
di Riccardo Paolucci
La cittadina di Lodi nei XII Secolo veniva continuamente molestata dalla vicina e potente Milano. Un editto impediva addirittura ai lodigiani di alienare beni senza il consenso dei Milanesi. I contravventori erano puniti col bando e la confisca dei beni. Dispetti e ripicche proseguirono fino a quando i Consoli di Milano avevano cercato d’imporre a Lodi il giuramento di obbedienza e il piccol o comune lodigiano dalla politica filo-imperialeIe si era ribellato. I milanesi demolirono le mura, incendiarono le case e ne svahgìarono le Chiese. I profughi lodigiani si rifugiarono a Pizzighettone dove chiesero l’aiuto del Barbarossa.
La zecca di Lodi, articolo competo in formato PDF, tratto da Panorama Numismatico nr.53/maggio 1992.