tempo, né può falsificarsi. Se negra o rossa o bigia roana, qual si fa col solfo brugiato, vitriolo, ed altro, per conoscerla, la toccherai spesso colla lingua, poiché non essendo antica, pizzicarà, o darà qualche sapore, e toccandola col bolino, la detta patina non penetra dentro al metallo, che perciò sarà falsa. Altri dopo renicciate vi fanno la patina con aceto di vin greco forte, sal ammoniaco quanto basta, e messa con diligenza, che non facci corporatura; qual usava il gran virtuoso Luca Corsi Romano; altri attacano la testa, ed il rovescio di due medaglie antiche, o con una moderna; ciò conoscerai vedendo biancheggiar attorno detta medaglia un sottil filo d’argento, ed anche la parte moderna vi troverai quelle crudezze vivaci, ed aspre; sogliono di più in una medaglia metterci un altro rovescio colla casella, qual non è facile il conoscerla, se non colla variazione del metallo. Oggi però al più s’inganna col getto, maggiormente nelle medaglie di argento, ed oro, gettandole in osso di seppia, in ossi brugiati, ed in ceneri de’ viti, e simili materie; s’avverta al fondo, che mai sarà liscio, e pulito, e l’orlo sarà limato. (Ottavio Liguoro, Ristretto istorico dell’Origine degli abitanti della campagna di Roma, de’ suoi re, consoli, dittatori, delle medaglie, gemme, intagli d’imperadori, imperadrici, donne auguste, e de tiranni fino a Postumo, in Genova ed in Roma, per Gio. Zempel vicino a Monte Giordano, a spese di Gaetano Capranica libraro, 1733, pp. 14-16.)