Questo interessante libro ripercorre la storia del Cristianesimo a partire dalla sua definitiva accettazione come religione di stato sotto Costantino attraverso l’immagine di Cristo e del simbolo cristiano per eccellenza, il monogramma chi-ro, sulle monete. Questo percorso inizia appunto abbastanza timidamente sotto l’imperatore Costantino il quale, dopo secoli di feroci persecuzioni da parte di alcuni suoi predecessori, tra cui vi è da annoverare anche Diocleziano, spianò definitivamente la strada al riconoscimento di quella religione. Memore di quanto era accaduto nella battaglia di Ponte Milvio contro Massenzio nel 312, quando disse di aver avuto il sostegno dal Dio cristiano, Costantino non solo riconobbe la liceità del Cristianesimo ma cominciò a favorirlo anche se lo considerava un mezzo per regnare utilizzando i Cristiani al servizio dell’Impero. Tuttavia accanto alla nuova religione ora tollerata persistevano i culti tradizionali tanto che Costantino continuò ad essere il pontefice massimo della religione pagana ed accettando a sua volta che rimanessero i culti tradizionali nelle città e nell’esercito. Anche nelle monete non ci fu un passaggio repentino dai simboli pagani a quelli cristiani. Fu solo verso il 320 che, delineandosi ormai la lotta con Licinio, il quale aveva ripreso le persecuzioni contro i Cristiani, al contrario Costantino improntò la sua azione politica alla ricerca di più larghi consensi cristiani tanto che nella battaglia di Crisopoli sugli stendardi della sua cavalleria comparve ancora, come a Ponte Milvio, il signum dei Cristiani in un cerchio dorato. Da quella vittoria in poi fu un crescendo lento, molto lento, ma inarrestabile di simboli cristiani per poi arrivare all’immagine di Cristo seguita anche da quella della Vergine e poi dai Santi.
Il libro ripercorre tutta la storia dei simboli cristiani sulle monete a partire da un medaglione d’argento di Costantino databile al 313 od al 315 d.C. dove, per la prima volta, compare il monogramma cristiano. Di seguito questo simbolo comparirà come ornamento su scudi ed elmi dell’imperatore al diritto oppure nel campo del rovescio quale identificativo dell’emissione.
Di seguito il monogramma verrà progressivamente abbandonato e verrà adottata per lo più la croce od il globo crucifero. Sarà nella monetazione bizantina che Cristo diventerà un soggetto costante e fondamentale nella monetazione tanto da costituire il diritto stesso delle monete relegando l’immagine dell’imperatore al rovescio.
Il libro, che comprende anche un capitolo sulla monetazione axumita databile tra il 290 ed il 640 d.C., è quindi un affascinante viaggio nella storia sia vista sotto il profilo numismatico che sotto quello religioso. E proprio come attraverso un percorso il lettore può ripercorrere le tappe della storia attraverso le 193 schede di monete che, appunto da Costantino alla civiltà axumita, presentano simboli cristiani. In tal modo il libro può costituire una guida collezionistica poiché, a parte poche eccezioni, si tratta generalmente di monete non rarissime se non addirittura, come la maggior parte delle bizantine, molto comuni. A questo proposito non è di troppo ostacolo la lingua tedesca, notoriamente ostica per i lettori italiani.
Da segnalare che l’opera è interamente a colori e che tutte le monete sono presentate con ingrandimenti di ottima qualità. Anche il prezzo molto contenuto sarà un ulteriore fattore di successo.
W. Drösser
CHRISTUS AUF MUNZEN IN ZEICHEN, WORTEN UND BILDERN: ROM, BYZANZ UND AXUM
Brühl 2011
202 pp., 16 x 23 cm
Disponibile a 24,80 euro da Lanz sul sito www.ebay.de