Recensioni e schede di libri del mondo numismatico: libri su monete e medaglie, monete antiche e moderne, monetazione italiana e world coins.
Per il catalogo curato da Fabio Gigante siamo arrivati alla ventesima edizione. Nel tempo il catalogo è stato costantemente migliorato ed ampliato. Attualmente è quasi interamente a colori, contiene numerose annotazioni storiche e numismatiche, ingrandimenti e spiegazioni particolareggiate sulle varianti e citazioni di passaggi in asta pubblica per gli esemplari più rari.
Il catalogo di Eupremio Montenegro è arrivato alla ventisettesima edizione, indubbiamente un bel traguardo che testimonia il successo e la fedeltà riscossi presso i collezionisti italiani. Questa edizione va ancora nella direzione di un completo restyling che vede soprattutto il passaggio dalle foto in bianco e nero a quelle a colori. Soprattutto qui segnaliamo una inedita introduzione sulla qualità delle monete dove sono spiegati i gradi di conservazione ed i criteri di valutazione. Tramite fotografi e ed esempi, l’autore indica ai lettori come arrivare a valutare una moneta giudicandola prima di tutto sulla base della sua qualità, se, cioè, abbia più o meno circolato, ma anche in base a difetti quali graffi, uso in gioielleria e stile.
Dopo aver redatto il catalogo della monete del Ducato d’Urbino nel 2001 era ovvio per Andrea Cavicchi pubblicare quello che ne è il naturale completamento, sia in termini geografici, che storici, che numismatici, cioè quello delle monete di Pesaro.
Nel primo libro l’autore ha compreso le monete battute ad Urbino, Pesaro, Gubbio e Senigallia dalle famiglie Montefeltro e Della Rovere.
Nel 2004 era stato pubblicato il catalogo della collezione di Banca Carige di Genova, ricca soprattutto di emissioni liguri: spettacolare ovviamente la selezione di monete genovesi e non da meno quella di zecche della famiglia genovese degli Spinola. Purtroppo questo catalogo, seppure stampato a colori e senza risparmi, era stato redatto senza criteri scientifici tanto che addirittura mancavano i pesi delle monete e mancavano del tutto introduzioni e descrizioni degli esemplari. Le foto poi non erano delle migliori anche se non pessime. Qualche persona importante ed autorevole deve aver fatto notare la gaffe editoriale a chi conta all’interno dell’istituto di credito ed ecco che, solo pochi anni dopo quella prima uscita, eccone una del tutto nuova con le stesse monete ma con un corredo scientifico che rimarrà fondamentale per gli studi della zecca di Genova.
La mostra numismatica “Le monete dei Savoia. Dal nido savoiardo al regno d’Italia” che si è svolta, dal 17 marzo al 10 aprile 2011 presso il Salone d’Onore del Palazzo della Prefettura in Novara, in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha offerto, mediante l’esposizione di 379 monete coniate dall’XI al XX secolo, una preziosa occasione per meglio conoscere gli avvenimenti della dinasta dei Savoia. La storia della nostra penisola è infatti strettamente collegata a quella di questa famiglia, una fra le più antiche d’Europa, quasi mille anni. L’unità nazionale nasce, il 17 marzo 1861, sotto l’egida della monarchia sabauda. L’importante iniziativa culturale è stata realizzata grazie alla collaborazione fra la Prefettura di Novara, la Sovrintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, la Provincia e il Comune di Novara, la Circoscrizione Centro di Novara, l’Associazione Culturale Phalantos, la delegazione F.A.I. di Novara ed anche grazie alla collaborazione e ai contributi di altri enti, associazioni, ma anche di privati cittadini. Questa lodevole iniziativa, oltre a mostrare che attraverso le monete si possono studiare aspetti culturali, storici, sociali ed economici di una nazione, ha anche il merito di aver dato alla stampa un interessante catalogo di ben 168 pagine con quattro contributi, scritti da diversi autori, e le immagini delle monete in esposizione.