Studi a articoli numismatici sulle monete e medaglie italiane medioevali e moderne. Le zecche delle città italiane, le monete e le medaglie italiane negli studi di Panorama Numismatico.
di Alberto Castellotti
UNA STRANA INCISIONE SUL ROVESCIO DI UNA MONETA NAPOLETANA RIVELA IL SOVRAPPORSI DI LEGGENDE PAGANE E CRISTIANE
Come ho avuto sovente modo di dire ai tanti amici numismatici professionisti, sia italiani che stranieri, che mi conoscono da anni come collezionista, mentre un tempo, in campo numismatico, avrei potuto vagheggiare il possesso di pezzi pregiati, nell’era dell’euro, a malincuore, mi devo accontentare di esemplari un po’ meno sfolgoranti. Tant’è che, con una sorta di ritorno agli anni giovanili, quando frequentavo i mercatini, mi sono riabituato a rovistare fra la minutaglia e persino sul web, che a livello globale ha preso, tra i vari posti, anche quello delle bancarelle, mi trovo sovente a vagabondare.
In una recente scorribanda ho così potuto reperire una curiosa monetina che ha avuto il merito di mandarmi un messaggio subliminale talmente esplicito, nonostante la sua modestia, che non ho potuto resisterle.
di Franco Comoglio
COME SI PUÒ INTERPRETARE LA LEGENDA CHE COMPARE SU UN RARO TREMISSE
Da tutti gli studiosi e gli appassionati erano conosciute due emissioni di tremissi di Cuniperto. La prima con basso titolo di oro, coerente con lo stile delle monete coniate per parecchi anni dai Longobardi a nome di Maurizio Tiberio ma con la peculiarità di avere, sia al diritto che al rovescio, il nome di Cuniperto con una ampia RX sul petto (fig. 1). La seconda, di grande innovazione, con eccellente stile ed alta percentuale d’oro, col San Michele con scudo e croce astile al posto della solita vittoria alata (fig. 2).
di Pierluigi Baisi
UNA RECENTE SCOPERTA HA MESSO IN LUCE L’ATTIVITÀ SVOLTA DALL’INCISORE ROMANO PRESSO LA ZECCA SICILIANA.
Nel suo saggio sulla famiglia Hamerani1 Rodolfino Venuti racconta l’investitura ad incisore della regia zecca di Palermo di Ermenegildo Hamerani. L’incarico emanato nel 1730 dal viceré del tempo, Cristofaro Fernandez de Cordova conte di Sastago2, si protrasse per poco meno di un anno e diede modo all’incisore romano di prestare servizio per una delle corti piu importanti dell’epoca.
Recentemente alcuni cataloghi d’asta stranieri hanno proposto dei talleri del leone anonimi con millesimi 1660 attribuendoli ad una zecca clandestina od incerta dell’Italia settentrionale.
Eccone la descrizione:
D/ (croce) MOARCFROCNFOEDIDTHE Guerriero elmato e corazzato stante a sinistra tiene un drappo con una stemma rappresentante un leone rampante a sinistra
R/ (rosetta) 1660 CONFIDENS – DNO – NON – MOVETUR. Leone rampante a sinistra
Segue: articolo Talleri del leone datati 1660 battuti in Italia tratto da Panorama Numismatico nr.145/ottobre 2000
RITROVATA UNA MONETA IN MISTURA CHE SI PUÒ ATTRIBUIRE ALLE CONIAZIONI DI ALFONSO V.
Un inedito mezzo alfonsino minuto coniato nella zecca di Cagliari
Soltanto pochi anni fa (siamo nella prima metà degli anni ’80), veniva scoperta una piccola moneta in mistura coniata da Alfonso V nella zecca di Cagliari, l’alfonsino minuto, con queste caratteristiche:
D/ Scudo a losanga contornato dalla scritta ALFONSUS D REX
R/ Croce con 4 anellini nei quarti contornata dalla scritta ARA GON ET SAR; di questa moneta, a tutt’oggi, sono conosciuti pochissimi esemplari