Monete italiane contemporanee: studi e articoli sulle monete della Repubblica Italiana.
di Paolo Pini
PER UNA STORIA DI BOLOGNA ATTRAVERSO LE SUE MONETE DAL GOVERNO POPOLARE ALLA CISPADANA E CISALPINA: MONETAZIONE
Gli ultimi anni del XVIII secolo e i primi del XIX a Bologna, come nel resto d’ Italia, sono densi di avvenimenti che si accavallano, sconvolgendo gli assestamenti politici e sociali precedenti: occupazione francese, esautorazione del potere pontificio, Repubblica Cispadana, Cisalpina, Regno d’Italia sotto Napoleone si susseguono.
Nello scudo bolognese di 10 apolli, coniato negli anni 1796-1797 dal Governo Popolare e precisamente nell’esergo del rovescio si osserva una veduta panoramica di Bologna sovrastata dall’effigie della Madonna di S. Luca.
I maggiorenni cittadini fecero apporre su questa moneta anche la leggenda Praesidium et deus, evidente pubblico riconoscimento e nello stesso tempo invocazione alla Vergine, da sempre protettrice e decoro della loro città.
Il numismatico che studia le monete, carta moneta, medaglie, documenti, ecc. del periodo a cavallo del 1800, ma datati con il calendario repubblicano francese, può avere necessità di conoscere rapidamente la corrispondente data espressa con il calendario gregoriano.
Il calendario repubblicano, nato durante là Rivoluzione Francese, fu introdotto dal Comitato d’istruzione pubblica della Convenzione (decreti del 5 ottobre e 24 novembre 1793) in sostituzione del calendario gregoriano.
Nel 1848 a Roma si faceva sempre più aperto il conflitto tra i liberali, che volevano l’effettiva trasformazione costituzionale dello Stato Pontificio e il Pontefice, che non intendeva rinunciare alla propria autorità. Un tentativo di ricondurre l’ordine fu compiuto da un ministero moderato, presieduto dal giurista carrarese Pellegrino Rossi. Ma il 15 novembre del 1848 il Rossi veniva pugnalato da elementi di estrema sinistra e il pontefice che ormai aveva perduto la popolarità di un tempo, si vide costretto da furiose dimostrazioni, a chiamare al potere i democratici Sterbini e Galletti. Subito dopo, però, Pio IX fuggiva da Roma e riparava a Gaeta, mentre nella città veniva proclamata la REPUBBLICA ROMANA (9 febbraio 1849) ed annunziata la decadenza del potere temporale de i Papi, pur garantendo al pontefice ogni indipendenza per l’esercizio del suo potere spirituale.
di Francesco di Rauso
E’ strano come si possano passare ore o interi giorni ad osservare le proprie monete nell’intento di scorgere un nuovo particolare involontariamente trascurato a prima vista. In genere ci soffermiamo ad osservare parti di una moneta che ci fanno stabilire lo stato di conservazione o il grado di rarità, eppure… quando meno te lo aspetti ti capita di scoprire, talvolta in maniera fortuita, una variante o un particolare inconsueto per quel determinato tipo di moneta.
In questo articolo studieremo la presenza delle lettere A. C., iniziali dell’incisore Andrea Cariello, su alcuni 10 tornesi napoletani datati 1847 del tipo Testa Grande.