Oggi seguire tutte le emissioni in euro è praticamente impossibile tanti sono i paesi emittenti e tanti i valori prodotti sia per la normale circolazione sia per i collezionisti. Nel corso del tempo però si è sempre più affermato il collezionismo in particolare di un solo valore, quello da 2 euro.
Questo valore ha diversi vantaggi: è comune a tutti gli stati, ha un valore facciale modesto, è attraente per essere bicolore e per avere un modulo abbastanza grande. Soprattutto, è stato utilizzato, pur mantenendo sempre inalterato il diritto con il valore e la cartina dell’Europa, per emissioni commemorative, quindi ve ne sono di molte tipologie e la sua produzione continuerà in futuro. Per la precisione, fu nel 2004 che la Grecia emise il primo pezzo commemorativo da 2 euro. L’occasione era data dai giochi olimpici organizzati appunto ad Atene. Dal 2004 è stato un crescendo per quantità e varietà e praticamente ogni stato ha fornito il suo valido contributo dando vita, come si è detto, ad una collezione aperta, interessante, bella e, cosa affatto non trascurabile, poco impegnativa dal punto di vista economico.
Ai collezionisti di monete da 2 euro sarà molto utile questo manuale, pratico ed economico, che li elenca e quota tutti. Con la introduzione sul tema dell’euro e le problematiche inerenti la produzione di nuove emissioni da parte degli stati aderenti, questo catalogo rappresenta anche una piacevole e interessante lettura per tutti. Un esempio è la scelta inerente le nuove emissioni: nel 2013 San Marino voleva dedicare una moneta da 2 euro al presidente USA John Fitzgerald Kennedy nel cinquantesimo della sua morte, tuttavia l’apposita commissione europea decise che non si poteva fare perché il presidente USA non era… un tema europeo! San Marino allora coniò una moneta da 5 euro in argento, valore sul quale la commissione non ha diritto di veto. Nel 2015 il Belgio volle ricordare la battaglia di Waterloo ma ricevette un netto rifiuto dalla Francia. La stessa Francia si vide rifiutata dall’Italia la proposta di una moneta da 2 euro per la battaglia di Marignano.
Per la produzione di queste monete ci sono anche limiti quantitativi: le regole dicono che, in uno stato qualsiasi, il numero di pezzi da 2 euro commemorativi messi in circolazione ogni anno non può superare lo 0,1% del numero totale di monete da 2 euro messe in circolazione da tutti i membri della zona euro. Questo limite può essere eccezionalmente innalzato al 2% se la moneta commemora un evento molto importante e degno di nota.
Non tutti sanno, poi, che il bordo delle monete da 2 euro, sia commemorative che ordinarie, presenta scritte o simboli diversi a seconda della nazione emittente: un pratico specchietto a pagina 10 li elenca tutti.
Veniamo ora a descrivere il catalogo. Bisogna subito dire che l’elenco è fatto non per stato ma per anno di emissione. Il primo anno, come si è detto, fu il 2004 quando furono sei i Paesi emittenti con altrettante produzioni. Nel 2005 salirono entrambe a 8, nel 2006 furono 7 e 7, nel 2007 furono 16 i Paesi emittenti con 20 tipologie. Tanto per evidenziare la diffusione di questo valore, diciamo che nel 2015 i Paesi emittenti arrivarono a 23 con ben 47 tipologie mentre nel 2016 furono rispettivamente 21 e 32. Per ogni moneta emessa si trova, oltra alla raffigurazione del solo rovescio, la scheda tecnica contenente la zecca di produzione col relativo marchio, la tiratura, la versione (se fior di conio o fondo specchio) e le modalità di emissione (ad esempio nella divisionale con altri valori o, come si sta sempre più diffondendo, in apposito folder). Ogni versione è quotata separatamente.
Il successo di questo tipo di collezione è evidente anche dalle elevate quotazioni raggiunte da alcuni pezzi. Una tabella a pagina 8 ne evidenzia alcuni che qui riportiamo a titolo di curiosità. Il pezzo pregiato della serie è senza dubbio il valore emesso nel 2007 dal Principato di Monaco per il 25° anniversario della morte di Grace Kelly, con una tiratura, non proprio bassissima, di 20.001 esemplari, oggi vanta la quotazione record di 1.850 euro. Al secondo posto c’è il Vaticano con il 2 euro del 2005 per la Giornata Mondiale della Gioventù che è arrivato alla quotazione di 320 euro. Segue l’emissione di San Marino del 2004 dedicata a Bartolomeo Borghesi che, a dispetto della non trascurabile tiratura di ben 110.000 esemplari in folder, è quotata 160 euro.
Un pratico elenco finale riassume le monete da 2 euro, questa volta per Paese emittente, e può essere utilizzato come mancolista. Oltre a tutto questo, praticità d’uso e prezzo economico faciliteranno sicuramente la diffusione di questo bel catalogo.
DUEURO COMMEMORATIVI
CATALOGAZIONE E QUOTAZIONE DI TUTTI I 2 EURO COMMEMORATIVI
Edizione 2017/18
Unificato
Milano 2016
pp. 192
8,90 euro
Per info: info@unificato.it – www.unificato.it