Articoli su argomenti vari legati alla numismatica, alle monete e alle medaglie. Articoli di costume, usanze e curiosità numismatiche.
di Giuseppe Carucci
Avere l’hobby del collezionare qualcosa è molto bello poiché riempie la vita, ti porta a fare ricerche, studi, ti entusiasma quando riesci a trovare un pezzo che ti mancava. Attenzione però, bisogna tenere a freno sia la tasca che, soprattutto, qualche momento negativo a livello emozionale.
La ricerca di qualcosa di insolito e particolarmente “strano” ha indotto alcune zecche ad emettere monete “tridimensionali”; sì avete letto bene, non si tratta di un refuso. Ovviamente tutte le monete hanno tre dimensioni, ma lo spessore è decisamente piccolo, mediamente minore 10-12 volte rispetto alle altre misure. La Somalia, nel 2008, ha prodotto un set di cinque monete, valore nominale 1 dollaro, con forma geometrica di cilindro, cono, cubo, piramide e, per finire, di sfera. Le monete, placcate in argento, hanno dimensioni variabili fra 20-25 mm e riportano, in rilievo, lo stemma della Repubblica somala. Ma questo non è l’unico esempio di monete “tridimensionali”. La Côte d’Ivoire ha infatti emesso, nel 2010, un pezzo in argento da 1.500 franchi CFA (40 g) decisamente inconsueto; grazie ad un cucchiaio magnetico, che appartiene alla moneta, è possibile determinare la direzione della Mecca. Su un lato il globo terrestre è simbolicamente suddiviso in 36 segmenti, la posizione della Mecca è rappresentata da due minareti e dalla Kaaba (cubo). Chi vuole determinare la posizione della Mecca deve sistemare il cucchiaio magnetico sopra la moneta, nell’apposita posizione, e ruotare il tutto fino a quando l’estremità sottile punta il numero corrispondente alla città in cui ci si trova (diverse città sono elencate mediante un numero). In questo modo i minareti indicano la direzione cercata.
Il Circolo Numismatico Bergamasco ha emesso una medaglia commemorativa per il 150° dell’Unità d’Italia, che riproduce al diritto l’effigie del primo sindaco di Bergamo, Giambattista Camozzi Vertova, che fu in carica dal 1860 al 1870, tra diciture con i colori a smalto dello stemma di Bergamo, e al rovescio i ritratti dei quattro principali artefici dell’Unità e sullo sfondo la bandiera italiana, colorata a smalti. Le medaglie sono state coniate, con diametro di 50 mm, in argento e in bronzo. Si tratta di un omaggio del Circolo Numismatico Bergamasco ai festeggiamenti per questa felice ricorrenza.
Sembra proprio che le coniazioni di monete con incastonati altri materiali non abbiano nessun limite e si possa trovare veramente di tutto. Dopo le produzioni con perle, zirconi, cristalli, diamanti grezzi, pagliuzze d’oro, ambra, fibra di carbonio, meteoriti, fialetta con acqua della sorgente di Lourdes – ne abbiamo già scritto su Panorama Numismatico 244, p. 3 -, non potevano certo mancare all’appello i fossili. La Côte d’Ivoire (questo dovrebbe essere il nome del paese africano dal 1985 in ogni lingua) ha infatti coniato una moneta in argento, 25 g di peso, da 1.000 franchi CFA 2010 che presenta incassato un vero pezzo di avorio proveniente da una zanna fossile di un esemplare preistorico.
La moneta maledetta
In rete abbiamo trovato notizia di questo libro e lo vogliamo quindi abbinare ai due precedenti perché si tratta di un romanzo che ha come soggetto principale una moneta. Siamo sinceri… e diremo che non lo abbiamo letto. Ci ha però incuriosito la sua scheda su Wikipedia tanto che ne vogliamo trascrivere alcuni brani per i nostri lettori.
Giovanni, il ragazzo protagonista del romanzo, parte con gli zii per un viaggio in Turchia. In un negozio di Istanbul compra una scatolina nella quale scopre esservi un doppiofondo con una moneta antica. Da allora, inspiegabilmente, Giovanni inizia a capire e parlare il turco. Gli viene poi detto, dopo varie peripezie, che quella moneta è pericolosa, e specialmente è l’ultima moneta dei trenta denari del pagamento che ricevette Giuda per tradire Gesù. La moneta ha infatti grandi poteri: fa comprendere le lingue e dona fama e fortuna sottraendole a chi sta accanto.