di Andrea Lucchi
LA STORIA DELLA MINUSCOLA MONETA DA 2 E 1/2 CENTESIMOS EMESSA NEL 1904 DALLA REPUBBLICA PANAMENSE.
Sembra che non esista sicurezza, fra gli storici e gli studiosi di numismatica, nello stabilire quale sia la moneta più piccola mai coniata al mondo. Il primato parrebbe appartenere a minuscole emissioni di Stati del subcontinente indiano databili tra il XVI e il XVIII secolo, ma non esiste una vera certezza sul punto.
È invece certo che la moneta di dimensioni più ridotte ad essere coniata dalla zecca degli Stati Uniti è stata il famoso “Panama Pill” o “Panama Pearl”, ovvero il taglio da 2 e ½ centesimos in argento emesso dalla Repubblica di Panama nel 1904. La storia di questa emissione, molto famosa e ricercata dai collezionisti di tutto il mondo, è particolare e strettamente collegata con la conquista dell’indipendenza dalla Colombia della minuscola nazione centroamericana e con l’apertura del Canale di Panama.
Antefatto storico
Panama faceva inizialmente parte del vasto impero coloniale spagnolo e dichiarò la propria indipendenza il 21 novembre del 1821 unendosi con la Colombia.
Già sotto la dominazione spagnola Panama era diventata un importante luogo di passaggio commerciale utilizzato per trasportare l’oro e l’argento delle popolazioni indigene conquistate del Messico e del Perù. La strada che attraversava l’istmo si chiamava Old Camino Real e tornò ad avere una importanza preponderante nel XIX secolo dopo la scoperta, in California, di grandi quantitativi d’oro nel 1849. Per raggiungere la California, il passaggio attraverso l’Old Camino Real era molto più rapido e sicuro tanto della circumnavigazione dell’America del sud attraverso le perigliose acque di Capo Horn, quanto del passaggio in carovana attraverso il selvaggio West con il concreto rischio di imbattersi in indiani o fuorilegge senza scrupoli. In ragione di tali circostanze si iniziò a ritenere che la costruzione di un canale attraverso l’istmo di Panama rappresentasse una soluzione ottimale, rispetto all’Old Camino Real, per agevolare il passaggio di servizi, merci e armi dall’Oceano Atlantico all’Oceano Pacifico. La recente inaugurazione, nel 1869, del canale di Suez aveva dimostrato che da un punto di vista tecnico l’impresa era possibile con gli adeguati finanziamenti.
Furono i francesi a studiare per primi un progetto di costruzione del canale e fra i principali promotori vi fu Ferdinand de Lesseps (1805-1894), che già si era occupato del canale di Suez.
Nel 1881 Lesseps fondò una società per procedere con i lavori, secondo un progetto molto complesso che non prevedeva l’impiego di chiuse. Tuttavia, a causa di problemi finanziari, tecnici e ambientali, i lavori non riuscirono a concludersi positivamente, pertanto nel 1885 Lesseps fu sostituito da Gustave Eiffel (1832-1923) e la società chiuse definitivamente i battenti nel 1889 sommersa dai debiti.
Le manovre politiche degli Stati Uniti e l’indipendenza di Panama dalla Colombia
Dopo il fallimento del tentativo francese, furono gli Stati Uniti, sotto l’energica guida di Theodore Roosevelt ad interessarsi alla costruzione del canale. Alla base di tale interesse vi furono pure ragioni di carattere militare, dato che in seguito alla Guerra ispano-americana del 1898, gli Usa avevano rilevanti interessi coloniali anche nelle Filippine.
Nel 1901 gli Stati Uniti chiesero e ottennero dal governo colombiano l’autorizzazione necessaria per costruire e gestire il canale di Panama per 100 anni. Tuttavia, due anni dopo, il senato della Colombia in un moto di orgoglio nazionale decise di non ratificare il trattato appena siglato.
