Novità, segnalazioni, curiosità sulla numismatica, monete e medaglie. Anteprime di aste numismatiche e nuove pubblicazioni dedicate alla numismatica.
5° Convegno Numismatico di Bologna
Presso: Novotel Bologna Fiera, via Michelino, 73.
Indicazioni: in auto: uscita Bologna Fiera; in treno: dalla stazione di Bologna autobus nr. 35 e scendere alla fermata “Fiera”, Viale Aldo Moro, la fermata è 600/700 mt prima del Novotel Bologna Fiera.
Orario: dalle 9,30 alle 18,00.
Info: Walter Nasi – tel. 338 6787776
e-mail: bancostema@tiscali.it
web: www.bancostema.it
di Gianni Graziosi
Questa volta il veronese Damiano Cappellari ci sorprende davvero con un appassionato volume dedicato al conte Alessandro Magnaguti, uno degli ultimi grandi numismatici italiani. Da ricordare che Cappelari si è già dedicato come saggista ad argomenti di numismatica, ha esordito con il volume Emozioni Numismatiche. Apologia del Nummofilo (2012), a cui ha fatto seguito Elogio della Numismatica. Elogium Nummophiliae (2015) e, con lo pseudonimo Demian Planitzer, Memorie di un nummomane ovvero tramonto di un collezionista di monete antiche (2017).
Il volume, come un diario personale, ci porta alla scoperta del nobiluomo mantovano nato nel castello di Cerlongo di Goito (Mantova) il 21 settembre 1887 e morto a Sermide (Mantova) il 13 agosto 1966. Magnaguti fu un famoso nummofilo, nummologo e nummomane, quest’ultimo termine inteso come il collezionista che non sa controllarsi e che deve avere a tutti i costi quella moneta particolare che gli manca. Il conte era ricchissimo, non badava a spese per aggiudicarsi monete che avrebbero fatto gola a un altro grande collezionista dei suoi tempi, il re d’Italia Vittorio Emanuele III. Per tutta la sua vita il conte si occupò di ricerche e studi sulla natia Mantova, sui Gonzaga che la governarono, prima come signori (dal 1328) poi come marchesi e duchi fino al 1707, per questo venne definito «l’ultimo Cavaliere dei Gonzaga». Si interessò anche di numismatica, di letteratura, di storia e di poesia.
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È uscito il nuovo numero di «Panorama Numismatico» (n. 358, febbraio 2020).
In copertina, Gott mit uns, di Roberto Reynaudo: il motto dell’Ordine Teutonico apparve nella prima metà del XVII secolo, sulle monete coniate nelle città tedesche occupate dagli Svedesi.
Troverete, all’interno
Per le curiosità numismatiche:
- A partire dall’Ottocento si è sviluppato un uso satirico delle monete. Gianni Graziosi ne riporta alcuni esempi che vanno dalla Rivoluzione francese alla fine dello Stato Pontificio, in Monete, mezzi di sfregio e satira.
Per la monetazione antica:
- A partire dal VI secolo a.C. inizia una ricca produzione di monete a Cipro, sulle quali è frequente la rappresentazione di Eracle. Ne parla Corrado Marino in La monetazione cipriota dalle città stato alla conquista di Alessandro e all’annessione all’Impero di Roma.
- Inizia in questo numero un ampio lavoro di Roberto Diegi sui Tetradrammi alessandrini, monete forse non bellissime e poco amate dai collezionisti ma decisamente intriganti.
È uscito il nuovo numero di «Panorama Numismatico» (n. 357, gennaio 2020).
In copertina, Due inedite monete della zecca di Napoli coniate per commemorare l’assedio alla città di Breda, di Pietro Magliocca e Aldo Tolino, uno studio che analizza le iconografie incise sui rovesci le quali farebbero pensare alla celebrazione delle conquiste della Corona spagnola.
Troverete, all’interno
Per le curiosità numismatiche:
- Esistono Monete… per attaccar bottone, scrive Gianni Graziosi, ossia monete di diversi periodi e in diversi materiali trasformate in bottoni, secondo un uso ornamentale di antiche origini.
Per la monetazione antica:
- Roberto Diegi cerca di dare una definizione dei reali poteri dei Cesari attraverso l’analisi delle monete da loro coniate, in I Cesari in epoca costantiniana e tetrarchica. La diversità dei loro poteri.