Studi a articoli numismatici sulle monete e medaglie italiane medioevali e moderne. Le zecche delle città italiane, le monete e le medaglie italiane negli studi di Panorama Numismatico.
Pio IX, l’ultimo papa-re: la parabola di un “parroco di campagna”
Seconda parte
di Giovanni B. Vigna, Michele Chimienti, Guglielmo Cassanelli
Zecca e monetazione: 1849-1859
Dopo la caduta della Repubblica Romana, Roma e lo Stato Pontificio risultavano inondati di moneta erosa e di cartamoneta: circa sette milioni di scudi erano stati emessi dai diversi governi del biennio rivoluzionario, e oltre un milione e mezzo erano i Buoni della Banca Romana che circolavano a corso forzoso. Con il ripristino del Governo Pontificio, cessarono immediatamente le monetazioni rivoluzionarie: i conii relativi furono raccolti e sigillati in un baule mentre le monete plateali presenti nelle Pubbliche Casse furono deformate e vendute come bassa lega d’argento ad altre zecche. Il ritiro della moneta di rame avvenne invece successivamente. Si trattò dunque di riprendere le coniazioni metalliche ordinarie, in particolare quelle del rame, al fine di far ripartire l’economia locale e poter ritirare l’eccesso di Boni cartacei e cartamoneta repubblicana che si erano diffusi nelle Legazioni. La Zecca di Bologna non era più in grado di gestire in autonomia l’intero processo produttivo, quantomeno per tirature monetarie elevate: andavano stipulati appalti specifici per garantire l’approvvigionamento di tondelli di rame in grande quantità…
Scarica l’articolo completo Pio IX parte 2.
Articolo a stampa su Panorama Numismatico n. 401, gennaio 2024
Il volume Signorie pontificie dell’Emilia Romagna. Storia, numismatica, araldica, pubblicato dall’Accademia Italiana di Studi Numismatici (AISN) è composto, secondo la consuetudine della Nuova Collana di Numismatica, da una serie d’interventi di diversi autori col proposito di analizzare le vicende storiche e numismatiche dei governi signorili dell’area emiliano-romagnola, in dipendenza feudale dallo Stato della Chiesa.
Il saggio introduttivo di Michele Chimienti e Fabio Pettazzoni è un’ampia premessa a partire dall’alto medioevo sulla nascita e sull’organizzazione dello Stato Pontifico, per comprendere l’origine dei complessi rapporti tra esso e i governi signorili nati dall’evoluzione dei comuni dell’area.
In occasione delle festività natalizie, il Museo Civico Archeologico del Settore Musei Civici Bologna dedica una vetrina alle monete e alle medaglie raffiguranti gli episodi della Natività e i principali temi evangelici e liturgici ad essa collegati.
L’esposizione Natale in nummis. Iconografie del Natale nelle monete e nelle medaglie del Museo Archeologico, a cura di Paola Giovetti e Laura Marchesini e liberamente fruibile nell’atrio del museo dal 6 dicembre 2023 all’8 gennaio 2024, sarà l’occasione per poter ammirare una ventina di esemplari che fanno parte della ricchissima raccolta numismatica del Museo Civico Archeologico.
Giovedì 14 dicembre alle ore 16.00 sarà offerto al pubblico un incontro con Laura Marchesini, numismatica del museo, che si soffermerà sugli aspetti più interessanti degli oggetti esposti.
Il Medagliere si rivela. San Petronio “rifondatore” di Bologna
4 ottobre-1 novembre 2023
Il Museo Civico Archeologico di Bologna dedica a San Petronio “rifondatore” di Bologna una mostra di monete e medaglie con la raffigurazione del Santo patrono. L’esposizione, allestita dal 4 ottobre al 1 novembre 2023 e liberamente fruibile nell’atrio del museo, è a cura di Paola Giovetti e Laura Marchesini e consente la visione di una ventina di esemplari tra monete, conii, punzoni e medaglie, che coprono un arco temporale compreso tra il XIV e il XX secolo. Gli esemplari presentati in questa occasione fanno parte della ricchissima raccolta numismatica del Museo Civico Archeologico e sono mostrati al pubblico per la prima volta.
Ogni giovedì alle ore 16 sarà offerto al pubblico un incontro con Laura Marchesini, numismatica del museo, che si soffermerà sugli aspetti più interessanti degli oggetti esposti.
Sebbene da febbraio 2020 le tradizionali iniziative legate all’associativismo numismatico sono di fatto precluse, il Circolo Numismatico Patavino sino ad oggi è riuscito a fornire una sorta di continuità. Oltre a gestire in modo controllato e limitato taluni incontri nel periodo tra giugno e dicembre 2020, che hanno consentito l’incontro con alcuni soci, la partecipazione al convegno numismatico di Venezia e la consegna della medaglia realizzata per Padova 2020 Capitale Europea del Volontariato, ha cercato di realizzare un programma 2021 alla luce dei possibili blocchi e colto l’opportunità per avventurarsi maggiormente nell’uso della tecnologia sperimentando le videoconferenze, stimolando e supportando i soci con tecniche e strumenti che molti hanno utilizzato per la prima volta.
È cosi che a marzo 2021 si è ufficialmente aperto il programma del 2021 con una videoconferenza dal titolo Caravaggio: le monete e l’artista, iniziativa dedicata alla ricorrenza dei 450 anni della nascita di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, che ha decisamente avuto un discreto seguito sia tra i soci e simpatizzanti legati alla nostra associazione che tra curiosi e appassionati.
Nel 2021 cadranno altresì due importanti ricorrenze legate al territorio: i 1.600 anni dalla fondazione di Venezia, convenzionalmente definita il 25 marzo del 421 e, per ciò che riguarda più specificamente l’ambito numismatico, la ricorrenza dei 500 anni dalla coniazione della prima osella, una delle monete più belle e significative della Serenissima.
Le attuali condizioni non consentono ancora di programmare una iniziativa che permetta di potersi incontrare per una degna celebrazione ma il Circolo ha deciso di non attendere oltre e attivare il programma dal titolo L’Osella Veneziana, 500 anni dopo, iniziando con una videoconferenza.
Al momento tre sono gli appuntamenti programmati dove ripercorrere le oselle più significative delle 275 coniate ininterrottamente dal 1521 al 1796. La prima conferenza, che si terrà il prossimo 12 maggio alle ore 21.00, è dedicata al periodo che intercorre tra il 1521 (Antonio Grimani) e il 1595 (Pasquale Cicogna). Le date delle successive conferenze verranno annunciate sul sito www.padovanumismatica.it
Per prenotazione inviare una e-mail a: segreteria@padovanumismatica.it
Per il Circolo Numismatico Patavino, che nel 2021 compie 55 anni di attività, è una dimostrazione di come sia ancora vivo l’impegno a mantenere la divulgazione della tradizione numismatica sul territorio.
Per informazioni: www.padovanumismatica.it