Studi a articoli numismatici sulle monete e medaglie italiane medioevali e moderne. Le zecche delle città italiane, le monete e le medaglie italiane negli studi di Panorama Numismatico.
di Riccardo Paolucci
Metà dell’VIII – Metà del IX secolo d.C.
Nel 769 il cronachista Isidoro, facendo il resoconto della battagli di Poitiers svoltasi 37 anni prima, adopera un’espressione che, stando a certi saggisti, come Denis de Rougemont, dimostrerebbe che le invasioni islamiche hanno risvegliato una certa solidarietà europea, resa evidente da una comune vittoria. Gli europei – scrive – uscendo al mattino (…) scorgono le tende ben ordinate degli arabi.
Articolo richiesto da un nostro lettore, scarica articolo L’Europa carolingia, ovvero l’epoca delle illusioni tratto da Panorama Numismatico nr.75/maggio 1994
Richiesta Articoli ArretratiRECENTI APPARIZIONI SUL MERCATO NUMISMATICO HANNO AUMENTATO LE NOSTRE CONOSCENZE SULLE MONETE DI VINCENZO I GONZAGA BATTUTE DALLO ZECCHIERE TEDESCO DAVID GAUGER ATTIVO A MANTOVA.
È recentemente apparso sul mercato questo superbo tallero di Vincenzo I Gonzaga duca di Mantova (1587-1612):
D/ (ornatino) VIN : D : G : DVX : MAN : IIII : ET : MON : FER : II
Mezza figura corazzata a destra con scettro nella mano destra poggiato sulla spalla e la sinistra sull’elsa della spada al fiancoR/ (trifoglio?) MONETA (rosetta) NOVA (rosetta) ARG (rosetta) CIVIT (rosetta) MAN
Aquila ad ali spiegate con la testa volta a sinistra con scudetto in pettoCNI manca
AG – g 29,09 – h 12
Roma Numismatics, 5 aprile 2018, lotto 750 (g 28,72)
Scarica articolo completo in formato pdf – Un nuovo tallero di Vincenzo I Gonzaga di Mantova – tratto da Panorama Numismatico nr.339 – Maggio 2018
Nella monetazione di Milano a nome di Bernabò e Galeazzo II Visconti (1354-1378) è noto un sesino così descritto:
1. D/ (croce potenziata) B G VICECOMITES
Biscia viscontea
R/ (croce potenziata) MEDIOLANVM
Croce potenziata
C. Crippa, 1986, 5/A (indicato come comune); A. Toffanin, s.d., 105/1; CNI 41-45. Illustrazione da A. Toffanin, s.d.
di Alberto Castellotti
UNA STRANA INCISIONE SUL ROVESCIO DI UNA MONETA NAPOLETANA RIVELA IL SOVRAPPORSI DI LEGGENDE PAGANE E CRISTIANE
Come ho avuto sovente modo di dire ai tanti amici numismatici professionisti, sia italiani che stranieri, che mi conoscono da anni come collezionista, mentre un tempo, in campo numismatico, avrei potuto vagheggiare il possesso di pezzi pregiati, nell’era dell’euro, a malincuore, mi devo accontentare di esemplari un po’ meno sfolgoranti. Tant’è che, con una sorta di ritorno agli anni giovanili, quando frequentavo i mercatini, mi sono riabituato a rovistare fra la minutaglia e persino sul web, che a livello globale ha preso, tra i vari posti, anche quello delle bancarelle, mi trovo sovente a vagabondare.
In una recente scorribanda ho così potuto reperire una curiosa monetina che ha avuto il merito di mandarmi un messaggio subliminale talmente esplicito, nonostante la sua modestia, che non ho potuto resisterle.
di Franco Comoglio
COME SI PUÒ INTERPRETARE LA LEGENDA CHE COMPARE SU UN RARO TREMISSE
Da tutti gli studiosi e gli appassionati erano conosciute due emissioni di tremissi di Cuniperto. La prima con basso titolo di oro, coerente con lo stile delle monete coniate per parecchi anni dai Longobardi a nome di Maurizio Tiberio ma con la peculiarità di avere, sia al diritto che al rovescio, il nome di Cuniperto con una ampia RX sul petto (fig. 1). La seconda, di grande innovazione, con eccellente stile ed alta percentuale d’oro, col San Michele con scudo e croce astile al posto della solita vittoria alata (fig. 2).