Tale notizia venne vissuta con grande sconcerto a Panama ove si riteneva che la costruzione del canale potesse fungere da volano per un deciso sviluppo dell’economia locale. Gli Stati Uniti approfittarono della situazione per garantire i propri interessi e appoggiarono la secessione di Panama dalla Colombia, dichiarata il 3 novembre del 1903, con il riconoscimento ufficiale della nuova Repubblica Panamense avvenuto meno di due settimane dopo. La Colombia dovette accettare il fatto compiuto, data anche la non velata minaccia di un intervento dell’esercito a stelle e strisce a difesa dell’indipendenza della neonata repubblica.
Senza più alcun impedimento, i lavori per la costruzione del canale di Panama ebbero inizio nel 1904 e impiegarono circa 40.000 lavoratori; l’opera, grazie anche all’impiego del genio militare statunitense, venne completata il 3 agosto del 1914, anche se l’inaugurazione ufficiale fu rimandata al 1920 a causa dell’insorgere della I guerra mondiale.
Gli Stati Uniti ottennero dal governo panamense, in cambio dell’appoggio per l’indipendenza dalla Colombia, l’affitto permanente del Canale e della zona immediatamente circostante.
La nuova monetazione di Panama
In seguito all’indipendenza, Panama decise di dar vita a una nuova monetazione che sostituisse il peso colombiano e fosse scambiabile alla pari con il dollaro USA per denominazioni e valore intrinseco.
La nuova valuta fu chiamata Balboa in onore del conquistatore ed esploratore spagnolo Vasco Nunez de Balboa, di cui meglio diremo in seguito.
In seguito agli accordi presi con il governo degli Stati Uniti, le nuove monete furono coniate dalla U.S. Mint nel 1904 ed entrarono effettivamente in circolazione a partire dal 12 febbraio del 1905.
Le prime denominazioni nella nuova valuta comprendevano i tagli da mezzo centesimos coniato in cupronickel e quelli da 2 e ½, 5, 10, 25 e 50 centesimos, coniati in argento.
Tuttavia le nuove monete, se rapportate al dollaro statunitense presentavano degli evidenti inconvenienti pratici. Difatti pur se peso, metallo e dimensioni erano similari a quelli delle coeve monete in dollari, lo stesso non poteva dirsi per il valore nominale con evidenti svantaggi nel previsto regime di cambio alla pari fra le due valute.
Per fare un esempio pratico, la moneta da 50 centesimos aveva all’incirca le stesse dimensioni e peso di un dollaro statunitense, tuttavia se qualcuno desiderava avere un dollaro Morgan al cambio, era formalmente costretto a fornire un Balboa e dunque ben due pezzi da 50 centesimos, con grave sperequazione nel cambio.
Questo problema venne risolto soltanto nel 1930, quando le monete panamensi vennero modificate ed introdotti i nuovi tagli in argento da 1/10, 1/4 e 1/2 Balboa. Tali emissioni raggiungevano finalmente la richiesta assoluta interscambiabilità con le contemporanee emissioni in dollari. Ad esempio il pezzo da 1/2 balboa presentava ora lo stesso diametro, peso e finezza di un half dollar degli Stati Uniti.
Nel 1931 venne anche introdotto il taglio dal valore di un Balboa, cui seguì nel 1935 il pezzo da un centesimos in bronzo.
Ulteriori problemi erano stati provocati nel 1904 dalla moneta da 2 e ½ centesimos in argento, la quale al di là della curiosa denominazione, a causa delle ridottissime dimensioni venne subito ritenuta dalla popolazione locale eccessivamente minuscola e di scarsa praticità.
Per tali motivi questa tipologia fu rapidamente accantonata e sostituita da una nuova moneta in cupronickel che somigliava per dimensioni e materiale al pezzo da 5 cents allora in uso negli Stati Uniti.
Il “Panama Pill”
Proprio la citata moneta da 2 e ½ centesimos in argento è la protagonista della presente narrazione. Coniata esclusivamente nel 1904 con una tiratura di soli 400.000 esemplari, questa moneta possiede delle caratteristiche tecniche difficilmente eguagliabili nella monetazione decimale.
Essa difatti presenta un diametro di soli 10 millimetri per un peso di 1,25 grammi in argento ‘900, il che la rende oltre che minuscola anche di rilevante spessore facendola apparire simile ad una pillola, ed è proprio per tale ragione che le è stato dato il soprannome con cui al giorno d’oggi è universalmente conosciuta dai collezionisti di monete mondiali.
