Recensioni e schede di libri del mondo numismatico: libri su monete e medaglie, monete antiche e moderne, monetazione italiana e world coins.
Dopo il suo ormai fondamentale trattato sulla monetazione napoletana dopo Carlo II di Spagna e Francesco II di Borbone (1674-1860), Pietro Magliocca continua le sue ricerche e ora approfondisce studi connessi a un periodo molto particolare e ricco di problematiche per la numismatica del Regno di Napoli come sono gli anni che intercorrono tra il 1616 e il 1623, cioè tra la fine dell’età di Filippo III e gli inizi di quella di Filippo IV. Dal punto di vista strettamente legato alla moneta, il più grave problema era costituito dal fenomeno della tosatura, pratica con la quale si asportava fraudolentemente del metallo dal contorno. Reimmettendo in circolazione le monete tosate si creavano numerosi problemi perché nascevano di continuo contestazioni tra chi le voleva spendere e chi invece non le voleva accettare. I problemi del commercio si trasferirono ben presto anche nell’economia reale causando carestie e crisi economiche e a nulla valsero le continue leggi emanate volte a punire i tosatori.
Anatomia di una banconota: dall’arte alla tecnologia è il testo che prosegue la collana di nummografia inaugurata con la monografia Mille lire al mese, tre secoli di storia raccontati da una banconota, che ha avuto un buon riscontro di pubblico ed è stato anche riconosciuto come “libro del mese” dalla casa editrice Lampi di Stampa.
L’argomento affrontato con questo secondo volume della collana è sostanzialmente inedito in Italia, perché esamina, in modo sistematico ed esaustivo, l’intero ciclo di esistenza della banconota, sia sotto l’aspetto tecnologico che artistico, nelle varie fasi della sua storia. Il libro è destinato non solo ai collezionisti più esigenti dei nummi cartecei ma anche ai cultori della cartamoneta e di storia monetaria e finanziaria.
Durante una campagna di scavo condotta dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana nella chiesa di San Mamiliano a Sovana, in provincia di Grosseto, venne alla luce un ripostiglio di ben 498 solidi, tutti descritti e illustrati in questo catalogo.
Il periodo di emissione delle monete va da Onorio (morto nel 423) a Romolo Augusto (475-476) per la parte occidentale dell’Impero e da Teodosio II (408-450) fino a Basilisco e Marco (475-476) per la parte orientale. Per le emissioni occidentali il tipo più rappresentato è quello dell’imperatore stante a destra che calpesta un nemico, per quelle orientali la vittoria stante a sinistra con lunga croce.
Venezia ha una storia millenaria e di estremo interesse e fascino. La sua monetazione non è da meno e ben lo sanno i collezionisti e gli studiosi che la seguono in tutto il mondo. Come spesso si dice, attraverso le monete è possibile ripercorre la storia e ben lo dimostra questo libro che intende studiare la religiosità a Venezia.
Come in tutte le altre produzioni italiane fino al Seicento, la religiosità ebbe un ruolo fondamentale nel dettare l’iconografia delle monete. Ogni città aveva il suo Santo patrono che raffigurava come protettore sulle monete mentre Gesù e la Beata Vergine sono condivisi in tante zecche. Sono le grandi città di Milano e Napoli sotto la dominazione spagnola ad avere le monetazioni più laiche, quasi volessero togliere le identità locali e ogni eventuale volontà di indipendenza.
Il volume esamina e riordina la monetazione medievale dei primi regnanti sabaudi, da Oddone (1051) ad Amedeo VIII Duca (1440), approfondendo le attività svolte dalle varie zecche e attribuendo tutte le monete note con riferimento a eventi e periodi precisi.
Dopo le considerazioni introduttive e le avvertenze per la consultazione, la monetazione è illustrata in diciannove capitoli, con descrizioni e fotografie in alta risoluzione di oltre 750 monete, tavole riassuntive per ogni regnante e riferimenti a un’ampia bibliografia, per un totale di circa 650 pagine. La rassegna approfondita delle monete include varianti e inediti provenienti da collezioni private, aste, siti numismatici ed esemplari storici presenti nei Medaglieri dei Musei Reali e del Museo Civico di Torino e del Museo Archeologico di Firenze.