Dopo il successo riscosso dalla mostra La moneta incontra Tito Livio inaugurata lo scorso 22 settembre al Palazzo della Gran Guardia di Padova che, in conclusione, ha visto la presenza di oltre 1.600 visitatori, il Circolo Numismatico Patavino, lo scorso 14 ottobre, ha celebrato il suo 50° anniversario di fondazione con l’iniziativa dal titolo Testimonianze: Circolo Numismatico Patavino 1966-2016, 50° anniversario dalla fondazione, tenutosi nella medesima sede. In questa occasione sono state presentate oltre 450 immagini, che mostravano i momenti di incontro più significativi tra 1966 e 2016, e le testimonianze di alcuni rappresentanti del Circolo, per ricordare le principali tappe dell’associazione; inoltre è stata presentata la medaglia realizzata per commemorare l’anniversario.
Dopo l’apertura dei lavori da parte del Presidente Adalberto Merola e il saluto dell’amministrazione comunale di Padova (che gentilmente ospitava l’iniziativa), il consigliere delegato Vanda Pelizzari, è intervenuto il Prof. Giovanni Gorini in qualità di socio fondatore dell’associazione, il quale ha ricordato la nascita del Circolo Numismatico Patavino e il contesto storico in cui fu creato. Padova, negli anni ‘60, poteva essere definita “la Milano del Veneto” per le opportunità offerte della forte crescita economica, nonostante in quegli anni le difficoltà fossero ben altre rispetto a quelle dei tempi moderni: il telefono non ancora diffuso, la lingua straniera rappresentava una barriera, la gestione organizzativa delle strutture legate alla pubblica amministrazione era estremamente burocratica e la nascita del passaggio autostradale come via di comunicazioni di lungo raggio stava mutando le abitudini della città. Forse l’unico momento di comunanza con l’epoca attuale era la costante, cronica, carenza di risorse finanziarie da dedicarsi a progetti culturali. Padova, sebbene dotata di un Museo di eccellenza in tema di numismatica e di una cattedra universitaria in materia, è stata in grado di apportare un diverso contributo nel rendere la numismatica attiva sul territorio proprio per la presenza del Circolo: l’associazione è dunque stata in grado di compiere un difficile (e non scontato) cambio generazionale che le consente ancora oggi di offrire un contributo importante per mantenere viva la numismatica.
Medaglia coniata per il 50° anniversario di fondazione, realizzata dal maestro Giuseppe Grava e coniata da Picchiani & Barlacchi, Firenze.
D/ Rivisitazione del carro, simbolo della signoria padovana dei Carraresi nel XIV secolo, circondata dalla scritta “Circolo Numismatico Patavino”. Il disegno è stato altresì adottato, da fine aprile 2016, quale nuovo logo dell’associazione.
R/ Rielaborazione del primo logo adottato dall’associazione nel lontano 1966. Vi è rappresentato da San Prosdocimo benedicente (uno dei patroni patavini) così come disegnato sul ducato d’oro di Padova coniato dalla famiglia carrarese per la città stessa. Intorno la scritta “1966-2016 50mo anniversario fondazione del Circolo Numismatico Patavino”.
Il secondo intervento è stato tenuto dal Dr. Alessandro Cattaneo in qualità di socio giovane che ha voluto esprimere la sua esperienza in questo anno e mezzo in seno al Circolo. Studente di numismatica all’Università di Padova, Cattaneo ha ricordato di aver conosciuto l’associazione «quasi per caso» durante il suo periodo di tesi magistrale sulla collezione di Pietro Ravazzano (collezionista padovano, tra i soci fondatori del Circolo stesso, di cui fu anche presidente per un lungo mandato) destinata, dopo la morte di questo, al Museo Bottacin. In quello stesso periodo avvenne anche il primo incontro con il CNP: l’attuale presidente, in visita al Museo, ne notò l’impegno e gli propose di svolgere un lavoro di catalogazione e ricerca su di una collezione privata di monete provinciali. Tale ricerca è stata poi fatta oggetto di divulgazione per mezzo di una conferenza e di un’esposizione temporanea presso il Bottacin e ha permesso a Cattaneo di ottenere, nel 2015, il XII Premio Antenore Città di Padova, borsa di studio promossa ed erogata dal CNP. Si è trattato di un riconoscimento molto gradito dal momento che gli ha concesso di pagarsi un anno dei suoi studi, e assai sentito nei confronti della stessa associazione, poiché consapevole che al giorno d’oggi, soprattutto in ambito culturale, veramente poche sono le occasioni in cui un giovane riceva un compenso per lo svolgimento di un proprio lavoro.
Immediatamente coinvolto nell’associazione come socio studente ed eletto nel direttivo dal 2016, Cattaneo investe parte del suo tempo nelle attività del Circolo Numismatico Patavino, rendendosi conto di quanto lavoro, soprattutto di confronto, vi sia dietro ad ogni iniziativa. Per questo egli ha invitato i giovani a partecipare alla realtà associativa, perché ritiene che sarebbe molto interessante avviare nuove attività per ragazzi, gestite possibilmente dai ragazzi stessi. D’altra parte il Circolo si è dimostrato sempre ben disposto di fronte a tali proposte, in quello spirito di valorizzazione del lavoro dei giovani che l’associazione ha sempre promosso (come dimostrato dal riconoscimento Linfa Giovane ottenuto dal Circolo Giovani Numismatica).
Di seguito, il Dr. Gianpietro Sanavia ha presentato in sintesi le principali tappe del Circolo Numismatico Patavino in 50 anni di attività, risultato del lavoro di catalogazione e digitalizzazione di una vasta parte del materiale documentale iniziata nel 2014 che ha visto il recupero di varie testimonianze per lo più reperite al di fuori dell’archivio associativo. Il progetto, di prossima conclusione, prevede la realizzazione di una pubblicazione e la completa digitalizzazione del materiale cartaceo recuperato che formerà un archivio per il futuro.
L’intervento conclusivo è stato tenuto dal maestro Giuseppe Grava, autore della medaglia realizzata per il 50° anniversario, il quale ha illustrato l’opera e il suo significato per l’associazione.
La consegna, da parte del Presidente Adalberto Merola, dei primi esemplari delle medaglie al Museo Bottacin dei Musei Civici di Padova e ai quattro soci fondatori (Lorenzo Lazzarini, Renato Giacon, Alfredo Zannini e Giovanni Gorini) è stato il momento conclusivo della parte cerimoniale.
Gianpietro Sanavia, che ha curato l’iniziativa, ha ricordato che «l’evento è stata una occasione per andare oltre alla tradizionale conferenza in tema di numismatica. Attraverso la rievocazione di fatti, momenti e documenti destinati a ricordare la storia e il percorso del Circolo Numismatico Patavino, si è venuto a creare un momento di socializzazione e di festa dove la numismatica è stata in grado di interessare anche chi, pur partecipando alla iniziativa, non era propriamente appassionato di monete». Sebbene siano trascorsi 50 anni, il Circolo Numismatico Patavino continua a dimostrare poter svolgere ancora molto bene il proposito di promuove sul territorio le relazione tra coloro che si dedicano alla cultura e alla diffusione della conoscenza intorno alle monete e alla scienza numismatica.