Per fare un paragone, la più piccola moneta in argento emessa dagli Stati Uniti per la propria circolazione interna è il pezzo da 3 centesimi, coniato dal 1851 al 1873, il quale ha un peso di 0,75 grammi e dunque inferiore al Panama Pill, ma un diametro di circa 14 millimetri e dunque notevolmente superiore.
Il Panama Pill ha il contorno rigato ed esso presenta al diritto lo stemma nazionale della Repubblica Panamense che vede un aquila posta alla sommità di uno scudo con al centro una rappresentazione dell’istmo, al di sopra dell’aquila sono raffigurate nove stelle dorate a simboleggiare le nove province che compongono la repubblica centroamericana.
Come curiosità è interessante notare che una legge del 1949 pur indicando che lo scudo dovesse essere sormontato da un’aquila non specificava di quale tipologia di aquila si trattasse. Per tale ragione nel 2006 fu necessario introdurre una nuova legge che indicasse chiaramente come l’aquila effigiata sullo stemma nazionale era la cosiddetta Aquila Arpia (“Harpia harpyja”), specie tipica del continente sudamericano.
Tutto intorno lo stemma è presente per esteso l’indicazione del valore in lettere, in esergo insiste invece il peso della moneta e la finezza del metallo contenuto.
Il rovescio del Panama Pill vede invece un ritratto a mezzo busto volto a sinistra di Vasco Nunez de Balboa, sormontato dall’indicazione dell’autorità emittente, la data è posta in esergo.
Come già anticipato, Vasco Nunez de Balboa fu un conquistatore ed esploratore spagnolo, noto soprattutto per essere stato il primo europeo a scoprire l’Oceano Pacifico attraversando l’istmo di Panama. La storia della sua vita è ricca di fascino e merita di essere brevemente raccontata.
Nato all’incirca del 1475 da una nobile famiglia spagnola, de Balboa nel 1500 si trasferì nelle Americhe, recentemente scoperte, in cerca di fortuna.
L’esploratore soggiornò per alcuni anni nell’isola di Hispaniola, ma gli affari non andarono molto bene, pertanto per cercare di sfuggire ai creditori si trovò coinvolto in una spedizione militare nell’odierna Colombia, al termine della quale nel 1510, egli fondò la città di “Santa Maria la Antigua del Darien”, primo insediamento stabile dei Conquistadores spagnoli sulla terraferma nel continente sudamericano.
In seguito de Balboa sfruttando i suoi successi divenne nel 1511 Governatore della provincia di Veragua e continuò ad esplorare nonchè ad estendere i territori posti sotto il suo diretto controllo sconfiggendo in battaglia numerose tribù indigene.
Fu durante queste campagne militari che Balboa venne per la prima volta informato dalle popolazioni locali dell’esistenza di “un altro mare”, in seguito egli guidò una nuova spedizione che il 25 settembre del 1513 lo portò ad osservare dalla sommità di un’altura l’Oceano Pacifico in lontananza. Il 29 settembre Balboa, che aveva raggiunto la costa, prese ufficialmente possesso per la Corona di Spagna di quello che fu inizialmente conosciuto come Mare del Sud.
La vita di questo grande esploratore ebbe una tragica conclusione come spesso accadde in quegli anni tumultuosi, egli infatti entrò in contrasto con il governatore della nuova provincia della Castilla de Oro, Pedro Arias de Avila (1468-1531), che lo fece infine giustiziare nel 1519 con l’infondata accusa di tramare contro la monarchia spagnola per creare un suo dominio personale sulle sponde dell’Oceano Pacifico.
Balboa venne comunque rapidamente riabilitato ed ebbe l’onore postumo non soltanto di dare il proprio nome alla valuta della Repubblica Panamense ma anche di essere effigiato sulla gran parte delle monete emesse dallo stato centroamericano sino ai giorni nostri, compreso il famoso Panama Pill.
Bibliografia
Dr. R.S. “Bart” Bartanowicz, Paul Green and David Plowman, 2012 – Coins of Panama: What you might not Know.
R.S. Yeoman, Kenneth Bressett, 2014 – A Guide Book of United States Coins, 68th Edition.