Monete e medaglie coniate dalla zecca di Venezia: articoli e studi sulla storia numismatica della Repubblica di Venezia e dei suoi dogi attraverso le sue medaglie e le sue monete.
Il volume Soldi e monete nel Vocabolario storico-etimologico del veneziano (VEV), a cura di Nicolò Magnani, è l’ottava pubblicazione della collana Parole veneziane. La serie, riguardante il Vocabolario storico-etimologico del veneziano (VEV), diretta da Lorenzo Tomasin e Luca d’Onghia, è un progetto finanziato dal Fondo nazionale svizzero per la ricerca (Fns) svolto in collaborazione dall’Università di Losanna e dalla Scuola Normale Superiore di Pisa, con il sostegno dell’Opera del Vocabolario Italiano del Cnr di Firenze. Il progetto si fonda sulla ricognizione di diversi insiemi di fonti, è frutto della collaborazione di studiose e studiosi di varie università europee e si giova della consulenza scientifica di un gruppo di esperti lessicografi e dialettologi attivi in Italia, Germania e Svizzera.
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Sebbene da febbraio 2020 le tradizionali iniziative legate all’associativismo numismatico sono di fatto precluse, il Circolo Numismatico Patavino sino ad oggi è riuscito a fornire una sorta di continuità. Oltre a gestire in modo controllato e limitato taluni incontri nel periodo tra giugno e dicembre 2020, che hanno consentito l’incontro con alcuni soci, la partecipazione al convegno numismatico di Venezia e la consegna della medaglia realizzata per Padova 2020 Capitale Europea del Volontariato, ha cercato di realizzare un programma 2021 alla luce dei possibili blocchi e colto l’opportunità per avventurarsi maggiormente nell’uso della tecnologia sperimentando le videoconferenze, stimolando e supportando i soci con tecniche e strumenti che molti hanno utilizzato per la prima volta.
È cosi che a marzo 2021 si è ufficialmente aperto il programma del 2021 con una videoconferenza dal titolo Caravaggio: le monete e l’artista, iniziativa dedicata alla ricorrenza dei 450 anni della nascita di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, che ha decisamente avuto un discreto seguito sia tra i soci e simpatizzanti legati alla nostra associazione che tra curiosi e appassionati.
Nel 2021 cadranno altresì due importanti ricorrenze legate al territorio: i 1.600 anni dalla fondazione di Venezia, convenzionalmente definita il 25 marzo del 421 e, per ciò che riguarda più specificamente l’ambito numismatico, la ricorrenza dei 500 anni dalla coniazione della prima osella, una delle monete più belle e significative della Serenissima.
Le attuali condizioni non consentono ancora di programmare una iniziativa che permetta di potersi incontrare per una degna celebrazione ma il Circolo ha deciso di non attendere oltre e attivare il programma dal titolo L’Osella Veneziana, 500 anni dopo, iniziando con una videoconferenza.
Al momento tre sono gli appuntamenti programmati dove ripercorrere le oselle più significative delle 275 coniate ininterrottamente dal 1521 al 1796. La prima conferenza, che si terrà il prossimo 12 maggio alle ore 21.00, è dedicata al periodo che intercorre tra il 1521 (Antonio Grimani) e il 1595 (Pasquale Cicogna). Le date delle successive conferenze verranno annunciate sul sito www.padovanumismatica.it
Per prenotazione inviare una e-mail a: segreteria@padovanumismatica.it
Per il Circolo Numismatico Patavino, che nel 2021 compie 55 anni di attività, è una dimostrazione di come sia ancora vivo l’impegno a mantenere la divulgazione della tradizione numismatica sul territorio.
Per informazioni: www.padovanumismatica.it
Alla prossima asta InAsta 65 del 24 settembre 2016 verrà offerta una pregevole raccolta di ducati e zecchini. Questo testo di Stefano Di Virgilio è pubblicato sul catalogo.
Anche Venezia stava diventando sempre più in fretta una vera e propria potenza economica in rapida espansione. Il successo della città marinara si concentrava sostanzialmente nei sempre maggiori traffici verso l’Oriente, incentrati soprattutto sulle spezie. Dopo aver coniato il grosso matapan in argento Venezia aveva ora bisogno di una nuova moneta d’oro più importante e prestigiosa, per stare al passo con Genova e Firenze.
di Luigi Feruglio
Situazione storica
Tutta la storia dell’Europa degli anni anteriori al 1000 si fonde con la leggenda. La caduta dell’Impero r0mano nel 472 causò una grande confusione in ogni parte del mondo allora conosciuto, e numerose orde di barbari, che fino ad allora erano state trattenute al di là dei confini, si introdussero in Italia saccheggiando le città e devastando i campi. Molti abitanti delle ormai inabitabili città di Padova, Verona, Aquileia ed Altino, nonché i poveri contadini delle terre dell’ex X regio Venetia et Histria, cercarono rifugio nelle numerose isole della laguna, fondando la città di Grado, Eraclea, Murano, Torcello, Rialto, Malamocco, Chioggia e Pellestrina, che per molti decenni vissero con la pesca ed il mercato del sale. Ben presto, tra queste, le comunità sorte a Rivoalto (l’odierna Rialto, a Venezia) iniziarono ad avere il predominio economico e politico sulle altre. Era nata la città di Venezia. Quello che seguì è cosa nota: l’ascesa del commercio in Oriente, i contatti con i’Impero d’Occidente e di Bisanzio, il raggiungimento dell’autonomia ed il primato nel Mediterraneo, primato che Venezia manterrà fino al 1300 – 1400. Ma i primi momenti della vita di queste città non furono affatto gloriosi, anzi si può dire che nessun popolo ebbe mai tante difficoltà per stabilirsi in un luogo.
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Segue: articolo completo in formato pdf da Panorama Numismatico nr.84/marzo 1995 – articolo richiesto da un ns. lettore.
di Luigi Feruglio – da Panorama Numismatico nr.79/ottobre 1994 – articolo richiesto da un ns. lettore
Introduzione
Il nome di Enrico Dandolo occupa un posto di prim’ordine nell’elenco dci dogi di Venezia. Fu lui che, ormai 94enne quasi cieco, condusse i soldati cristiani nella IV Crociata alla presa di Costantinopoli. Eletto il 21 giugno del 1192 (o, secondo altre fonti, il 1° gennaio del 1193, oppure ancora nel 1194), uomo forte e deciso nonostante l’età e la cecità, nel 1202 partì da Venezia con l’ intento di raggiungere Bisanzio. Conquistata Zara, il 17 luglio dell’anno successivo, inseguito ad un breve assedio, Costantinopoli venne presa, derubata e distrutta.