Monete e banconote in euro
Copertina azzurra con scritte blu. Questo è l’aspetto con cui si presenta la decima edizione del catalogo delle monete e banconote in euro edito dal noto professionista numismatico Fabio Gigante.
Anno dopo anno il catalogo ha visto aumentare, in modo significativo, il numero delle pagine. Rispetto alla prima edizione, mandata in stampa nel 2003, le pagine sono diventate 348 – erano 200 all’inizio. Nella prefazione, Gigante ribadisce che la collezione degli euro è, senza dubbio, la collezione europea del futuro e, con l’ingresso di nuovi paesi, sarà destinata ad ampliarsi sempre di più. A questo proposito ricordo che la Lettonia (membro dell’Unione europea dal 1 maggio 2004) ha ufficialmente presentato la richiesta di entrare nell’Eurozona dal 1 gennaio 2014. Anche il principato di Andorra, situato nei Pirenei orientali tra Francia e Spagna, a partire dal primo gennaio 2014, comincerà ad emettere proprie monete in euro che inizialmente saranno distribuite nelle confezioni Starter kit. Questo farà aumentare il numero degli Stati che hanno adottato la moneta unica. Attualmente sono venti, 17 sono membri dell’Unione europea mentre il Principato di Monaco, la Repubblica di San Marino e lo Stato della Città del Vaticano, pur non facendo parte dell’Unione, hanno sottoscritto trattati e possono emettere monete in euro.
Il catalogo inizia con la spiegazione dei criteri adottati per la scelta delle valutazioni riportate, segue un elementare glossario di numismatica. Il primo capitolo si apre con una pratica introduzione al collezionismo e alla storia dell’euro. Si parte da una succinta cronologia del cammino che ha portato all’integrazione europea, si prosegue con numerose notizie che riguardano i paesi partecipanti, la nascita dell’euro, le regole che fissano l’ingresso nell’area euro, la progettazione delle banconote, la progettazione delle monete, la composizione delle leghe utilizzate, le caratteristiche tecniche ed altro ancora.
Il secondo capitolo si occupa invece delle monete in euro di circolazione, aventi cioè valore legale in tutti i paesi aderenti all’unione monetaria europea. All’inizio sono fornite le descrizioni delle tipologie della parte comune (rovescio). Vengono poi proposte tabelle riassuntive delle sigle e dei simboli vari presenti sui tondelli, i marchi che identificano la zecca di produzione, le sigle degli autori dei disegni, dei modelli e delle incisioni. Fa seguito il repertorio dei pezzi con indicazione del soggetto dell’emissione, l’anno di emissione, la zecca di produzione, il numero dei pezzi coniati, il grado di rarità, l’indicazione della valutazione in conservazione FDC/BU e Proof. Sono inoltre fornite la descrizione del dritto e del contorno, il peso, il diametro e l’indicazione del metallo o della lega utilizzata. Prima vengono descritte le monete da 2 euro commemorative di circolazione ordinate per anno (le prime emissioni risalgono al 2004) e per nazione catalogate in base al codice ISO del paese. In questo modo, ad esempio, la Germania (codice DE) precede la Finlandia (codice FI) oppure la Spagna (codice ES) precede la Francia (codice FR). Il repertorio prosegue con le monete ordinarie di circolazione illustrate per nazione, elencate per anno di produzione, ordinate, come consuetudine numismatica, secondo una scala decrescente. Ricordo che alcune nazioni hanno datato le loro monete utilizzando l’anno di produzione, quindi si trovano pezzi con data 1999 come, ad esempio, per il Belgio, la Spagna, la Finlandia, la Francia. Sono anche fornite valutazioni degli Starter Kits con l’indicazione del valore nominale, del numero dei pezzi presenti nella confezione e della tiratura. Infine sono inserite utili tabelle riepilogative delle monete di circolazione e dei pezzi da 2 euro commemorativi.
