Il volume, come chiaramente si legge nel titolo, tratta di un aspetto particolare della monetazione di Giulio Cesare (100-44 a.C.), le monete con il suo ritratto. Cesare grande generale, capostipite della dinastia più famosa, rappresenta senza alcun dubbio uno dei personaggi più noti e mitizzati della storia. Figura straordinaria, primo dittatore perpetuo della repubblica romana e creatore dell’impero romano, anche se non fu imperatore. Potere che consegnò a suo figlio adottivo, il giovane Gaio Cesare Ottaviano, primo Augusto della cronologia di Roma. Moltissimo si è scritto sulla sua vita, i suoi amori, i suoi trionfi e sulle sue monete. Storici, archeologi, numismatici hanno effettuato innumerevoli ricerche e studi, numerosissime sono le pubblicazioni e gli articoli che lo riguardano. Fra tanti argomenti analizzati, un aspetto che sicuramente appassiona, sia i collezionisti che gli studiosi, è la conoscenza delle reali fattezze del volto di Cesare. Qual è la sua raffigurazione più veritiera? Qual è l’esatta cronologia delle monete emesse nel 44 a.C.? Questo libro esamina proprio questi aspetti. Sergio Novajra ha riassunto, analizzato e confrontato quello che gli studiosi hanno scritto al riguardo cercando di trarre, alla fine, le logiche conclusioni soprattutto dal punto di vista numismatico.
Nella prima parte sono illustrati e riassunti, in ordine cronologico, i risultati dei più importanti studiosi che hanno affrontato l’argomento. Partendo da Henry Cohen (1806-1880), passando poi ai contributi di altri studiosi come Cesano Secondina L. E. (1879-1972), Alföldi Andreas (1895-1981), Kraay C. M. (1918-1982), Crawford Michael, l’autore confronta le varie ipotesi di classificazioni avanzate dai vari esperti. I criteri utilizzati per cercare di valutare correttamente la cronologia delle monete coniate nel 44 a.C. riguardano sia i titoli che gli attributi collocati attorno alla testa di Cesare. Ad esempio, i denari di Mettius con DICT QVART (nomina avvenuta circa il 15 aprile 45 a.C. dopo la vittoria di Munda in Spagna) sono stati coniati con Cesare vivente e sono da considerarsi i primi della serie con la sua effige. Mentre la produzione del tondello con DICT PERP (assunto il 14 febbraio) deve essere iniziata prima delle idi di marzo, ma è anche verosimile che essa sia continuata, per un certo tempo, anche dopo. D’altra parte il titolo IMPERATOR, che era stato conferito a Cesare all’inizio del 44 come parte integrante del nome, è poco significativo per attribuire la cronologia delle emissioni, in quanto egli continuava ad essere IMP anche da morto. Inoltre vengono analizzati ed interpretati i simboli che si trovano sui denari come il lituus, l’apex, il cymbium, una stella, un crescente lunare. Valutazioni e giudizi che spesso sono tutt’altro che semplici. Per agevolare il confronto fra le varie ipotesi cronologiche sono presentati prospetti riassuntivi della successione dei denari coniati nel 44. Sono anche riportate le date delle Dittature e dei Consolati di Cesare secondo il calendario giuliano.
Alla fine dell’esposizione, conciliando le varie tesi, ha proposto una sua scelta cronologica che, con onestà, ritiene quella che si avvicina il più possibile alla verità, ma che certamente non rappresenta l’esatta successione. Altri studi e, soprattutto, altre scoperte archeologiche potranno modificare questo ordine.
La prima emissione con il ritratto di Cesare sarebbe quindi da attribuire ai denari di M. Mettivs con la scritta CAESAR DICT QVART. Tra la fine del 45 a.C. e l’inizio del 44 il senato aveva autorizzato la coniazione di monete con il suo ritratto, di conseguenza la prima emissione non poteva che avere titolo DICT QVART (durò fino al 14 febbraio), in seguito fu nominato DIC PERP. Quindi, secondo l’autore, la successioni dei quattuorviri per le emissioni con il ritratto sono: Mettius, Buca, Macer, Maridianus. Coniati dopo la morte sono i denari con la sua immagine senza scritta e, dal 42 o dopo, quelli con il titolo DIVVS.
In conclusione è presentata una tavola riassuntiva con l’ordine cronologico proposto dall’autore per 36 emissioni con l’effige di Cesare. ): 19 pezzi coniati nel 44, i restanti 17 emessi successivamente al 44 (dal 43 al 17 a.C.). Ogni pezzo è numerato (da Nov. 1 a Nov. 36) e vengono indicati: un periodo per l’emissione; i riferimenti in letteratura; la descrizione succinta. Seguono le schede delle monete, nell’ordine cronologico proposto, con: le immagini in rapporto 1:1 e 2:1; la descrizione dettagliata, i riferimenti bibliografici; una distinta dei prezzi raggiunti nelle aste principali. Dal numero di volte che il pezzo è comparso in asta si può inoltre avere un’indicazione del suo grado di rarità. Mancano le immagini di due emissioni (Nov. 19 e Nov. 20).
Volume sicuramente interessante, frutto di un grosso lavoro di ricerca ed analisi. Ha il pregio di offrire un quadro completo dell’argomento trattato, di paragonare quello che altri studiosi hanno scritto al riguardo e di arrivare ad una proposta di soluzione che cerca di conciliare le varie tesi. Da apprezzare l’elenco delle apparizioni in asta dei vari pezzi considerati; compilazione che sicuramente all’autore sarà costato molto tempo e fatica. Ad esempio, per il denario con al dritto la testa di Cesare laureata, volta a destra, con dietro una stella a 8 raggi e, dall’altro lato, la figura di Venere con vittoriola nella mano destra sono elencati ben 55 passaggi in asta. Nel testo sono anche riportate le figure di denari con l’effige di Cesare tratte dai lavori di Kraay, Alföldi, Simonetta-Chiesa, ed altre ancora. Non manca la bibliografia in ordine alfabetico. La lettura di questo testo, anche se affronta un tema particolare e molto limitato nel tempo, fornisce però molta materia di riflessione e discussione.
Sergio Novajra
CRONOLOGIA DELLE MONETE CON IL RITRATTO DI CESARE
ASSOCIAZIONE CULTURALE ITALIA NUMISMATICA
NUMMUS ET HISTORIA XIII (2008)
176 pp., 17 x 24 cm
15 Euro