di Roberto Costanzo
DUE MONETE NAPOLETANE DA MEZZO DUCATO CHE PRESENTANO VARIANTI NELLE LEGENDE.
La recente asta Nomisma (asta 12 e-live) ha offerto due pezzi napoletani da mezzo ducato di Filippo II (1554-1598), entrambi coniati nel 1575 ma differenti l’uno dell’altro.
Il primo (lotto 2458) reca al dritto la data scritta in maniera “retrograda”, preceduta dalla nota sigla “vp” (vp è leggibile, invece, da sinistra a destra). Inoltre, al rovescio, lo scudo ha la foggia “a mandorla” o “a cuore”, propria – dato interessante – dei rarissimi pezzi da mezzo ducato 1573 (PR 16) e 1571 (PR 23).
L’altro esemplare (lotto 2459) al dritto reca la data 1575 nel senso della lettura, seguita da vp. Al rovescio lo scudo ha una forma ovale.
Questi pezzi non sono rari e la loro relativa abbondanza forse ha condizionato una distratta lettura delle varianti; di fatto non escludiamo che questi pezzi siano già comparsi sui cataloghi ma non siano stati notati. Comunque è un esempio di come la numismatica sia sempre interessante anche al di là del valore venale.
Nel caso specifico, rilievi di tal genere possono portare a maggiori indagini sull’uso intercambiabile dei conii (del rovescio nel nostro caso) e sul modo (partendo dal basso o dall’alto) di scrivere le leggende.