Simonluca Perfetto, già autore de La zecca dell’Aquila, opera pubblicata nel 2009, prende in esame una moneta, il denaro tornese, che ebbe grande successo in Abruzzo ed in generale nelle zecche del Regno di Napoli settentrionale. Inizialmente battuto in Francia, il tornese fu poi imitato nelle zecche dell’Oriente Latino, particolarmente in Acaja, da dove, molto svilito in peso e titolo, arrivò in Italia centrale. Per poco più di mezzo secolo, dal 1382 al 1436-1437 ci furono emissioni anche in Abruzzo, soprattutto a Sulmona. Nel 1439 il re Alfonso V d’Aragona concesse a quest’ultima città il privilegio di battere una nuova moneta, i nuovi tornesi prescritti al valore di due denari, probabilmente al tipo di quelli conosciuti per la zecca napoletana. Il progressivo svilimento del vecchio tornese fu determinante per la coniazione del doppio denaro che conservò lo stesso nome dei vecchi tornesi al tipo d’Acaja. Il catalogo illustra, descrive e commenta emissioni per Sulmona a nome di Carlo III di Durazzo (1382-1385) e di Ladislao di Durazzo (1386-1395) e per la semisconosciuta zecca di Tocco per Ladislao di Durazzo.
S. Perfetto
I DENARI TORNESI IN L’ABRUZZO CITERIORE E LA RIFORMA MONETARIA ARAGONESE DEL REAME DI NAPOLI AVVIATA A SULMONA
Gruppo Tip. Editoriale, 2010
64 pp., 17 x 24 cm
13,00 Euro
Per informazioni:
www.simonlucaperfetto.com