Articoli su argomenti vari legati alla numismatica, alle monete e alle medaglie. Articoli di costume, usanze e curiosità numismatiche.
CI SONO LIBRI DI NUMISMATICA CHE SONO IL RITRATTO DI UN’EPOCA. VI PRESENTIAMO UNA PICCOLA PUBBLICAZIONE CHE RAPPRESENTA IL COME ERAVAMO DEGLI ANNI VENTI DEL NOVECENTO.
di Antonio Pesaresi
Una proposta oggi impossibile
Come cambiano i tempi! Mi è venuto da pensare così sfogliando l’Annuario italiano per i numismatici e raccoglitori di monete e medaglie pubblicato da Memmo Cagiati nel 1926.
Questo Annuario, secondo le parole del suo curatore, era destinato ad informare i varii lettori del movimento degli studii, delle iniziative più importanti e dei risultati delle istituzioni scientifiche, dei congressi, dei dibattiti, delle questioni, che più appassionano o che più urga di risolvere. Sarebbero tante le notizie interessanti per i lettori degli anni Duemila, per esempio, le critiche all’aspetto artistico della nuova moneta da 100 lire emessa per celebrare la vittoria nella Grande Guerra. Quello che invece mi preme sottolineare e ricordare ai lettori è l’elenco dei raccoglitori italiani. Stupisce in effetti che un tempo il mondo fosse così diverso e che il modo stesso di vivere la collezione ed il collezionismo fossero quasi agli antipodi dei nostri. Il Cagiati infatti, come del resto avevano già fatto i fratelli Gnecchi nella loro Guida Numismatica Universale, riportò gli indirizzi di centinaia di raccoglitori e l’oggetto e la consistenza delle loro raccolte! Chi mai oggi farebbe pubblicare il proprio indirizzo insieme a ciò che si possiede?
Uno tra gli slogan del periodo socialista, probabilmente il più famoso, è “Proletari di tutti i paesi, unitevi!” in tedesco “Proletarier aller länder, vereinigt euch!”, che proviene dal Manifesto del Partito Comunista scritto da Karl Marx e Friedrik Engels nel 1848. Numerose le varianti, come “Lavoratori di tutti i paesi, unitevi!”, oppure quella diffusa in Italia da Togliatti “Proletari di tutto il mondo, unitevi!”. Questa storica frase venne anche impressa su banconote emesse, dal 1919 al 1921, dalla Repubblica Socialista Federata Sovietica Russa.
Innanzitutto può essere utile un breve inquadramento storico.
Presentiamo qui un terzo racconto dalla raccolta di Lorenzo Bellesia: “Comedies, histories & tragedies – Racconti di numismatica e di varia umanità – III”. Si tratta di una raccolta di racconti su collezionisti, commercianti e numismatici ma non solo, personaggi di tutti i generi per una lettura diversa dal solito. Il volume di 133 pagine é edito da Nomisma ed é disponibile sullo shop online di Nomisma al costo di 20 euro.
Una recensione del libro è disponibile in questa pagina.
IL CERCATORE DI TESORI
Lo avevo visto e ne avevo sentito parlare. E avevo sentito anche tante storie fantastiche, una più bella dell’altra, di scoperte favolose di quelle che ti cambiano la vita. A queste, a dire il vero, non credevo molto. Mi piaceva molto di più immaginare tante piccole gioie quotidiane, cose, insomma, da poco, quelle alla mia portata. Non mi ci sono mai visto nei panni del miliardario e poi, francamente, come avrei potuto fare per gestire una fortuna? Non avrei saputo neppure a chi rivolgermi. Io conosco soltanto gente modesta come me.
di Bernardino Mirra con la collaborazione di Maurizio Crosetti e Alessandra Mirra
ATTRAVERSO UN TOUR SELEZIONATO E PROTETTO È POSSIBILE VISITARE LA PIÙ ANTICA ZECCA DEGLI STATI UNITI E VEDERE LE VARIE FASI DELLA CONIAZIONE DELLE MONETE
Visitare la zecca di Philadelphia in Pennsylvania è certamente un’emozione, e non solo per chi si interessa di numismatica. Situata nella parte vecchia della città, detta old city, l’attuale zecca (fig. I) è ovviamente una moderna ed efficiente struttura di produzione delle monete. Va subito sottolineato che quella di Philadelphia è la più antica zecca di tutti gli Stati Uniti, come si vede chiaramente effigiato sulla facciata della prima zecca storica della città, il primo stabilimento risale al 1792 (fig. II). Ancora oggi la moderna zecca sorge nella zona storica di Philadelphia, dove gli Stati Uniti mossero i primi passi. Infatti, non distante, sorge l’edificio dove fu firmata la Costituzione americana e nei pressi è conservata la storica campana, la Liberty Bell (fig. III), forse il più caro simbolo dell’indipendenza americana, meta giornaliera di visite da parte di turisti e di scolaresche di ogni ordine e grado.
Prima di illustrare la visita alla zecca di Philadelphia, è da ricordare che questa non è l’unica officina monetaria degli Stati Uniti. La prima a essere istituita fu, ovviamente, quella di Philadelphia (fig. IV), nella città che fu la prima capitale degli Stati Uniti. Era il 1792 e le prime monete, 1 centesimo e mezzo centesimo, uscirono dalla zecca nel 1793. Nel 1794 furono coniati i primi dollari d’argento e nel 1795 le prime monete d’oro, half eagles e eagles, 5 e 10 dollari. Da allora, fino a oggi, a Philadelphia sono state coniate tutte le tipologie di monete emesse dagli Stati Uniti. Le monete coniate a Philadelphia, fino al 1979 non presentano alcun segno di zecca. Fanno eccezione le monete da 5 centesimi coniate nel 1942-1943-1944 e 1945 (War Nickels) coniati, a differenza di quelli degli anni precedenti e seguenti, in una lega d’argento, e contraddistinti da una lettera P al rovescio, sopra la cupola di Monticello, la residenza di Thomas Jefferson. La stessa lettera P è impressa dal 1980 su tutte le monete di questa zecca.
Articolo completo in formato PDF tratto da Panorama Numismatico nr.296 – Giugno 2014
Le isole Salomone (Solomon Islands), costituite da mille isole di origine vulcanica situate a est di Papua Nuova Guinea, formano una nazione dell’Oceano Pacifico; l’arcipelago fu scoperto dagli spagnoli nel 1567. Nel 1893 le isole Salomone divennero un protettorato britannico, stato giuridico che mantennero fino al 7 luglio 1978, quando venne proclamata l’indipendenza ed entrarono a far parte dei reami del Commonwealth; riconoscono quindi il sovrano del Regno Unito come proprio sovrano e capo di Stato. La capitale è Honiara che si trova nell’isola di Guadalcanal, l’isola più estesa, quasi interamente ricoperta da giungla, nota per la famosa battaglia di Guadalcanal della Seconda guerra mondiale (agosto 1942-febbraio 1943), scontro che vide contrapposti gli Alleati e l’impero giapponese. La valuta utilizzata, dal 1977, è il dollaro delle isole Salomone suddiviso in 100 centesimi; in precedenza si usava la sterlina.