Articoli su argomenti vari legati alla numismatica, alle monete e alle medaglie. Articoli di costume, usanze e curiosità numismatiche.
Le rivisitazioni storiche fanno tradizionalmente parte della numismatica. Solitamente permettono, nella monetazione e nella medaglia celebrativa di personaggi ed eventi, che l’artista enuclei esplicitamente e sinteticamente una visione significativa tra realtà e simbolo del tema proposto. Si evidenzia sempre il dato fondamentale.
Pierino Monassi si è accostato con frequenza alla Storia dell’epoca medioevale, che sta alla base dell’Italia e dell’Europa moderne. Sono parecchie le medaglie dedicate all’Età di Mezzo: sovrani longobardi, condottieri, castelli, poeti quali Dante. In queste medaglie l’artista ha realizzato ritratti, sintesi iconografiche, strutture feudali, con aderenza storica e personale creatività.
La sua ultima realizzazione esce dal solito quadro per essere testimonianza documentaria riproducibile di un sigillo del XIII secolo. Si tratta del sigillo bifacciale del Maestro dei Templari Renaud de Vichier (1250-1252). L’Ordine religioso-militare dei Cavalieri del Tempio era stato fondato a Gerusalemme da Ugo de Payense e da altri otto cavalieri francesi nel 1118 per la protezione dei pellegrini ai Luoghi santi. Insediati da re Baldovino presso il Tempio e approvati dal patriarca latino, ottennero l’approvazione della loro regola dal pontefice Innocenzo III. Divennero un Ordine potente e ricco che nel XVI secolo attirò le cupidigie del re francese Filippo il Bello, il quale lo fece sopprimere e ne incamerò i beni.
Pubblichiamo qui un articolo uscito Panorama Numismatico nr. 73 del marzo 1994 scritto da Luca Gianazza su Benvenuto Cellini, scultore, orafo, scrittore e artista italiano del ‘500, che tratta della tecnologia monetaria dell’epoca: L’incisione dei coni e la stampa delle medaglie di Luca Gianazza. L’articolo cita ampi tratti del volume originale Due trattati, uno dell’oreficeria, l’altro della scultura di Benvenuto Cellini che abbiamo il piacere di veder pubblicato e su Google Books.
L’incisione dei coni e la stampa delle medaglie articolo in formato pdf
Due trattati, uno dell’oreficeria, l’altro della scultura di Benvenuto Cellini, su Google Books.
Il pezzo da 50 dollari 2013 in argento, coniato dalla zecca polacca per conto delle isole Niue, ha una forma decisamente insolita: è infatti un vero e proprio cilindro. Prodotto in 2.500 esemplari, in qualità Proof, ha le seguenti caratteristiche: peso 186,6 g (6 oz), diametro 32 mm e spessore 22,1 mm. La moneta, denominata Fortuna redux, presenta al dritto la raffigurazione di Mercurio insieme all’immagine della regina Elisabetta II, sullo sfondo vi sono elementi stilizzati che rappresentano i viaggi; al rovescio è ancora presente l’effige dorata di Mercurio, sullo sfondo l’universo. Sul terzo lato, il contorno, ed è questa la novità, sono rappresentati i piedi alati di Mercurio con elementi che si ricollegano ai viaggi.
di Federico De Luca
VENDUTA ALL’ASTA, A UNA QUOTAZIONE RECORD, UNA DELLE PRIMISSIME MONETE CONIATE DAGLI STATI UNITI, UN CENTESIMO DEL 1792, CHE DETIENE L’ULTERIORE PRIMATO DI ESSERE LA PRIMA MONETA BIMETALLICA DELLA STORA.
Il 19 aprile 2012 è stato venduto all’asta dalla Heritage Auctions di Dallas (U.S.A.) ad oltre un milione di dollari (esattamente 1.150.000 dollari, compresi i diritti d’asta) una rarissima moneta da un centesimo di dollaro coniata dalla zecca di Filadelfia nel 1792, l’anno della sua stessa istituzione.
La creazione di una zecca moderna ed efficiente come quella di Filadelfia era un passaggio necessario nel processo di organizzazione del nuovo soggetto politico degli Stati Uniti d’America in cui si erano organizzate le tredici colonie britanniche sulla costa atlantica nordamericana quando ottennero l’indipendenza dalla madrepatria con la firma del trattato di Versailles nel 1783. Solo mezzo secolo più tardi la crescita del Paese ed il conseguente maggior fabbisogno di circolante resero necessaria la creazione di altre tre zecche: nel 1838 furono infatti istituite la zecca di Charlotte (North Carolina), la zecca di Dahlonega (Georgia) e quella di New Orleans (Louisiana).
LE MONETE FALSE INFESTANO IL MERCATO MONETARIO DAL SETTECENTO FINO ALL’UNITA’ D’ITALIA E ANCHE OLTRE. CE LO TESTIMONIANO TANTI BANDI.
di Lorenzo Bellesia
Tempo fa avevo pubblicato1 del materiale su monete false ottenute per fusione o, come si diceva, a getto. Il fenomeno sembra essere stato diffusissimo verso la fine del Settecento ed i primi decenni dell’Ottocento a giudicare dal numero di bandi e notificazioni che si possono rintracciare.
Avendo raccolto nuovo materiale, vorrei portarlo all’attenzione dei lettori.
Un intero capitolo sulla fabbricazione di false monete col metodo di getto è contenuto nel libro di Umberto Mannucci, La moneta e la falsa monetazione2, dove si sottolinea proprio la sua diffusione per la grande facilità del procedimento.










