Monaco merita sempre una visita, in modo particolare a fine novembre. A Monaco, infatti, il 30 novembre, un giorno prima della Grande Bourse, la fiera internazionale numismatica monegasca, all’Hotel Fairmont, si terrà la prossima asta di Éditions Victor Gadoury. Saranno 875 i lotti messi all’incanto, con rarità di ogni epoca provenienti da ogni parte del mondo. Anche per coloro che non potranno essere personalmente presenti Gadoury offrirà la possibilità di partecipare live da casa: sarà sufficiente registrarsi per tempo.
L’asta aprirà con magnifici pezzi appartenenti all’epoca antica, aurei e bronzi romani con patina intatta, come si può ammirare già dal catalogo. La gamma di offerte sarà alla portata di ogni collezionista.
A coloro che amano le monete rare di epoca altomedievale è dedicata la sezione di monete barbariche. Da ricordare, per la loro particolarità e rarità, alcune monete merovingie tra le quali il tremisse di Gundobad, il quale, in veste di patrizio romano e re di Burgundia, fu una figura chiave nella caduta dell’Impero romano d’Occidente, e il tremisse di Desiderio, l’ultimo re longobardo il quale, sconfitto da Carlomagno, fu da costui confinato in un monastero.
Seguiranno le monete monegasche, ambito nel quale Gadoury ha l’abitudine di presentare grandi rarità. Il pezzo più rilevante di questa sezione è lo scudo di Antonio I del 1707, principe che fu il favorito del re Luigi XIV, prima che venisse esiliato nel suo principato a causa di problemi finanziari. Lo scudo in questione è stimato 30.000 euro.
La sezione di monete estere è molto ricca, con coniazioni che vanno dall’America allo Yemen. La moneta che attirerà maggiormente l’interesse sarà di certo la sterlina di Giorgio V del 1924 battuta in Sud Africa. Ne furono battuti soltanto 3.184 esemplari e quello messo in asta da Gadoury è il solo che sia stato valutato MS 66 dalla americana PCGS.
Dopo una ricca sezione di monete in oro francesi di epoca medievale, tra quelle di provenienza italiana risalterà in special modo una collezione di coniazioni genovesi con esemplari eccezionali per qualità e rarità.
Secondo gli storici e, forse, anche i numismatici, Genova è stata piuttosto oscurata dalla sua eterna rivale, Venezia, anche se fu probabilmente la Repubblica che ebbe maggior peso economico in Europa. La sua crescita ebbe inizio quando prese parte alle crociate tanto che, nel 1139, re Corrado III concesse alla città il privilegio di battere moneta. L’importanza della città crebbe grazie al denaro dato in prestito a quelle città commerciali che più tardi assicurarono i rapporti tra la Spagna e le sue colonie e la casa d’Asburgo, così che lo storico Fernand Braudel definì il periodo tra 1557 e 1667, l’“età dei genovesi”.
I 300 lotti di monete di Genova che Gadoury presenta comprendono le più belle coniazioni dall’apertura della zecca fino all’annessione della città nella Repubblica ligure con la conquista di Napoleone. Per citarne solamente alcune, particolarmente pregiate, si può iniziare dal raro genovino coniato durante il governo guelfo tra il 1318 e il 1333 (SPL, stimato 5.000 euro); un altrettanto raro genovino emesso sotto il governo ghibellino della città tra il 1334 e il 1336 (SPL, stimato 6.000 euro); un genovino del doge Barnaba di Goano, che detenne il governo per pochi mesi (SPL, stimato 10.000 euro); un ducato risalente al breve regno degli otto Capitani di libertà dal 1442 al 1443 (MB/SPL, stimato 10.000 euro); un ducato di Luigi XII, re di Francia e Signore di Genova (BB/ SPL, stimato 7.000 euro) e uno scudo d’oro del sole del suo successore Francesco I (SPL/FDC, stimato 7.000 euro). Saranno messe in asta anche numerose monete in argento (con stime alla portata di tutti) e i lotti sono stati assemblati con particolare attenzione per suscitare l’interesse di tutti i collezionisti di monete genovesi.
Non terminano qui i pezzi pregiati della numismatica italiana. Con circa 60 lotti, Napoli e la Sicilia sono ben rappresentate. Le monete più interessanti di questa sezione sono il ducato coniato nel 1503-1504 a Napoli sotto il governo dei re cattolici Ferdinando I e Isabella (SPL, stimato 8.000 euro), e il ducatone del secondo tipo battuto per Carlo Emanuele I nel 1588 in Torino (SPL, stimato 8.000 euro).
Ventitre sono i lotti tra le monete e le medaglie russe che vanno da Pietro il Grande all’Unione Sovietica e che attrarranno di certo l’interesse dei collezionisti, così come la vasta serie di monete in oro e di frazioni statunitensi in perfetto stato di conservazione.
Merita attenzione, inoltre, un piccolo gruppo di monete coniate durante l’amministrazione americana delle Filippine tra 1935 e 1946, tutte sigillate da PCGS.
Qualunque sia l’ambito di interesse, ogni collezionista può trovare ciò che cerca sul catalogo Gadoury, visibile anche su internet agli indirizzi:
• Catalogo d’asta – Sito Gadoury
• Catalogo d’asta – Bid Inside
• Catalogo d’asta – Sixbid
• Asta Live – Coretech
In alternativa, è possibile richederlo presso Éditions Victor Gadoury, 57, rue Grimaldi, 98000, Monaco; telefono: +377 93251296; fax: +377 93501339; e-mail: contact@gadoury.com.