Monete e medaglie: monete antiche, monete greche, monete romane, monete celtiche. Articoli e notizie sulla monetazione antica.
di Alberto Campana
Ubicazione e cenni storici
Kalakte fu fondata nel 446 a.C. da coloni corinzi al seguito di Ducezio su una altura dei Nebrodi settentrionali in prossimità del mare Tirreno, nel territorio della moderna Caronia, in provincia di Messina, La sua estta ubicazione non è ancora identificata con sicurezza. […]
Monetazione
La monetazione di Kalakte è costituita da 6 emissioni in bronzo, che dovrebbero corrispondere a quattro nominali e sono state analizzate in uno studio di Katia Mannino, le cui conclusioni appaiono condivisibili.
L’emissione più pesante [vedi foto] presenta notevoli motivi di interesse, anche ai fini di una più esatta collocazione cronologica delle monete kalaktine. [segue].
Scarica articolo completo Sicilia-Kalakte tratto da Corpus Nummorum Antiquae Italiae, di A.Campana, Panorama Numismatico nr. 122/settembre 1998. Articolo richiesto da un nostro lettore.
Sono recentemente apparsi sul mercato numismatico alcuni bronzi dell’Impero Romano, che ritengo meritino qualche commento. Procedendo per ordine cronologico, il primo appartiene ad una rara emissione a nome dell’imperatore Vespasiano. Segue
Articolo richiesto da un nostro lettore, uscito su Panorama Numismatico nr.109/giugno 1997: scarica Appunti di numismatica romana in formato PDF.
Richiesta Articoli Arretratidi Vincenzo La Notte
L’AUTORE REPLICA AD UN ARTICOLO USCITO SU QUESTA RIVISTA NEL DICEMBRE SCORSO
Una doverosa risposta e una precisazione scientifica
In merito all’articolo dei fratelli Rapposelli apparso su «Panorama Numismatico» n. 323 di dicembre 2016 (Ndr: disponibile qui), nel quale si accusa chi scrive, neanche tanto velatamente, di plagio, è utile fare dovute precisazioni per determinare la verità dei fatti, che appare molto differente da quanto riportato nel loro scritto.
di Franco e Vincenzo Rapposelli
LA DRAMMA CHE DOMENICO SPINELLI PENSÒ FOSSE STATA CONIATA NELLA ZECCA DI TEATE, IN REALTÀ DEV’ESSERE ATTRIBUITA A VELIA. GLI AUTORI PORTANO QUI ALCUNE PROVE A SOSTEGNO DI QUESTA IPOTESI.
Come soci della Società Numismatica Italiana abbiamo ricevuto il volume 117 edito nel 2016 dalla «Rivista Italiana di Numismatica». Fra i vari studi pubblicati ci ha meravigliato non poco un lavoro di Vincenzo La Notte che parla dell’inesistenza della dramma di Teate Apulum. Argomento molto interessante ma purtroppo non originale in quanto fu da noi già trattato, in maniera esaustiva, circa 5 anni fa!
Su questo specifico argomento abbiamo scritto nel tempo due articoli: uno nel 2009 dal titolo La prima e più antica moneta della zecca di Teate, alla ricerca di una rarissima dramma d’argento 1, l’altro, due anni dopo, con il quale concludevamo tutta la nostra indagine sulla “supposta” dramma della zecca di Teate 2.
- «Monete Antiche», a. VIII, n. 44, marzo/aprile 2009, pp. 7-8 ↩
- Franco e Vincenzo Rapposelli, Ancora sulla supposta prima monetazione di Teate. La dramma, in «Panorama Numismatico», n. 268, dicembre 2011, pp. 7-10. ↩
FU REGINA DEI VISIGOTI E IMPERATRICE, MA DI LEI, CHI NON SI OCCUPA DI NUMISMATICA, CONOSCE QUASI SOLTANTO IL MAUSOLEO.
Chi era costei? E come mai mi sono convinto a dedicarle un così lungo articolo? L’occasione è stata la copertina di un notissimo catalogo d’asta (asta n. 63 per corrispondenza di Inasta) che riporta, molto ingrandita, la fotografia di un raro solido coniato a Ravenna dalla moglie di Costanzo III. Questa moneta è riportata alla figura 1 ma, come spero di riuscire a precisare meglio più avanti, la bellissima immagine del solido di Galla non corrisponde alla descrizione e alla catalogazione che ne viene fatta nel catalogo d’asta.
Prima di passare all’esame della monetazione di Galla Placidia, ritengo più che doveroso inquadrare storicamente la figura di questa imperatrice, di solito poco ricordata se non per il suo Mausoleo di Ravenna. E le note storiche si impongono, anche se possono sembrare decisamente molto lunghe: credo, però, sia difficile comprendere la personalità di questa donna eccezionale, nel bene e nel male, senza conoscerne almeno superficialmente le vicende.
Aelia Galla Placidia era nata a Costantinopoli nel 388 o nel 392, figlia dell’imperatore Teodosio I (che regnò dal 378 al 395), e morì a Roma nel 450.
Segue: articolo completo in formato PDF tratto da Panorama Numismatico nr.321 – Ottobre 2016.