Articoli su argomenti vari legati alla numismatica, alle monete e alle medaglie. Articoli di costume, usanze e curiosità numismatiche.
Il legame tra francobolli e monete è sempre stato stretto, quasi indissolubile. L’Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica di San Marino ha scelto di unirli all’interno di un unico prodotto, la Stamp & Coin Card. L’innovazione risiede principalmente nello strumento di marketing utilizzato, mentre i modelli di riferimento, sia numismatici che filatelici, attingono alla vasta e classica produzione dell’Azienda. L’iniziativa è rivolta ai neofiti, a chi desidera approcciarsi al mondo dei francobolli e delle monete in punta di piedi, a tutti coloro che vogliono offrire un regalo d’autore, un souvenir semplice e moderno, ma anche classico e unico nel suo genere.
La Card (85,55 mm x 54 mm) che aprirà la serie di questo nuovo corso, è di per sé speciale. Il francobollo inserito, che caratterizza anche lo sfondo della carta, è risultato, infatti, vincitore della 57a edizione del concorso filatelico più famoso d’Italia, organizzato dalla rivista Il Collezionista (Bolaffi editore). Autore del bozzetto è Antonio Giuffrida che con la serie Turistica ha celebrato le bellezze architettoniche sammarinesi in un viaggio immaginario tra le cinte murarie del Monte Titano. Il profilo paesaggistico del francobollo trova il suo compimento nella moneta da 50 centesimi della Serie Divisionale Fior di Conio 2012, opera del bozzettista di Frantisek Chochola.
L’uscita ufficiale di questo nuovo prodotto vedrà la luce avverrà nella prestigiosa cornice di Romafil (12-14 ottobre 2012) dove sarà consegnato il Premio da Bolaffi Editore per il concorso filatelico Qual è il più bello del 2011.
Le Cards sono disponibili presso il punto vendita dell’Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica nel centro storico di San Marino.
Francobolli da € 0.65 serie “Turistica “ anno 2011
Moneta da € 0.50 fior di conio anno 2012
Prezzo di vendita: € 4,00
Presentiamo qui un secondo racconto dalla nuova raccolta di Lorenzo Bellesia: “Comedies, histories & tragedies – Racconti di numismatica e di varia umanità – III”. Si tratta di una raccolta di racconti su collezionisti, commercianti e numismatici ma non solo, personaggi di tutti i generi per una lettura diversa dal solito. Il volume di 133 pagine é edito da Nomisma ed é disponibile sullo shop online di Nomisma al costo di 20 euro.
Una recensione del libro è disponibile in questa pagina.
LA MOGLIE DEL COLLEZIONISTA
Quando mia moglie se ne è andata di casa mi ha detto: “Tu non dovevi sposare me. Dovevi sposare una moneta.” Sapete allora che cosa ho pensato? Non a che cosa avrei fatto senza mia moglie ed i miei figli, non che, in fondo, le volevo bene, non che, forse, avevo sbagliato tutto nella mia vita affettiva.
Invece, seduto nel mio studio, davanti alla mia splendida biblioteca numismatica, quando sentii mia moglie che mi urlava quella frase, credo cattiva e ingiusta nei miei confronti, mentre se ne andava per sempre, pensai quale moneta avrei sposato! Pensai quale moneta avrebbe potuto essere la mia regina per tutta la vita!
Assurdo, vero?
In una copia del libro Intermezzo. Nuovi studi archeologici de la Sicilia di Giulio Emanuele Rizzo e pubblicato a Roma nel 1939 abbiamo trovato una lettera dell’autore ad Alessandro Magnaguti.
È una lettera breve ma gustosissima che crediamo interessante trascrivere per i nostri lettori.
Roma, 4 aprile ‘40
Gentil.mo Sig. Conte,
La ringrazio della sua lettera molto, vorrei dire, troppo, cortese; e mi permetto chiederle perché mai io dovrei essere una… eccellenza.