Nella terza parte è presentata una selezione delle serie divisionali ufficiali emesse dalle varie zecche. L’autore, nella preparazione del catalogo, ha deciso di elencare le serie divisionali, emesse in un determinato anno da una certa zecca, contenenti solamente monete destinate alla circolazione. Molte zecche, in realtà, inseriscono nelle serie divisionali anche monete commemorative, medaglie, oppure emettono nello stesso anno più serie che si differenziano o per la confezione (disegno, numero pezzi, colorazione, ecc.) e/o per il tipo di medaglia o di gadget vari allegati. Viene inoltre spiegato il criterio di selezione che l’autore ha adottato nella scelta delle serie divisionali ufficiali proposte nel catalogo. Ovviamente la selezione è stata effettuata solo nei casi in cui esistono, per una determinata nazione, più confezioni emesse nello stesso anno dalla medesima zecca. Per quanto attiene l’Italia, San Marino e il Vaticano sono, invece, prese in considerazione anche le serie divisionali ufficiali che contengono pezzi commemorativi in quanto queste monete hanno valore legale nel nostro paese. Le serie sono catalogate per nazione e per anno di emissione. Per tutte le serie sono indicati i nominali presenti, eventuali note esplicative, la tiratura, la quotazione in FDC/BU e Proof, l’immagine a colori della confezione.
Nel quarto capitolo sono invece illustrate le monete commemorative in euro emesse per i collezionisti ed aventi valore legale in Italia, San Marino e Vaticano. L’editore Gigante, fedele alla scelta editoriale iniziale, illustra solamente monete commemorative aventi valore legale esclusivamente nel nostro paese. Le stesse sono classificate, indipendentemente dal valore nominale o dal metallo utilizzato per la coniazione, in ordine di emissione e raccolte per Stato. Il repertorio dei pezzi comprende le indicazioni del valore nominale e delle caratteristiche (titolo, metallo utilizzato, diametro, peso), oltre alle informazioni sul soggetto dell’emissione, la data di emissione, la zecca e il marchio, la tiratura, il grado di rarità, il tipo FDC o Proof, l’indicazione della valutazione. Sono anche fornite la descrizione del dritto, del rovescio e l’immagine a colori della confezione di vendita. Anche in questo caso alla fine si trova un utile schema riepilogativo delle monete commemorative emesse in oro e in argento.
Infine, nel quinto capitolo, sono illustrate le tipologie, senza valutazioni di mercato, delle banconote in euro aventi valore legale in tutti i paesi aderenti all’Unione monetaria. Oltre alle caratteristiche delle singole banconote, sono brevemente illustrati gli elementi di sicurezza, gli elementi grafici, le lettere identificative dei Paesi che, tramite la propria Banca centrale, hanno emesso il pezzo, le lettere identificative dell’Officina di stampa e succinte indicazioni su come riconoscere le banconote autentiche.
Il catalogo non prende in considerazione gli errori di conio, i pezzi con l’asse del dritto e del rovescio spostato, oppure i pezzi che presentano varianti dovute a effetti meccanici della coniazione, l’orientamento della scrittura sul contorno dei pezzi da 2 euro. Sono invece catalogate, e quindi valutate, le varianti di conio quando i cambiamenti sono dovuti a modifiche effettuate ad opera dell’incisore per cambiare in alcune caratteristiche il primo tipo emesso.
Per quanto riguarda le quotazioni, sempre sostenute quelle delle divisionali di Monaco, ad esempio la millesimata 2009, prodotta in 8.000 esemplari, è valutata 700 €, mentre la divisionale del Vaticano 2002 (8 valori FDC, 65.000 confezioni) è stimata 735 €. La prima moneta d’oro vaticana da 100 euro emessa, in soli 960 esemplari nel 2008, per commemorare la Cappella Sistina, con la famosa scena della Creazione di Adamo di Michelangelo è stimata 5.400 €, mentre il pezzo da 200 euro d’oro 2012 (Le Virtù Teologali: la Fede, 499 esemplari) è valutato 4.850 €. Ed ancora la moneta da 2 euro 2004 commemorativa della Finlandia (941.000 esemplari) è quotata 70 €, il pezzo da 2 euro 2005 in confezione blister (85.000 serie) 270 €, la confezione con la moneta da 2 euro 2007 (20.000 serie) emessa per commemorare il 25° della morte della principessa Grace è stimata ben 1.800 €, mentre la confezione Starter Kits del Vaticano 800 €, e questi non sono che pochi esempi.
Particolarmente curata e accattivante la veste grafica; tutte le monete sono riprodotte a colori nelle dimensioni originali. In ultima analisi, un catalogo/prezziario valido e ben costruito, di facile consultazione, pieno di informazioni e dati che sicuramente accontenterà i collezionisti delle euro-monete ma che, a mio avviso, non può non interessare tutti gli appassionati di monete.
Fabio Gigante
GIGANTE 2013 EUROCOINS – Monete e banconote in euro
Gigante editore
Varese 2013
348 pp.
15,50 euro
15 x 21 cm