Chi crede che sulle monete del Regno d’Italia, perché molto recenti, si sappia tutto o si sia scritto di tutto, dovrebbe leggere il libro Davide Calandra. I segreti della quadriga, curato da Andrea Dalla Valle e Alessio Sena. Si tratta della storia di alcune monete di Vittorio Emanuele III contraddistinte da una quadriga al rovescio e realizzate su modelli dello scultore Davide Calandra ritrovati per puro caso: le ben note monete da una, due e cinque lire coniate tra il 1906 ed il 1914.
Il libro traccia la storia di queste monete partendo dalla riforma dell’intera monetazione metallica italiana avvenuta dopo la salita al trono di Vittorio Emanuele III nel 1900. Infatti nei primi anni del regno fu evidente come la produzione del nuovo sovrano dovesse essere rinnovata per cui si decise di costruire una zecca più moderna ed efficiente e di produrre monete che mutassero la monotonia che aveva contraddistinto le precedenti emissioni.
A tal proposito si decise quindi di istituire, nel 1905, una apposita Commissione permanente che esaminasse i progetti per le nuove monete da presentarsi tramite opportuno concorso. Si decise per un rinnovamento completo delle monete metalliche affidando i progetti a quattro esperti artisti, uno diverso per ogni metallo in cui dovevano essere coniate le monete: a Egidio Boninsegna vennero assegnate le monete in oro, a Leonardo Bistolfi il nichelio, a Pietro Canonica il rame. A Davide Calandra, celebre scultore che aveva già progettato il Monumento a Garibaldi a Parma e il Monumento al principe Amedeo d’Aosta a Torino, venne assegnato l’argento.
Il 31 dicembre 1906 furono presentati all’esame della Commissione i gessi ed i bronzi dei modelli per le monete d’oro, d’argento, nichelio e bronzo. Per il nominale da 5 lire in argento lo scultore Calandra presentò due modelli in gesso e due in bronzo, uno per il rovescio ed uno per il diritto. Sul rovescio appare per la prima volta la personificazione dell’Italia stante su quadriga veloce, figura chiaramente ispirata ai modelli classici, in particolare alle emissioni siracusane, ornata di fiori e della scritta fert, che tiene lo scudo nella sinistra e un ramo di ulivo nella destra. Da questo modello e dalle successive modifiche nacquero le citate monete da una, due e cinque lire.
Il modello della quadriga ebbe dunque una evoluzione lunga e tortuosa e fu modificato ripetutamente dall’artista per accontentare la Commissione. Secondo le istruzioni ricevute, la quadriga da “veloce” divenne “briosa” e venne impresso ai cavalli un movimento più dinamico per migliorarne l’effetto di agilità e movimento.
Approvati i modelli, la realizzazione delle prove venne affidata allo Stabilimento Johnson di Milano. Alla base della quadriga è riportato il nome dell’incisore: Attilio Silvio Motti.
Il libro curato da Andrea Dalla Valle e Alessio Sena traccia la storia di questa evoluzione presentando i primi modelli predisposti direttamente dall’artista e si concentra sulla genesi di quella che da molti è ritenuta essere, a ragione, la tipologia più bella mai coniata sotto il Regno d’Italia. La splendida raffigurazione di origine classica, la bellezza dell’incisione e la ricercatezza dei particolari ne fanno una vera e propria opera d’arte in miniatura.
Dopo un’introduzione sullo scultore, su altre figure di spicco che hanno avuto un ruolo chiave nella realizzazione di questa opera d’arte monetale e sul fortuito ritrovamento dei gessi dopo la morte di Calandra, il volume presenta inedite immagini, mai pubblicate prima dei bozzetti in gesso realizzati dalle mani dell’artista. Vengono di seguito illustrate e descritte minuziosamente le matrici in bronzo (che per la prima volta evidenziano sia l’imponenza che la bellezza di queste realizzazioni) nonché tutte quelle molteplici prove che culmineranno con quel capolavoro che è il conio della serie “Quadriga Briosa”.
Attraverso spettacolari ingrandimenti a colori, grazie al formato del libro, il lettore potrà ammirare di volta in volta le successive versioni della moneta per arrivare fino a quella definitiva del 1911 considerata da molti come la più bella del Regno d’Italia. Puntigliosamente gli autori hanno studiato nei minimi particolari queste versioni arrivando a formare la progressione cronologica delle monete a partire dai modelli del 1906 per giungere a quelle definitive delle monete per la circolazione. Sono state aggiunte anche le ribattiture effettuate per prova per coniare le nuove monete da 5 lire tipo aquila e da 10 lire tipo biga sui vecchi tondelli.
Molto istruttiva è la parte intitolata L’arte del bronzo che, attraverso la descrizione dei procedimenti di realizzazione di modelli per la fusione di monete e medaglie, permette di avere un’idea delle problematiche tecniche con cui dovettero confrontarsi i modellisti e gli incisori di quel tempo.
La tipologia dell’Italia su quadriga testimonia anche la passione numismatica di Vittorio Emanuele il quale, formatosi sulle monete dell’antichità classica e del Rinascimento, fin dal momento della sua ascesa al trono cercò di superare il modello ormai consolidato del regnante con la testa di profilo nel diritto e lo stemma coronato dei Savoia al rovescio, non senza contrasti con l’anziano incisore capo della Zecca Filippo Speranza. L’effige del re venne ripresa anche sui francobolli dal ritrattista reale Francesco Paolo Michetti.
La conclusione invece cerca di fare il punto della situazione sulla coniazione dello scudo “Quadriga” e sull’effettivo ruolo di moneta; dati alla mano infatti, emergono informazioni discordanti che lasciano ancora molti interrogativi. Interessanti davvero le osservazioni degli autori riguardo alla presunta rarità della moneta da 5 lire del 1914 di cui si è sempre fatto notare la contraddizione di una relativa rarità a fronte di una tiratura dichiarata (ma non da fonti eocene, notano gli autori) di oltre 270.000 esemplari!
È, infine, questo un libro davvero bello anche dal punto di vista grafico, degna cornice di altrettanto belle monete che sono andate ad arricchire le nostre collezioni.
DAVIDE CALANDRA. I SEGRETI DELLA QUADRIGA
a cura di Andrea Dalla Valle e Alessio Sena
2024
pp. 90, 30 x 30 cm
Cartonato, illustrato a colori
euro 89,00
Per info e prenotazioni:
Whatsapp:+39 3284886316
Messenger: Alessio Perito Sena
Email: alessiosena@senacoins.com