Il primo libro di Giuseppe Carucci, dedicato alle monete russe durante il periodo zarista, ci ha introdotto alla storia e alle particolarità di quegli anni, guidati dalle coniazioni di monete, medaglie e dalle emissioni di banconote come leitmotiv e principale forza trainante della narrazione.
In La Russia dei Soviet. Storia & Monete, Carucci prosegue nell’indagine e nell’approfondimento della storia russa e della sua monetazione partendo dagli ultimi anni di regno di Nicola II. Le vicissitudini economiche che la partecipazione dell’Impero russo alla Prima guerra mondiale causò al popolo russo, mobilitarono il tessuto sociale, facendo germogliare un malcontento che raggiunse il suo apice con la cosiddetta Rivoluzione di Febbraio. Le principali conseguenze di questi eventi furono il crollo della monarchia dei Romanov e la doppia presa di potere da parte del Governo provvisorio, espressione della media borghesia, e del Soviet di Pietrogrado, di ispirazione popolare. Questa doppia autorità, mai pienamente condivisa, portò alla Rivoluzione d’Ottobre con il prevalere dei Soviet, il che condusse a sua volta a quattro anni di guerra civile fino alla formazione dell’URSS.
Alla fine degli anni ’10 del Novecento e all’inizio degli anni ’20 in Russia non esisteva una moneta centralizzata. Il compito di emettere moneta era affidato alle città, alle cooperative e addirittura alle fabbriche. Tutto ciò iniziò a cambiare quando il governo della Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa riaprì la zecca di Pietrogrado. Furono coniate monete di rame e d’argento, queste ultime furono messe in circolazione nel 1924, quando il potere era già in mano alla neonata URSS, che si occupò anche del conio dell’unica moneta d’oro dell’era sovietica, il cervonetz, coniato per la prima volta nel 1923.
L’iconografia delle monete sovietiche nei primi anni consisteva in simboli e rappresentazioni degli ideali del nuovo stato sovietico che la utilizzava – come ha sempre fatto ogni governo fino ad oggi – come un efficace metodo di propaganda capace di raggiungere tutto il popolo in ogni luogo. Nel tempo, sulle monete sono stati aggiunti nuovi personaggi e temi, ma sempre con lo stesso scopo di
trasmettere i valori, le idee e ricordare gli eventi alla base del modello sovietico. Lenin e le missioni spaziali sono iconografie ricorrenti sulle monete dopo il 1960. Lo stesso si è verificato anche nella coniazione di medaglie, le cui incisioni e rappresentazioni affiancavano e rafforzavano le immagini diffuse dalle monete.
Con le difficoltà socio-economiche che seguirono le rivoluzioni arrivò anche il problema della mancanza di moneta e banconota circolante. Nel novembre 1917, nonostante fossero state applicate varie limitazioni al prelievo di denaro, le banche chiusero per mancanza di liquidità. Di fronte a questo problema si decise di stampare obbligazioni per risparmiare tempo fino a quando la situazione non si fosse regolarizzata. Questi buoni avevano la particolarità di non riportare alcun simbolo zarista né sovietico.
Situazioni come quelle sopra menzionate sono spiegate approfonditamente da Giuseppe Carucci in questo libro. Le vicende dei territori sovietici, afflitti sempre da un gran numero di problemi di natura sia economica, come l’inflazione, che sociale, quali guerre e tensioni interne, resero molto interessante la monetazione dell’epoca e l’autore si occupa di sviluppare ogni punto con grande efficacia e chiarezza.
L’intero lavoro è accompagnato da immagini che illustrano in dettaglio gli argomenti affrontati e offrono al lettore un’eccellente opportunità per conoscere la numismatica sovietica.
La Russia dei Soviet. Storia & Monete è un’opera realizzata con grande cura, estremamente utile per tutti coloro che sono interessati a un settore della numismatica che attualmente sta attirando molta attenzione in ogni parte del mondo.
Giuseppe Carucci
La Russia dei Soviet. Storia & Monete
Artebaria Edizioni, 2022, 25×33 cm, pp. 160
Info: pinocarucci@libero.it
tel. 338 7003449