So benissimo che ce ne son tante di eccellenze nell’Italia d’oggi, che il loro elenco supera quello delle osterie romanesche o dei frittellari di Napoli; ma io non sono, e non desidero essere, uno dei tanti. Perché?… Non so decidermi, caro Conte, a mutar camicia, innamorato, come sono, del bianco che è luce ed è purezza.
“Integer vitae scelerisque purus…”
Il recente fatto di cronaca chiamato Vatileaks per certi aspetti ricorda un feroce libro dal titolo Il papa e la sua corte. Ricordi inediti d’un Carabiniere al servizio di Sua Santità pubblicati da A. Bianchi-Giovini. Il libro porta la data 1860 e come luogo d’edizione Bastia.
Il fine di questo libro è ben descritto nelle righe introduttive del primo capitolo: Di tutte le storie aneddote, quelle della Corte di Roma sono incontestabilmente le più interessanti, ma sono anche le più scarse. I cronisti di questo genere sono per lo più persone di anticamera, che, tutt’orecchio, tutt’occhi, osservano diligentemente chi va e viene, odono discorsi e sono testimoni di fatti che sfuggono alla curiosità di più alta sfera: ma i loro zibaldoni, scritti senz’arte e con molta ingenuità, passano per poche mani private, e di rado pervengono al pubblico. Uno di questi mi venne comunicato non ha guari, e malgrado la sua brevità e le sue imperfezioni, contiene un mondo di particolarità curiose relative alla Corte di Gregorio XVI. Rilevasi che l’autore fu un graduato, ossia un basso ufficiale dei carabinieri di palazzo…
In un clima fortemente impregnato di anticlericalismo come quello della metà dell’Ottocento, libri del genere erano sicuramente molto diffusi. In questo si sparava a zero su Gregorio XVI (1831-1846) e la sua corte. Il papa era visto nella sua vita intima, la quale differisce molto da ciò che appare in pubblico, quando circondato da grave e maestosa pompa. Anche il papa è uomo, e non dimentica di essere tale. Di più, Gregorio XVI era frate, cioè egoista, duro di cuore, insensibile ai mali altrui, e persuaso che Dio l’aveva fatto papa solo per viver bene egli, e imbuggerarsi di tutto il mondo. Non sentiva affezione per nessuno, neppure pei suoi nipoti, e il solo che facesse eccezione a questa regola fu il famoso Gaetano Moroni, detto il Gaetanino, suo barbiere, pel quale nutrì un’affezione costante, e potrei dire cieca e quasi inesplicabile, in un uomo del suo carattere.
di Alan Walker – l.eu Numismatics AG, Zurìgo
Consigli per una pianificazione intelligente dei propri investimenti
Sapete qual’è la cosa più importante che hanno in comune collezionisti come Jameson, Montagu, Gulbenkian, Garrett, O’Hagan, Gillet, Haeberlin, Jamgochien, Evans, Nicolas, Virzi, Caruso, Trampitsch e Niggeler? No? Bene, è che sono tutti morti. Sì. è probabile che ora tutti siano lassù a un convegno-interstellare, lì che guardano un po’ annoiati chiedendosi dove siano finite tutte le belle monete di una volta.
Purtroppo questo spiacevole inconveniente non accadeva solo ai collezionisti di un tempo e, nonostante tutti i progressi della scienza, succede ancora: se siete collezionisti, o magari commercianti, c’è il rischio che possa toccare anche a voi. Nel caso per esempio, Dio ne scampi!, doveste cadere dentro un tombino avete pensato al da farsi per la vostra collezione? Avete lasciato precise istruzioni al riguardo alla vostra mogliettina, ai vostri figli, a Bobi. all’avvocato o ad altri eventuali? Se non l’avete fatto è meglio che cominciate a organizzarvi da subito. O potreste trovarvi nella stessa situazione di Claude Grenouille, la cui storia vi viene raccontata dalle parole di uno dei tanti lettori di Celator le cui lettere riempiono la mia cassetta postale tutti i giorni.
Segue: articolo completo in formato pdf da Panorama Numismatico nr.95/marzo 1996