Sembra proprio che negli ultimi anni il collezionismo di prove, progetti, saggi e di tutto quello che riguarda la moneta non destinata alla circolazione vera e propria stia godendo il favore del pubblico. Lo dimostrano non solo i consistenti realizzi nelle aste di tutto il mondo ma anche il diffondersi di pubblicazioni specifiche sull’argomento.
Del resto, che questo campo della numismatica abbia un fascino del tutto particolare è innegabile. Prima che la moneta finisca nei cassetti dei commercianti o nelle tasche dei clienti c’è tutto un lavoro preparatorio che nel dettaglio ben pochi conoscono. All’interno delle zecche vi sono artisti, incisori e tecnici che studiano, propongono, progettano e realizzano le nuove monete. In questa fase della produzione si può trovare veramente di tutto: dal semplice tondello senza alcuna impronta alla moneta definitiva con la semplice parola PROVA inserita da qualche parte, dalla semplice impronta del soggetto alla coniazione su metalli diversi da quello che caratterizzerà la moneta definitiva. In mezzo a questi estremi, ci sono decine e decine di altre tipologie, tutte divenute ormai oggetti da collezione.
Queste tipologie, come si è appena detto, stanno riscuotendo un successo commerciale notevole. Un tempo abbastanza trascurate, tanto che una moneta “prova” valeva poco di più di una moneta “normale”, ora la domanda collezionistica è molto forte con prezzi sensibilmente in rialzo, considerando che la gran parte di queste monete (chiamiamole così, per comodità) è stata prodotta in pochi esemplari e che il collezionismo è diffuso in tutto il mondo e non solo nei paesi di provenienza. Ciò considerato, sono molto utili i cataloghi che le classificano e le censiscono tentando anche di indicarne un valore di riferimento commerciale.
Per l’area francese segnaliamo questo imponente lavoro pubblicato dalla Éditions Gadoury che si apre con le prefazioni, tra gli altri, di Francesco Pastrone, l’editore, e di Pierre Rodier, incisore onorario della zecca francese.
Questo libro riguarda la produzione di prove, progetti, saggi e piéfort in Francia nel corso del Novecento. Se paragoniamo le oltre 600 pagine di questo libro con le poche decine dedicate dal Pagani a questo tipo di produzione, nello stesso periodo nel nostro Paese, abbiamo un’idea di quanto diversa sia la considerazione che ne hanno oltralpe e quanto diversa sia la gestione della zecca e della moneta. Si pensi, ad esempio, di quanto sia diffuso ancora oggi in Francia il piéfort, cioè la produzione di una moneta identica in tutto e per tutto alla moneta “normale”ma con peso doppio.
Al contrario della zecca di Roma, quella parigina ha sfornato in continuazione monete diverse. Scopriamo, solo per fare qualche esempio, che del 10 franchi 1985 dedicato a Victor Hugo esistono: una prova di controllo di diritto e rovescio, una prova con la scritta ESSAI in cupro-nickel-alluminio (tiratura di ben 1.700 esemplari), un piéfort di peso doppio nello stesso metallo (tiratura di 148 esemplari), un altro piéfort da 22,8 grammi in argento (tiratura di 79 esemplari), un altro in oro da 38,9 grammi (tiratura di 18 esemplari), un altro in platino da 46,9 grammi (tiratura di 9 esemplari). Tutta la serie si trova anche per le altre produzioni del periodo. Inoltre, i piéfort si possono trovare anche insieme in appositi astucci che sono qui censiti e prezzati.
Un altro significativo esempio è la moltiplicazione, tra prove e progetti, del 20 franchi cosiddetto Turin e coniato tra la fine degli anni Venti e gli anni Trenta: questo catalogo ne descrive ben 16 tipologie diverse (il catalogo ha un agile sistema di numerazione differenziato per tipo per cui è facile individuare le diverse varietà del medesimo tipo).
Ancora: il 20 centesimi tipo Marianna fu coniato nel 1962, nel 1968 e dal 1972 al 1985 e poi di nuovo nel 1990 come piéfort in oro a 17,5 grammi.
Tutto ciò considerato, è ovvio che un catalogo del genere sia estremamente utile. Il testo, infatti, è estremamente ricco e dettagliato. Ogni pezzo presentato è illustrato a colori (e immaginiamo quanto sia stato impegnativo rintracciare tutto questo genere di materiale), commentato e prezzato secondo quattro gradi di conservazione (anche se spesso ci si limita solo al fior di conio e/o allo splendido, tipo francese).
Una introduzione riguardante la tecnica di produzione delle monete completa questo volume.
Si tratta essenzialmente di un catalogo per collezionisti specializzati ma il suo interesse travalica sicuramente i confini francesi per indirizzarsi verso tutti coloro che vogliono conoscere questa produzione, molto particolare, della Francia. Anche solo per soddisfare qualche curiosità, questo libro ne vale veramente la pena. Se non altro si conoscerà un mercato numismatico del tutto diverso da quello nostrano, un mercato dove sono normali tirature anche di sole poche decine di esemplari.
M. Taillard, M. Arnaud
ESSAIS MONÉTAIRES & PIÉFORTS FRANÇAIS (1870-2001)
Éditions Victor Gadoury
Monaco 2014
pp. 638
15 x 21 cm
49 euro
Info: www.gadoury.com
contact@gadoury.com
Tel.: 00 377 93251296