Quali sono i volumi di moneta emessi nell’antichità? Di quanti pezzi si componevano le emissioni monetali greche? Quali erano le rese dei conii? A tutte queste domande gli studiosi hanno tentato di dare delle risposte ricorrendo a stime presuntive basate su calcoli statistici, non verificabili in alcun modo.
Elementi decisivi per la soluzione di tutti questi interrogativi sono stati individuati, incredibilmente, da Federico De Luca sulle monete stesse e più precisamente nei monogrammi riportati su di esse. De Luca si è interrogato per anni sul significato di queste sigle non ritenendo soddisfacente la spiegazione corrente secondo cui possa trattarsi dei monogrammi dei magistrati monetali. Ha cominciato a raccogliere e catalogare migliaia di immagini di monete vendute in Internet in giro per il mondo e immagini di monete provenienti da pubblicazioni specialistiche e ha ricostruito, in maniera quanto più completa possibile, intere emissioni di varie monetazioni greche. Successivamente ha studiato la sequenza dei monogrammi riportati sulle monete appartenenti con certezza ad una stessa emissione, arrivando alla conclusione che essi non sono composti di lettere ma di numeri, espressi in greco con le stesse lettere dell’alfabeto. De Luca ha così scoperto che con tali cifre veniva indicato il taglio delle emissioni, il numero di pezzi coniati all’interno di ciascuna di esse. Queste cifre, congegnate in maniera sempre diversa da emissione a emissione, venivano riportate nello spazio angusto della moneta perché servivano a portare il conto dei pezzi via via coniati e a distinguere varie emissioni di monete tutte perfettamente uguali tra di loro.
Emerge, allora, che sotto Alessandro il Grande le emissioni di tetradrammi erano composte da 750.000 a 875.000 pezzi mentre le emissioni di stateri d’oro erano di 500.000 pezzi; a Velia e nel resto della Magna Grecia il taglio preferenziale delle emissioni di didrammi era di 500.000 pezzi mentre ad Atene, nel II-I secolo a.C., le emissioni di tetradrammi oscillavano dai 275.000 ai 480.000 pezzi e nel remoto regno ellenistico di Battria ogni emissione di tetradrammi contava ben 1.125.000 pezzi.
De Luca presenta il risultato di queste sue ricerche nel volume I numeri svelati. Alla scoperta delle notazioni numeriche riportate sulle monete greche (Editrice Diana) in cui coglie il significato di monogrammi a volte complicatissimi che sembrano sfidarci a comprenderli come in un avvincente gioco enigmistico.
Per Maria Caccamo Caltabiano, autrice della prefazione al libro, l’ipotesi che i monogrammi riportati sulle monete greche siano dei numeri indicanti il taglio dell’emissione «appare assai suggestiva e interessante anche perché è indubbio che fosse necessario tenere il conto, e quindi “controllare” il numero delle monete emesse. L’esigenza era profondamente sentita nell’antichità, come testimonia l’accordo tra Focea e Mitilene della fine del V sec. a.C. Il trattato, che prevedeva che le due città emettessero ad anni alterni monete che godessero di libera circolazione in entrambe, comminava la pena di morte al magistrato che si fosse reso reo di non rispettare il peso e la lega del metallo impiegato per le coniazioni».
De Luca, poi, ci fa indossare i panni dell’archeologo e ci porta negli scavi dell’antica città di Velia dove trova conferme della sua teoria. In questi scavi, infatti, sono visibili dei monogrammi bollati su alcuni mattoni di terracotta o incisi sui blocchi di pietra con cui sono state realizzate le mura cittadine che sono estremamente somiglianti a quelli riscontrati sulle monete: anche in questo caso servivano a conteggiare meglio oggetti del tutto simili fra loro.
Indagando le monete greche come non era mai stato fatto prima e scoprendovi numeri alti genialmente sintetizzati, cifre congegnate in modi sempre diversi e insospettate progressioni numeriche, il libro I numeri svelati. Alla scoperta delle notazioni numeriche riportate sulle monete greche appare certamente destinato ad accrescere non solo le nostre conoscenze numismatiche ma anche quelle relative alla matematica dei Greci e ai volumi di moneta emessi nell’antichità.
Federico De Luca
I NUMERI SVELATI
Alla scoperta delle notazioni numeriche riportate sulle monete greche
Editrice Diana 2015
pp. 202
25 euro