Recensioni e schede di libri del mondo numismatico: libri su monete e medaglie, monete antiche e moderne, monetazione italiana e world coins.
L’Archivio di Stato di Lucca possiede una cospicua collezione di conii e punzoni della zecca locale. Si tratta di 258 pezzi che vanno dal Cinquecento fino al Settecento: sono 99 punzoni, 156 conii, dei quali 95 per il bilanciere e 62 per la trafila, 2 contromarche e un utensile non meglio identificato.
È ovvio che un così cospicuo gruppo possa gettare non poca luce sulla gestione della zecca di Lucca. Si deve essere molto grati perciò a Franca Maria Vanni, grande conoscitrice della monetazione toscana, d’averne pubblicato il catalogo. L’autrice non si è però limitata ad un mero elenco del materiale. Ha invece indagato con attenzione nelle carte dell’Archivio di Lucca alla ricerca di tutto ciò che potesse fornire maggiori informazioni proprio sull’origine e sull’utilizzo dei conii e dei punzoni che andava a presentare.
Ha davvero ragione Domenico Luppino quando scrive, nella sua presentazione, che sta affrontando un’impresa titanica.
Egli vorrebbe esaminare prove, progetti, saggi monetari apparsi in Italia con la documentazione relativa. In pratica, il piano dell’opera è simile a quella che ormai è un classico della bibliografia numismatica italiana, il Prove e progetti di Antonio Pagani apparso nel 1957 e ormai divenuto quasi introvabile. All’epoca Pagani se l’era cavata con poco più di 150 pagine senza però dilungarsi con analisi e introduzioni. Oggi invece la materia è notevolmente aumentata non solo perché sono venuti alla luce materiali del tutto inediti, quanto piuttosto perché ogni prova e ogni progetto vanno opportunamente commentati e studiati essendo ormai insufficiente una breve e secca descrizione.
Il catalogo, cioè l’elenco delle monete con relative quotazione, è di solito il primo acquisto che fa il neocollezionista. Il catalogo diventa una guida per gli acquisti e una efficacia mancolista. Ma è interessante anche per il collezionista avanzato che può avere un valido strumento di confronto e di aggiornamento dei prezzi.
Sarà sicuramente una guida utile per tutti il nuovo catalogo che ha fatto il suo debutto al convegno autunnale di Verona. La casa d’asta Nomisma e la ditta Unificato hanno unito le loro forze per formare questo nuovo catalogo che è incentrato sulla monetazione dei Savoia a partire da Carlo Emanuele III (1730-1733) fino a Vittorio Emanuele III. Per quel che riguarda il Regno d’Italia, dal 1861 al 1946, si tratta indubbiamente del periodo più collezionato e amato dai numismatici per cui era ovvio che fosse il primo da affrontare in questa nuova avventura editoriale. Al Regno si è voluto aggiungere il periodo precedente, circa un secolo di emissioni, perché anch’esso è molto seguito per la regolarità e, a parte non poche eccezioni, per la reperibilità delle emissioni.
Una storica e illuminata tradizione
Se state leggendo questa rivista molto probabilmente siete dei collezionisti, cioè delle persone che amano le monete, le raccolgono, le selezionano e le studiano. Se già una sola moneta può essere una collezione, non è detto che mille monete lo siano. Perché si formi una collezione di monete ci vuole, appunto, il collezionista che gli dia un criterio e una logica.
Perdonerete il giro di parole ma collezionare monete è una cosa seria. Per questo ci vogliono, da una parte, collezionisti competenti, dall’altra, professionisti altrettanto esperti. Il collezionismo di fatto è inscindibile dalla numismatica, sembrerebbe quasi che le monete siano fatte apposta… per essere collezionate.
Tentativo di un catalogo generale – VIII area geografica italiana
L’opera intrapresa da Domenico Luppino intende descrivere tutte le prove e i progetti monetari di area italiana prodotti a partire addirittura dal V secolo dopo Cristo fino al 2002, cioè all’entrata in vigore dell’euro. Il primo volume, dedicato alle prove e progetti di casa Savoia, è uscito nel 2011. Seguiranno, nelle intenzioni dell’autore, altri dieci volumi ripartiti per aree geografiche. Il volume II si occuperà delle zecche di Liguria e Piemonte, il III della Lombardia e così via. L’ultimo, l’undicesimo, riguarderà i progetti e le prove di ambito ossidionale.
Un’opera sicuramente di ampio respiro, come ha sottolineato anche l’avvocato Michele Cappellari che, nella sua presentazione, sottolinea l’entusiasmo dell’autore nel portare avanti questo progetto.