Il nome abouquel è quello di una moneta ma non lo troverete nel vocabolario del Martinori, La moneta. Vocabolario generale, Roma 1915. E’ infatti espressione tipicamente francese riportata da viaggiatori transalpini del XVII e XVIII secolo ed è una storpiatura dell’arabo abu kelb dove kelb significa cane. Gli Arabi infatti così chiamavano i talleri olandesi perché, si ritiene, confondessero il leone con un cane. In realtà è probabile che ci fosse, in questa identificazione, anche un certo astio religioso. Nel Corano il cane è considerato un animale impuro ed i Musulmani chiamavano cani i Cristiani (e viceversa). Perciò nell’identificare come un cane con il leone della moneta olandese ci poteva essere anche una connotazione religiosa. Ben volentieri, però, gli Arabi, come gli Occidentali, lasciavano da parte la religione se c’era di mezzo il guadagno! Infatti i talleri olandesi circolavano ampiamente in tutto l’Oriente e nessuno si faceva scrupoli nell’accettarli, l’importante era che fossero del peso e della lega giusti. Cfr. su questa definizione M. Amandry (a cura di), Dictionnaire de numismatique, Parigi 2001, sub vocem.