Novità, segnalazioni, curiosità sulla numismatica, monete e medaglie. Anteprime di aste numismatiche e nuove pubblicazioni dedicate alla numismatica.
È uscito il numero di novembre (a. XXXI, n. 300) di Panorama Numismatico.
La copertina celebra una importante ricorrenza: il numero 300 della rivista.
Troverete all’interno, per la monetazione antica:
- Giovanni Santelli, Naxos: inediti brogli finanziari del V secolo a.C.: la riproduzione di monete conobbe già dall’antichità brogli e contraffazioni. Per difendere le proprie coniazioni, le autorità vi apponevano una contromarca.
- Alberto Campana, Una semisconosciuta emissione bronzea di Siracusa, studio di un esemplare inedito di moneta comparso di recente sul mercato, da ricondursi al IV secolo a.C.
- Pieluigi Debernardi, Studio dei conii di RRC 46/1 e 60/1c, un approfondimento riguardo il tesoretto di Orzivecchi pubblicato nel testo di Michael Crawford, Roman Repubblican Coinage.
- Roberto Diegi, I tetradrammi siriani dei Severi, Settimio Severo, Caracalla, Geta, monete forse ripetitive ma certo di grande fascino.
Gianni Graziosi affronta un tema affascinante: Divagazioni su ladri, falsificatori e tosatori di monete i quali, in passato, rischiavano pene dure e severe, dal bando alla fustigazione fino, nei casi più gravi, alla pena di morte.
Nell’asta numismatica che Bolaffi ha tenuto il 5 e 6 giugno scorsi è stata posta in vendita, per la prima volta, la medaglia “sbagliata” coniata nell’autunno 2013 dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per il primo anno di pontificato di Papa Francesco, la cui estrema rarità è dovuta a un refuso grossolano nell’incisione del rovescio che ha costretto il Vaticano a ritirarla dal commercio a pochi giorni dall’emissione. Secondo quanto comunicato dalla sala stampa vaticana, complessivamente ne sono stati venduti solo quattro esemplari.
La medaglia, coniata in circa 6.000 pezzi, in oro, argento e bronzo, con un diametro di 44 millimetri, è opera dell’artista Mariangela Crisciotti.
Mancano pochi giorni alle prossime aste del 14 e 15 Ottobre 2014 che si terranno al Palace Hotel, a Serravalle (RSM). Il catalogo 50 comprende una selezione di 500 lotti di monete, medaglie e banconote di alta qualità e rarità. Il catalogo 51 propone 2111 lotti di monete antiche, italiane ed estere.
Le aste sono attive sul sito di Nomisma dedicato alle aste e su Bid Inside a partire da questa pagina.
Termini per la presentazione delle offerte online:
Asta 51: Martedì 14 Ottobre 2014 ore 09:00 CET (lotti 501/1073)
Asta 51: Martedì 14 Ottobre 2014 ore 12:00 CET (lotti 1074 /176)
Asta 50: Mercoledì 15 Ottobre 2014 ore 09:00 CET (lotti 1/500)
Asta 51: Mercoledì 15 Ottobre 2014 ore 12:00 CET (lotti 1765/2611)
La casa d’asta svizzera Sincona AG ha presentato la propria asta autunnale che si svolgerà dal 13 al 17 ottobre 2014 a Zurigo.
Verranno offerti, in tre distinti cataloghi, 4699 lotti (tra cui molti lotti multipli), l’offerta copre quasi interamente tutte le aree della numismatica: banconote, monete, dall’antichità fino ai tempi moderni.
Segnaliamo l’uscita de Le monete del Principato di Piombino e del Principato di Lucca e Piombino di Luciano Giannoni tratto dai Quaderni di Panorama Numismatico. Riportiamo qui la prefazione di Lorenzo Bellesia:
“Anche tra gli appassionati di storia locale la numismatica non è molto conosciuta. Spesso le monete coniate nei secoli passati in questa o quella città vengono appena ricordate come una curiosità, quasi fossero una qualunque cartolina
dal passato. E invece le monete non soltanto sono motivo di vanto per la città dove furono battute ma sono anche una preziosissima testimonianza per gli studi storici ed economici.
Fin dall’alto Medioevo l’Italia era frammentata in autonomie locali che andarono aumentando col passare dei secoli. Tra queste, molte, fossero esse liberi comuni, ducati o contee, ebbero riconosciuto dall’autorità imperiale il diritto di aprire una zecca. Così la penisola italiana è stata costellata da zecche che hanno prodotto monete sia per facilitare gli scambi all’interno dei territori di loro competenza sia per l’esportazione in altri stati. In tal modo le monete vennero diff use lontanissimo dal luogo d’emissione portando con sé e facendo conoscere il nome del signore o della città che le aveva battute.