Studi a articoli numismatici sulle monete e medaglie italiane medioevali e moderne. Le zecche delle città italiane, le monete e le medaglie italiane negli studi di Panorama Numismatico.
Alla prossima asta InAsta 65 del 24 settembre 2016 verrà offerta una pregevole raccolta di ducati e zecchini. Questo testo di Stefano Di Virgilio è pubblicato sul catalogo.
Anche Venezia stava diventando sempre più in fretta una vera e propria potenza economica in rapida espansione. Il successo della città marinara si concentrava sostanzialmente nei sempre maggiori traffici verso l’Oriente, incentrati soprattutto sulle spezie. Dopo aver coniato il grosso matapan in argento Venezia aveva ora bisogno di una nuova moneta d’oro più importante e prestigiosa, per stare al passo con Genova e Firenze.

Veduta di Piombino nel XVII secolo (da A. Guarducci-M. Piccardi-L. Robai, Atlante della Toscana Tirrenica. Cartografia, Storia, Paesaggi, Architetture, Livorno 2012, tav. 212, p. 127).
Problemi e lagnanze nel carteggio tra la principessa di Piombino e gli anziani fin dall’apertura della zecca
di Luciano Giannoni
LE CONIAZIONI DI JACOPO VII, GIOVANE PRINCIPE DI PIOMBINO, CAUSARONO SPIACEVOLI RIPERCUSSIONI SULLA VITA QUOTIDIANA DEI CITTADINI PIOMBINESI, DI CUI RESTANO TRACCE NEI VERBALI E NELLA CORRISPONDENZA DELL’EPOCA.
La notte del 28 settembre 1590 un gruppo di congiurati, tutti membri delle più importanti famiglie della città, tende un agguato mortale ad Alessandro Appiani, signore di Piombino, mentre rientra al Palazzo della Cittadella reduce, forse, da una notte galante con una fanciulla piombinese.
Al complotto molto verosimilmente non è estranea la moglie Isabella de Mendoza, figlia dell’ambasciatore spagnolo presso la repubblica genovese e amante del comandante del presidio spagnolo don Felix de Aragona.
Segue articolo completo sull’Apertura della zecca di Piombino, tratto da Panorama Numismatico nr.308 – Luglio-Agosto 2015
di Riccardo Paolucci
La cittadina di Lodi nei XII Secolo veniva continuamente molestata dalla vicina e potente Milano. Un editto impediva addirittura ai lodigiani di alienare beni senza il consenso dei Milanesi. I contravventori erano puniti col bando e la confisca dei beni. Dispetti e ripicche proseguirono fino a quando i Consoli di Milano avevano cercato d’imporre a Lodi il giuramento di obbedienza e il piccol o comune lodigiano dalla politica filo-imperialeIe si era ribellato. I milanesi demolirono le mura, incendiarono le case e ne svahgìarono le Chiese. I profughi lodigiani si rifugiarono a Pizzighettone dove chiesero l’aiuto del Barbarossa.
La zecca di Lodi, articolo competo in formato PDF, tratto da Panorama Numismatico nr.53/maggio 1992.
VARIANTI, TIRATURE, CONII E RARITÀ DI SCUDI E MEZZI SCUDI CONIATI SOTTO IL PONTIFICATO DI PIO VII A ROMA
Questo breve studio intende mettere un poco d’ordine nella classificazione degli scudi e dei mezzi scudi d’argento coniati a Roma a nome di papa Pio VII e datati dal 1800 al 1815 pur con molti intervalli e sfasamenti rispetto alla loro effettiva coniazione.
Sull’argomento, in letteratura c’è molta confusione perché ogni opera ha seguito propri criteri di selezione e descrizione del materiale ma, sostanzialmente, tutti hanno copiato dal CNI, senza però fare attenzione ai conii o alle varianti più o meno significative. Muntoni distingue soltanto i vari millesimi e non fa alcun cenno alle diversità nei particolari come la forma delle nubi al rovescio o la dimensione delle lettere. Pagani, invece, presta più attenzione ai particolari ma la scarsità di illustrazioni rende poco utile il suo lavoro. Anche i suoi gradi di rarità non sembrano molto attendibili, almeno alla luce delle apparizioni in vendite pubbliche negli ultimi vent’anni, così come del resto quelli di D’Incerti.
Segue: articolo completo tratto da Panorama Numismatico nr.316 – Aprile 2016
di Antonio Bianchimani
AL MUSEO BOTTACIN DI PADOVA ESISTE UNA CURIOSA MONETA DATATA 1798 IMPRESSA SU CARTONE. E’ IL QUATTRINO DI SARNANO, PICCOLO PAESE IN PROVINCIA DI MACERATA, ECCONE LA STORIA.
Dopo circa un secolo, il quattrino di Sarnano è ritornato a far parlare di sé. Nel numero 191 (dicembre 2006) di Cronaca Numismatica, leggendo la rubrica “La posta dei lettori” ho avuto il piacere di vedere illustrato il quattrino di Sarnano. Il lettore della rivista Alberto Birozzi scriveva: Durante una delle mie ricerche ho scoperto che il comune di Sarnano nel 1798 ha emesso un quattrino di cartone di cui allego fotocopia. Si conosce un solo esemplare conservato al Museo Bottacin di Padova. Al dritto, a sinistra una croce su campo rosso; a destra un serafino su campo azzurro, sopra tre gigli. Al R/ la dicitura su quattro righe Quattrino \ di \ Sarnano\ 1798… Lo stesso lettore infine chiedeva maggiori informazioni. (altro…)