Dal 21 al 23 settembre: sono ben tre i giorni d’asta a Vienna durante i quali Rauch proporrà in vendita oltre 2.200 lotti spaziando per tutti i campi collezionistici. Si parte ovviamente con le monete antiche, per passare alle monete e medaglie medievali e moderne e arrivare alle medaglie. Ci sono monete per tutte le tasche ma ogni esemplare èselezionato per rarità o qualità.
Corposissima, come al solito, la parte relativa alla monetazione antica. Per cominciare ci sono tante monete celtiche e greche. Tra queste ultime vogliamo segnalare un superbo tetradramma di Siracusa datato tra il 474 e il 450 a.C. (lotto 34). Al diritto si trova la biga andante a destra e al rovescio la testa di Aretusa in cerchio di delfini. Di bellissimo stile, questo esemplare spicca soprattutto per una qualità che ben raramente si incontra per una moneta d’argento di questo periodo.
Bellissimi pezzi ci sono anche nella sezione romana. Tra aurei, denari e sesterzi non c’è che l’imbarazzo della scelta. Segnaliamo subito un aureo con i ritratti di Marco Antonio e del giovane Antonio (lotto 308). Si tratta di una moneta di grande rarità probabilmente battuta in Siria e comunque in Oriente verso il 34 a.C. primo del fatidico scontro di Azio.
Un altro bellissimo aureo è quello di Claudio con al rovescio l’ingresso di quello che è ritenuto essere l’accampamento dei pretoriani (lotto 343).
- Lotto 34
- Lotto 308
- Lotto 343
- Lotto 359
- Lotto 414
- Lotto 466
- Lotto 654
- Lotto 660
- Lotto 677
Molto interessante è sicuramente di grande rarità è poi l’aureo di Otone il cui regno, come noto, durò pochi mesi (lotto 359). Otone si suicidò dopo che il suo 359 esercito era stato sconfitto dalle truppe di Vitellio che scendevano dalla Germania verso Roma.
Di grande interesse c’è poi un bel medaglione di Antonino Pio (lotto 414) stimato 22.000 euro. Oltre che un bellissimo ritratto dell’imperatore, la moneta si distingue per un raffinato rovescio in cui Apollo procede verso destra tenendo in mano la lira. Questo medaglione manca nel testo di riferimento, quello di Gnecchi, per cui il suo interesse è ancora maggiore.
Ricordiamo poi un eccezionale aureo di Commodo databile con precisione al 175 d.C. avendo al rovescio la rappresentazione della liberalità con cui l’imperatore seduto su palco riceve un cittadino per l’elargizione (lotto 466). È stimato 22.000 euro.
Passando poi al tardo impero segnaliamo ancora aurei: ben quattro di Diocleziano con rari rovesci (lotti 635-638) ed uno, davvero superbo di Massimino II Daia (lotto 654) con al rovescio l’imperatore stesso l’imperatore stante con globo e scettro. Coniato a Siscia, questo aureo proviene dalla celebre collezione Trau. Insieme a questo aureo, il collezionista attento alle prestigiose provenienze ne potrà trovare diversi altri da questa grande collezione venduta in Vienna nel 1935.
Ricordiamo ancora un aureo battuto a Serdica a nome di Licinio I in superba conservazione e stimato 12.000 euro (lotto 660).
Per ultimo, tra le monete antiche ricordiamo un solido di Costanzo II per Antiochia in cui al rovescio è rappresentato l’imperatore a cavallo mentre viene ricevuto dalla rappresentazione della città genuflessa (lotto 677). Anche questo esemplare viene dalla collezione Trau. È stato stimato 7.500 euro.
Passiamo ora direttamente alla sezione italiana ricca di oltre duecento lotti, molti dei quali davvero particolarmente interessanti per coloro che sono interessati alla monetazione medievale. Cominciamo subito con una bella raccolta di monete di Aquileia che va dalle prime emissioni per arrivare fino al Quattrocento che ben si abbina poi con monete di Gorizia, Treviso, Trento, Trieste nonchè il denaro di Latisana che ben raramente viene offerto in vendita pubblica (lotto 1363, proposto con base a 4.000 euro).
- Lotto 1313
- Lotto 1360
- Lotto 1363
- Lotto 1373
- Lotto 1384
- Lotto 1400
- Lotto 1501
- Lotto 1503
- Lotto 2151
- Lotto 2156
Rimaniamo in pieno Medioevo ricordando poi un bel grosso di Como (lotto 1313), il rarissimo tirolino di Incisa (lotto 1360, proposto con stima di 3.000 euro) e l’ancora più raro imperiale piccolo di Ivrea (lotto 1362, proposto con stima di 1.400 euro). Tre le monete medievali di Mantova attribuite a Luigi Gonzaga: si tratta di tirolini con l’aquila al diritto e la croce al rovescio (lotti 1373-1375). Ben dieci invece sono gli aquilini di Padova, tutti con varianti tra loro e particolarmente ben conservati (lotti 1384-1393), che sono accompagnati da quelli di Verona (lotti 1501-1502) e Vicenza (lotti 1503-1505). Gli appassionati del settore avranno da studiare poi i lotti 1397-1400, cioè tirolini e aquilini di zecche piemontesi davvero rare come Acqui, Crevacuore e Rivara.
I collezionisti toscani avranno da scegliere in una lunga serie di francesconi fiorentini in particolare di Pietro Leopoldo.
Da ultimo ricordiamo, nella sezione delle medaglie due produzioni in oro papali: la medaglia A. IV di Alessandro VII (lotto 2151, stimata 5.000 euro) e quella di Pio IX dell’A. XV (lotto 2156, stimata 5.000 euro).
L’asta è disponibile intereamente online nel sito www.hdrauch.com.