L’IMMAGINE ALLEGORICA DELL’ITALIA, CHE COMPARE PER LA PRIMA VOLTA SULLE MONETE CONIATE DURANTE LA COSIDDETTA GUERRA SOCIALE (91-87 a.C.); VIENE RIPRESA NEL RISORGIMENTO COME ESPRESSIONE DELL’IDEA DI UNITA’ NAZIONALE. UN VIAGGIO DI OLTRE 20 SECOLI CON UN SIMBOLO CHE HA RAPPRESENTATO E RAPPRESENTA LA NOSTRA PATRIA.
Una bellissima donna vestita d’habito sontuoso, e ricco con un manto sopra, e siede sopra un globo, ha coronata la testa di torri, e di muraglie, con la destra mano tiene un scettro, ovvero un’hasta, che con l’uno, e con l’altra vien dimostrata nelle sopradette Medaglie, e con la sinistra mano un cornucopia pieno di diversi frutti, e oltre ciò faremo anco, che habbia sopra la testa una bellissima stella.
Italia è una parte dell’Europa, e fu chiamata prima Hesperia da Hespero fratello d’Atlante, il quale cacciato dal fratello, diè il nome, e alla Spagna , e all’Italia: ovvero fu detta Hesperia (secondo Macrobio lib. I cap. 2) dalla stella di Venere, che la sera è chiamata Hespero, per essere l’Italia sottoposta all’occaso di questa stella. Si chiamò etiandio Oenotria, ò dalla bontà del vino, che vi nasce, ò da Oenotrio, che fu re dei Sabini. Ultimamente fu detta Italia da Italo Re di Sicilia il quale insegnò a gl’italiani il modo di coltivare la terra, e vi diede anco le leggi, percioche egli venne a quella parte, dove poi regnò Turno, e la chiamò così dal suo nome, come afferma Vergilio nel lib. I dell’Eneide.
Hora noi la chiamiamo Italia dal nome di colui, che vi regnò: ma Timeo, e Varone vogliono, che sia detta così dai buoi, che in lingua greca anticamente si chiamavano Itali, per esservene quantità, e belli. […] Si veste d’Habito ricco, e sontuoso, essendo che in quella mobilissima Provincia si veggono molti fiumi, cupi e laghi, dilettevoli fontane, vene di saluberrime acque tanto calde, quanto fresche. […] La corona di torri, e di muraglie dimostra l’ornamento, e la nobiltà delle Città, Terre, Gastella, e Ville. Lo scettro che tiene con la destra mano significa l’imperio, e il dominio, che hà sopra tutte l’altre nationi. Il Cornucopia pieno di varij frutti significa la fertilità maggiore di tutte l’altre Provincie del mondo. Siede sopra il Globo per dimostrare, che l’Italia è Signora, e Regina di tutto il Mondo, come hanno dimostrato chiaro gli antichi Romani, e hora più che mai il Sommo Pontefice maggiore e superiore à qualsivoglia Personaggio. Con queste parole lo studioso perugino Cesare Ripa (1550 ca.-1622) raffigura l’Italia nella sua opera Iconologia overo Descrittione Dell’imagini Universali cavate dall’Antichità et da altri luoghi. Ripa simboleggia l’Italia prendendo suggerimenti da immagini tratte dai modelli romani e, in questa felice sintesi, presenta l’Italia come una bellissima giovane donna, vestita riccamente, con una cornucopia, simbolo dell’abbondanza, uno scettro, sul capo una corona turrita sormontata da una stella a sei punte (fig. 1). Le raffigurazioni presenti nell’iconologia, rielaborate secondo i gusti dell’epoca, derivano soprattutto dalle monete romane presenti in moltissime collezioni del tempo. Le personificazioni allegoriche furono abbondantemente utilizzate dai romani, soprattutto sulla monetazione imperiale, rappresentavano divinità, nate dalla necessità di dar forma a idee astratte, ed erano illustrate con particolari che le rendevano facilmente riconoscibili. Virtù e concetti, quali potevano essere la pietà, la concordia, la modestia, la vittoria, la salute o la fortuna, diventarono dei, a loro vennero innalzati templi e statue. La serie delle personificazioni è numerosa, tra esse anche immagini che rappresentano fiumi, ad esempio il Nilo, il Tevere (fig. 2), oppure strade, acquedotti, città, regioni o popolazioni sottomesse, come l’Africa (fig. 3), la Giudea, la Britannia (fig. 4), la via Traiana. L’Italia raffigurata da Ripa porta la corona turrita per rappresentare la cinta di mura che difendeva la città, come la Tyche di Antiochia, personificazione della fortuna, opera dello scultore greco Eutichides (IV secolo a.C.). La testa turrita è una tipologia diffusa nelle monete greche e romane soprattutto di epoca imperiale, le raffigurazioni possono riferirsi a divinità, personificazioni come, ad esempio, la dea Cibale, Fortuna, Tyche (fig. 5), a città come Alessandria d’Egitto oppure all’immagine divinizzata dell’imperatrice.
SEGUE: articolo completo in formato pdf da Panorama Numismatico nr.267 – Novembre 2011