Sapete che cos’è il piccaglione? Poiché questa è una rivista di numismatica è ovvio che si tratti di una moneta… ma quale?
E’ una moneta molto più comune e facile da individuare di quel che si possa immaginare da questo astruso nome. Piccaglione era infatti la moneta da 2 denari fatta battere a Torino da Carlo Emanuele III e dai suoi successori. Era una moneta di puro rame, la più piccola del sistema monetario inaugurato dallo stesso Carlo Emanuele. Tale voce è menzionata da E. Martinori, La moneta. Vocabolario generale, Roma 1915, sub vocem, il quale risale all’imitazione del pezzo da 3 denari (liard) coniato dal duca Vittorio Amedeo I a Torino e Vercelli (1630-1637); imitazioni fatte nelle zecche di Orange, Avignone, Dombes etc. Questi picallons vennero diffidati nel 1636. Erano di rame imbianchito con argento. In seguito si usò dare questo nome alle monete di rame da 2 denari, es. a quella di Carlo Emanuele III (1730-1773)… In Sardegna si dava il nome di piccaleon al centesimo.
Il nome di piccaglione era usato ancora nell’Ottocento avendolo trovato citato nell’Itinerario italiano ossia descrizione dei viaggi per le strade più frequentate alle principali città d’Italia, sesta edizione, pubblicato a Milano nel 1815.