È giunta all’undicesima tappa la mostra “Il vero e il falso”, dedicata alla falsificazione monetale dalle origini ai giorni nostri, di cui si era data notizia sulle pagine di questa rivista nel giugno scorso. Questa volta la sede prescelta è il Museo Civico Archeologico di Bologna. Che la ospiterà dal 6 ottobre al 2 dicembre.
Oltre ai pezzi già esposti nelle sedi precedenti, strutturati in aree tematiche entro le quali i falsi sono messi a confronto con gli esemplari originali corrispondenti, e ai materiali di più alto pregio artistico quali sono quelli realizzati da Domenico Trentacoste e Publio Morbiducci, scultori di chiara fama, chiamati a far parte della Commissione permanente tecnico-artistica monetaria del Ministero del Tesoro, nella sede bolognese saranno presenti una sezione sulla zecca di Bologna e le sue falsificazioni a cura di Michele Chimienti, una sezione archeologica con reperti falsi e copie di età antica, a cura del Museo bolognese, un excursus storico sul falso monetale attraverso le pagine di libri, fumetti e immagini tratte dai film e una serie di vetrine dedicate alle più importanti operazioni di servizio condotte negli ultimi anni dalla Guardia di Finanza contro la falsificazione di monete e banconote. Saranno presenti materiali provenienti dal Museo Storico della Guardia di Finanza che testimoniano il ruolo svolto dai militari del Corpo in alcune fasi della storia bolognese.
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