Recensioni e schede di libri del mondo numismatico: libri su monete e medaglie, monete antiche e moderne, monetazione italiana e world coins.
La letteratura numismatica francese si arricchisce di un interessante e pratico lavoro che mira a catalogare e prezzare l’intera monetazione transalpina del Seicento e del Settecento che fu battuta per i quattro re di nome Luigi.
Sull’argomento, sottolineano gli autori nella loro presentazione, vi sono già altri testi consolidati: l’opera di Jean Duplessy, quella delle edizioni Gadoury e quella di Frédéric Droulers. Tutte opere però sensibilmente datate e questo, per un collezionista che cerca anche i valori di mercato delle monete, è un difetto di non poco conto.
Con questo volume prosegue la felice iniziativa della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana volta a pubblicare fondi o ripostigli conservati presso il Museo Archeologico di Firenze. In questo caso la pubblicazione avviene attraverso la sponsorizzazione della NIA che ha voluto dedicarla alla memoria di Angelo Bazzoni il noto esperto che ha lasciato un vuoto davvero incolmabile nella numismatica italiana.
Fu nel 1509 che l’imperatore Massimiliano d’Austria concesse il diritto zecca a Giacomo IV Appiani nel diploma di investitura del feudo di Piombino.
Questo diritto non fu goduto che verso la fine del secolo quando l’imperatore Rodolfo eresse Piombino a stato insignendo del titolo di principe Giacomo VII Appiani (1594-1603). Di quest’ultimo si conoscono infatti monete in argento e mistura. Morto Giacomo VII senza eredi, il feudo fu venduto al nipote di papa Gregorio X, Niccolò Ludovisi (1634-1665) che riaprì la zecca. Successore di Niccolò fu il figlio Giovan Battista (1665-1695) alla cui morte la zecca fu definitivamente chiusa. Nel 1805 il Principato di Piombino fu assegnato alla sorella di Napoleone, Elisa, ed al marito Felice Baciocchi.
LE MONETE DELLA ZECCA DI FIRENZE EPOCA MEDICEA – FERDINANDO I
LE MONETE DELLA ZECCA DI FIRENZE EPOCA MEDICEA – FRANCESCO
Con questi due, pubblicati il primo nell’aprile ed il secondo nel dicembre del 2010, Andrea Pucci è arrivato a dieci volumi dedicati alla monetazione medicea. Il primo volume risale al 2005. L’autore non è però partito da Alessandro, il primo de’ Medici a prendere il potere dopo la caduta della Repubblica di Firenze, bensì dalla fine, dal periodo lorenese. Ripercorrendo a ritroso la storia e la numismatica ora sta affrontando la monetazione cinquecentesca. Alla conclusione dell’intero ciclo mediceo quindi mancano appena due periodi, quelli di Alessandro e di Cosimo I.
Questo splendido volume, di grandi dimensioni, riccamente illustrato, si occupa delle monete mondiali emesse a favore della F.A.O. Come noto la F.A.O. (Food and Agricolture Organization – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) è un’agenzia delle Nazioni Unite con il mandato di accrescere i livelli di nutrizione, aumentare la produzione agricola, contribuire alla commercializzazione e alla distribuzione dei prodotti alimentari, per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni, soprattutto quelle rurali. Fu fondata, il 16 ottobre 1945, nella città di Québec (Canada) e, dal 1951, la sua sede si trova a Roma alle terme di Caracolla. Mi piace ricordare che un primo tentativo di creare un ente internazionale per la cooperazione in materia agricola si ebbe, nel 1905, ad opera di Vittorio Emanuele III, il re numismatico, il quale, assieme ai rappresentanti di altri 74 stati, sottoscrisse la creazione dell’Istituto internazionale di agricoltura. Le finalità erano certamente limitate in quanto era prevista solamente la raccolta e la pubblicazione di informazioni statistiche ed economiche relative all’agricoltura con la possibilità di elaborare delle proposte da sottoporre all’approvazione dei vari governi nazionali. All’istituzione della F.A.O. venne attuato un programma di cinque anni che, si pensava, sarebbe stato sufficiente a debellare il flagello della fame. Nonostante le iniziative si siano succedute negli anni, ancora oggi, la fame rimane la causa diretta o indiretta della morte di moltissime persone e la F.A.O. continua a fornire assistenza ai paesi nello sviluppo del settore rurale, agro-alimentare, e ad elaborare strategie e politiche per la riduzione della fame mondiale.